Categorie
DOLCI

Biscotti mele e cannella (I miei Granomela)

Non so se qualcuno ha assaggiato I GRANOMELA, dei genuini biscotti senza zuccheri aggiunti del Baule Volante.

Li ho acquistati tempo fa e, conquistata dal profumo di cannella (che adoro) e delle mele che si sprigiona all’apertura della busta, sono invece rimasta delusa dalla loro consistenza troppo compatta.
Studiando l’etichetta e i valori nutrizionali ho pensato quindi di riprodurre questi biscotti profumati, ma con una consistenza che mi soddisfacesse.
Anche se è un prodotto lavorato industrialmente, mi sono chiesta come abbiano potuto omettere i liquidi, pressoché inesistenti secondo l’etichetta (o forse non è obbligatoria citare l’acqua?).
Ingredienti per 36 biscotti
(ero però talmente entusiasta che ho provato doppia dose, cuocendo sia in forno elettrico che nell’estense)
194 grammi farina integrale di grano tenero
33 olio girasole deodorato (ho fatto a metà con burro di mele)
32,50 mele essiccate a pezzetti
4,95 lecitina granulare di soia non ogm
4,95 cannella in polvere
4,95 succo di limone
4,95 “latte” di riso in polvere (non è vegano, ma ho messo questo latte in polvere)
2 farina di semi di carrube
0,35 sale
5 ammoniaca per dolci (mia aggiunta rispetto all’etichetta)
100 succo di mela limpida non zuccherato (mia aggiunta. In alternativa, acqua)
Procedimento
Ho lasciato ammorbidire per 10 minuti la lecitina nell’olio, e poi ho frullato, aggiungendo successivamente il burro di mele e infine il succo di limone.
Ho lasciato da parte.
Nel frattempo ho inserito nel boccale del bimby gli ingredienti secchi (tutta la farina meno un cucchiaino, le mele a pezzetti, la cannella, il latte in polvere, la farina di semi di carrube e il sale).
Ho versato l’emulsione preparata in precedenza, ma l’impasto non si formava assolutamente.
Ho pertanto optato per la scelta del succo di mele, ho versato anche questo gradualmente nel boccale avviando la modalità “spiga” e ho impastato per un paio di minuti, ottenendo comunque un impasto abbastanza asciutto.

Ho trasferito questo impasto su spiano di silicone, e nello stendere ho versato l’ammoniaca per dolci mescolata al cucchiaino di farina che avevo messo da parte (aggiungere il lievito nell’ultimissima fase della lavorazione mi sembra sempre la cosa migliore).

Ho tirato fino ad una lastra di pochi millimetri e, aiutandomi coi rebbi di una forchetta (spingendo, altrimenti non restano le righine), ho dato la forma che ricordasse i biscotti originali.

Ho disposto su cartaforno inumidita e proceduto alla cottura (differenziata).

Cottura nel forno elettrico (dipende dallo spessore dei biscotti)
Ho preriscaldato a 180°C e infornatl in un binario basso per 10 minuti, trasferendo in un binario medio-alto per altri 5 minuti, dopo aver ruotato la teglia.

 
Cottura nel forno estense 35 cm
Ho dovuto cuocere su due teglie, e in questo caso mi è sembrato alquanto macchinoso rispetto al forno elettrico.
Ho rivestito di cartaforno bagnata e strizzata tutte e due le teglie di alluminio in dotazione (assetto del fornetto: diffusore in dotazione, triangolo, teglia col sale, e al momento di infornare, le due teglie con il trespolo fra l’una e l’altra).
Ho raggiunto i 200°C accendendo il fornello a gas da 10 cm.
Infornando ho diminuito la fiamma quasi al minimo per 10 minuti.
Dopo questo periodo ho invertito le due teglie per altri 10 minuti.
Dopo questo periodo ho di nuovo invertito le teglie, capovolgendo i biscotti per altri 5 minuti a fori aperti.
Gli ultimi 5 minuti ho invertito le teglie di nuovo e proseguito fino a fine cottura.
I tempi si sono allungati troppo, visto che ho voluto aggiungere la teglia col sale per fare da intercapedine, ma l’ho fatto perché ho ritenuto che mantenesse una temperatura più stabile per una preparazione delicata come i biscotti su due teglie nell’estense.
Il risultato ottenuto mi ha talmente soddisfatto che non torno indietro: mangerò i miei ottimi simil-granomela e … grazie Baule Volante.
Mi farebbe estremo piacere che qualcun altro che li conosce, provasse la mia ricetta e desse un giudizio.
Purtroppo, pur se ben conservati nella scatola di latta insieme con un sacchetto di riso per assorbire l’umidità, dopo qualche giorno i biscotti si sono ammorbiditi (a mio giudizio comunque, sempre meglio che compatti come gli originali).
Ma ecco l’ “uovo di colombo”: faccio doppia dose e mi limito a cuocerne soltanto ¼.
Praticamente cuocerò soltanto una teglia con una 20ina di biscotti per volta, e avrò sempre i miei granomela appena sfornati 😉

Categorie
ANTI-ARTROSI PIATTO RICCO mi ci ficco (e piatti unici)

Tortine di zucchine ripiene

Se si vuole realizzare un menù sfizioso e originale per un buffet o un aperitivo tra amici, queste tortine di zucchine ripiene sono davvero una ricetta semplice e veloce.
Non richiede grossa esperienza in cucina, ma il risultato non delude mai.
Anzi, conviene farne tante per fare il bis il giorno dopo!

Ho rivisitato in chiave vegana questa ricetta, presentata su Cookaround anche nella versione in forno.
Diciamo che è una sorta di carbonara all’interno di una gabbia di zucchine.

 
Ingredienti per 4 persone (12 tortine)
3 zucchine grandi
250 gr spaghetti integrali cotti molto al dente cotti in acqua senza sale (io pochissimo)
2 uova intere più un albume fatti con lecitina ***
40 gr grattugiato sostitutivo (più una spolverata all’interno e sopra le zucchine)
4 ciuffi di prezzemolo
1 cucchiaino colmo di dado granulare essiccato (possibilmente senza sale)
pepe verde q.b.
olio extravergine d’oliva q.b.
*** Emulsione per le uova di lecitina
Per ogni tuorlo: 15 g di lecitina di soia non ogm (1 cucchiaio colmo) + 2 cucchiaini d’acqua.
Per ogni albume: 60 g d’acqua + 0,40 g xanthan gum (una puntina di cucchiaino raso); se non interessasse un prodotto vegano si potrebbero utilizzare gli albumi in brik.
Ho unito gli ingredienti, li ho lasciati idratare e dopo una decina di minuti ho frullato ad immersione ottenendo un’emulsione spumosa.
 
Preparazione
Ho lavato le zucchine ed eliminato le estremità.
Le ho affettate con una mandolina per averle sottilissime e le ho lasciate da parte.
A questo punto ho cotto molto al dente gli spaghetti integrali (conservando come sempre un po’ di acqua di cottura da utilizzare all’occorrenza), li ho fatti freddare e conditi con qualche giro d’olio, giusto quel tanto che serve per non farli appiccicare, e lasciati da parte.

Ho preparato il condimento per gli spaghetti: ho riunito in una ciotola le uova di lecitina, il prezzemolo tritato, il dado, il pepe e il grattugiato veg.
Ho mescolato molto bene (aggiungendo anche l’acqua di cottura che mi ero messa da parte) fino a che gli ingredienti non siano ben amalgamati agli spaghetti.

Ho preso uno stampo da muffin che ho unto, e ho posizionato le fette di zucchina a raggiera (come per le mie gabbiette di zucchine filanti) coprendo completamente il fondo di ciascuna formina.

Ho versato pochissimo olio in ciascuna gabbia, quindi ho deposto nel centro un piccolo nido di spaghetti conditi, e ho chiuso il tutto (mi sono aiutata con stuzzicadenti).
Ancora un filo d’olio e del formaggio veg in superficie, e ho infornato a 170°C ventilato per circa 30 minuti.
 
Ho sfornato le tortine di zucchine ripiene e le ho servite ancora ben calde, ma sono buonissime anche a temperatura ambiente e sono perfette anche per un pic nic o un pranzo al sacco.

Categorie
DOLCI PREPARAZIONI e tecniche di base

Latte condensato ad alta digeribilità

Prendendo spunto da ricette prese in rete ho preparato questo latte condensato con ingredienti ad alta digeribilità (in fondo all’articolo, anche la versione per il Bimby e una versione vegana).
Naturalmente si potrà preparare con latte intero o parzialmente scremato, e burro “normali”.
Questa ricetta – grazie all’amido che lo rende particolarmente cremoso – vuole una cottura relativamente breve.
Non si corre così il rischio di scurire troppo il prodotto e ritrovarsi con un simil “dulce de leche“, che è buono, ma è un’altra ricetta 😉
Ingredienti
500 gr latte parz. screm. ad alta digeribilitá (oppure intero h.d.)
25 gr amido di mais bio (o altro amido come tapioca, riso, ecc. – provare a metterne solo 15 gr)
250 gr zucchero (ho usato zefiro, oppure zucchero bianco di canna bio)
50 gr burro chiarificato (o burro senza lattosio bio)
1 pizzico di sale (1,5 gr)
vaniglia (ho usato e poi tolto, un po’ dell´esterno del baccello/capsula)

 

Procedimento
Ho versato l´amido in un pentolino, ho aggiunto pochissimo latte, mescolato e formato una pastella. Ho aggiunto il restante latte,
la capsula vuota di vaniglia, lo zucchero,

il burro, il sale.
A questo punto ho acceso il gas e una volta sciolto a fuoco dolce lo zucchero con il burro, ho aumentato un pochino il fuoco facendo sobbollire fino ad addensamento per 10-15 minuti circa dall’inizio del bollore, e comunque fin quando, sempre mescolando, ho visto il fondo del pentolino (i tempi di addensamento/cottura dipenderanno anche da quanto amido si è aggiunto).
Ho tolto la vaniglia e l’ho messa in congelatore (c’è chi giura che è riutilizzabile all’infinito).
Ho conservato il latte ormai condensato in un vasetto di vetro.
Freddandosi si addenserá ulteriormente.
Non sapendo quanto ne dovessi usare a breve, per mantenerlo l´ho suddiviso, pesandolo, in bicchierini da caffé (segnando il quantitativo di ciascun bicchierino), ed ho surgelato.
Delizioso, oltre che per tutti gli impieghi nei dolci (cliccare qui per ricettine da fare con questa crema), anche metterne un cucchiaino nel caffè “macchiato”, al posto di zucchero e latte, o nelle mie fette biscottate.
Dagli 825-830 grammi iniziali, bollendo, il “latte” si è ridotto a 685 grammi.

 
Indico sotto le percentuali orientative del mio latte condensato ad alta digeribilità dopo la cottura.
Ci potranno aiutare se vorremo impiegarlo in alternativa ad altri ingredienti, diversamente indicati in ricette varie (zucchero, latte, ecc.):
Latte ……………..52,33%
Zucchero ………..36,50%
Burro chiarificato …7,30%
Amido ……………..3,65%
Sale ………………..0,22%

*******************

VERSIONE PER IL BIMBY

Una versione col Bimby (più lunga, ma graditissima, da un suggerimento di Lorella, un’amica di Cookaround):
– metto nel bimby 500 gr di latte e 250 di zucchero
– imposto 100° vel 3 10′
– quando raggiunge i 100° abbasso a 90 e faccio andare sempre a vel 3 (aggiungo: senza misurino) finchè pesando il boccale su una bilancia esterna arrivo a 1590 gr (1090 è il peso del boccale). Ci vogliono almeno 45/60 min
– metto nei vasi, di solito riempio uno del miele da 500 più un po’, quando sono freddi li tengo nel freezer, tanto non ghiaccia.

*******************

VERSIONE VEGANA

Ed infine oggi – 18 febbraio 2019 – ecco il mio LATTE CONDENSATO VEGANO ANTIARTROSI, ispirato a questa ricetta. Non avevo “latte” vegetale di un solo tipo a sufficienza, quindi ho fatto la prova con anacardi e cocco.
Inoltre la particolarità di questo “latte” condensato deriva dall’uso dello sciroppo di yacon (bassissimo indice glicemico), piuttosto che dallo sciroppo di acero indicato nella ricetta originale.
500 ml di bevanda vegetale (375 latte di anacardi+ 125latte di cocco)
283 g di sciroppo di yacon
17 ml di olio di cocco
13 g di farina di tapioca
mezza bacca di vaniglia
pizzichino di sale
Ho voluto fare tantissimo latte condensato per varie preparazioni in agenda, per cui la cottura è stata molto lunga, oltre un’ora nel pentolino.
Pur non essendo un “dulce de leche” il sapore dello yacon è molto particolare e deve piacere, e il colore è diventato naturalmente molto scuro, visto che questo sciroppo già di partenza sembra quasi un caramello.

10.09.2012