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PIATTO RICCO mi ci ficco (e piatti unici)

Riso alla cantonese – Cina

Ho sempre rimandato la preparazione di questo riso dalle mille versioni in Oriente, e molto gradito anche qui da noi in Occidente.

Qualche “saltello” in rete per un orientamento di massima ed ecco il mio riso alla cantonese di oggi!

Ingredienti per 4-6 persone

420 g riso arborio (prossime volte basmati, oggi non lo avevo)
200 gr di prosciutto cotto da tagliare a dadini (due fette spesse)
3 uova (io 2 uova più un paio di albumi)
1 cipolla tagliata finemente
2 scatole da 160 g di piselli a vapore sgocciolati (280 g netti, oppure piselli lessati freschi o surgelati)
Olio di soia biologico (o arachide) sia per saltare gli ingredienti in padella che a crudo sul piatto finito (sul piatto finito anche sesamo è ok)
3 o 4 cucchiai di tamari biologico (salsa da soia fermentata)
Pepe verde
Spolverata di curcuma (per accendere il biancore delle uova strapazzate con molto albume!)
Sale q.b. (l’ho messo solo nelle uova strapazzate. La salsa tamari da aggiungere alla fine è già molto saporita)

Procedimento

Riso
Ho “lavato” il riso alla maniera orientale per togliere l’amido.
Ho cambiato l’acqua per 3 o 4 volte fino a vederla trasparente.
Ho cotto versando il riso direttamente in acqua fredda. Non ho salato.
E’ un tipo di cottura diverso, quindi dal bollore ho contato 8 minuti circa (anche se la scatola del mio Arborio riportava “16 minuti”).
Ho fermato la cottura con dell’acqua fredda (ma prima mi sono messa da parte un bicchiere di acqua di cottura del riso, da aggiungere alla soia se il piatto finale risultasse troppo asciutto).
Ho scolato e messo da parte il riso lasciandolo nella pentolina di cottura.

Uova/cipolla
In una prima padellona antiaderente ho cotto in un filo d’olio di soia le uova sbattute, insieme a parte della cipolla tritata finemente, del pepe verde, un pizzico di sale e una spolverata di curcuma.
Ho ottenuto così delle uova strapazzate saporite e ben “ferme” da distribuire nel piatto (alternativa, fare una frittata e spezzettarla nel piatto finito). Lasciare tutto nella padellona.
Prosciutto cotto
In una seconda padella di servizio antiaderente (o wok se lo avete) ho messo un giro d’olio di soia e fatto insaporire per pochi minuti il prosciutto cotto che avevo nel frattempo tagliato a dadini. L’ho scolato e versato nella padella delle uova strapazzate. No sale: il prosciutto è già saporito. 
Piselli/cipolla
Nella seconda padella di servizio svuotata e asciugata con un tovagliolino, ho aggiunto un nuovo filo d’olio, fatto scaldare e aggiunta la restante cipolla.
Ho fatto stufare un pochino, ho aggiunto i piselli dei barattolini (sciacquati e scolati dalla loro acqua di conserva) e fatto insaporire anche loro. No sale: i pisellini ne contenevano già.
Versati anche i piselli nella prima padellona.

Riprendiamo il riso
Nella seconda padella di servizio svuotata e asciugata col solito tovagliolino ho versato ancora un piccolo giro d’olio di soia.
Ho fatto scaldare e lasciato insaporire/tostare pochi minuti il riso.
Ho aggiunto la salsa tamari e mescolato.
Finalmente nella prima padellona ho versato anche il nostro riso, pronto da servire.
Prima di impiattare però ho aggiunto un ennesimo giro d’olio di soia (avendo il sesamo sembra che sarebbe perfetto), questa volta crudo 😉
Buon appetito!

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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Pollo alle mandorle – Cina

Ecco anche il mio pollo alle mandorle….

 

Ingredienti
600 g pollo a pezzettini (ho utilizzato petto e anca)
150 g mandorle pelate
farina – per infarinare i pezzetti di pollo
5 cucchiai olio di semi (io arachide, o soia bio)
1/2 cipolla (nella ricetta originaria un piccolo porro)
1/2 bicchiere acqua calda (ne ho preparata di più e mi è servita)

 

Per la salsina***:
salsa di soia, o meglio tamari (soia fermentata) – 2 cucchiai e mezzo
salsa di ostriche – 1 cucchiaio (questa volta non la avevo, ma era molto buono lo stesso)
brodo – 1/2 bicchiere abbondante (l’ho preparato con 1 cucchiaino colmo di dado granulare vegetale)
maizena bio – 1 cucchiaio sciolto in un bicchierino di acqua fredda

 




La salsa di ostrica – suggerita da un ristoratore cinese alla cookina che ci ha presentato questa ricetta – sembra che dia una marcia in più, e in effetti è un po’ come quando – nella nostra cucina – noi aggiungiamo la nota in più delle alici sotto sale ad un piatto non prettamente di pesce: vedi pasta e ceci, salsa al tartufo, ecc…

 

Procedimento:
Prendiamo 600 gr di pollo, tagliamolo a piccoli dadini, infariniamolo e lasciamolo momentaneamente da parte.

 

In una padella antiaderente mettiamo un cucchiaio scarso di olio di semi , facciamolo scaldare e buttiamoci dentro 150 gr di mandorle pelate e facciamole tostare mescolando in continuazione (dobbiamo farle dorare, non bruciacchiare).
Una volta dorate, mettiamole da parte.

 

Nella stessa padella mettiamo 4 cucchiai di olio di semi, un piccolo porro tagliato finemente che faremo appassire, e finalmente il pollo infarinato

 


Facciamo cuocere a fuoco medio per circa 15 minuti (ho coperto), aggiungendo gradualmente circa mezzo bicchiere di acqua calda e mescolando di frequente.
Non vi preoccupate se all’inizio i pezzetti risultano attaccati, man mano che si cuociono si separeranno.
A questo punto prepariamo la salsina***
Due minuti prima della fine della cottura aggiungere la salsina e le mandorle che avevamo messo da parte.

Servire accompagnato da riso bianco, tipo basmati, bollito senza sale.
Se abbiamo ospiti per cena potremo seguire da qualche ora prima tutto il procedimento tranne l’ultima parte. Si potranno aggiungere al momento la salsina e le mandorle tostate nella padella del pollo che verrà scaldata poco prima di servire!
Fonte 19.I.2015