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Streghe delle Simili con pasta madre e … cocco


A seguito della scomparsa di Margherita, una delle mitiche gemelle Simili, sul web, in suo onore, c’è un pullulare di ricette delle due sorelle.
Loro nascevano come figlie di fornai per cui – soprattutto nei corsi che tenevano – il lievito più versatile e veloce da utilizzare era il lievito di birra.
A molti di noi hanno però insegnato uno dei metodi per “tirar su” anche lo stupendo lievito naturale solido, la cosiddetta PASTA MADRE (la mia ha ben 11 anni ed è stata fatta secondo i loro suggerimenti).

E’ per questo che anche io vorrei onorarla con la più semplice e famosa delle loro ricette, LE STREGHE, trasformata da me con un ingente quantitativo di pasta madre (per velocizzare la preparazione).
Ho voluto inoltre fare una piccola prova evitando grassi animali e utilizzando olio di cocco al posto dello strutto suggerito.
Il cocco è un vegetale, e ha un tipo di grassi saturi che, a differenza di quelli animali, non risultano pericolosi per il colesterolo (grassi saturi a catena media)!
Secondo me questo rende il cocco un possibile sostituto dello strutto o del burro in diverse ricette, dolci e salate (giocando sul tipo deodorato o meno).
Risultato? Streghe leggerissime e friabilissime.
Non vi resta che provarle, sia che siate vegani, vegetariani, o anche no!

Ingredienti della mia versione (in fondo riporto la ricetta originale delle sorelle Simili con lievito di birra):
385 farina 0 bio Conad proteine 11
210 acqua
180 pasta madre ben rinfrescata al 45% poche ore prima
50 olio di cocco deodorato (per errore le ho provate anche col doppio di questa quantità: stupende!)
5 sali (4,40 sale e 0,60 bicarbonato)
poca farina per spolverare lo spiano
olio di semi per ungere la teglia
olio extravergine di oliva per pennellare, e
sale fino per spolverare prima di infornare
Procedimento delle Simili (per questa piccola prova di ¼ degli ingredienti indicati, ho voluto impastare a mano, come le gemelle).
Fare la fontana e amalgamare al centro tutti gli ingredienti, fino ad avere un impasto non eccessivamente tenero.
Lavorare 8-10 minuti, battendo, poi coprire a cupola con una ciotola e far lievitare (col lievito di birra 45-50 minuti, io con la mia pasta madre, ho lasciato circa 3 ore).

Staccare un pezzetto di pasta e, senza lavorarla, metterla sul tavolo infarinato, appiattirla con il matterello non troppo sottile, cospargerla di farina, raddoppiarla, tirarla di nuovo col mattarello; lo spessore deve essere uguale o inferiore allo spazio che separa i due rulli nella loro apertura massima (della “nonna papera” che andremo ad utilizzare) .

la sfogliatrice d’altri tempi: la “nonna papera”

Infine (senza più utilizzare farina) tirarla sottile passandola in tutti gli spazi fermandovi al penultimo.
Potete anche tirarla tutta col mattarello, ma in questo caso forse dovrete assottigliarla direttamente sulla teglia tirandola delicatamente con le mani.
Quando sono ancora intere, disporre queste strisce di sfoglia sulla teglia unta con olio di semi, pennellarle con olio di oliva e cospargerle con poco sale fino; poi passare velocemente una rotella dentellata per tagliarle a triangoli o a rombi. Si separeranno facilmente a fine cottura.

    

 

Mettere subito in forno a 210-220°C per 10-12 minuti (io 210 per 10).


Considerando che con questo quantitativo verranno 4-5 teglie di cm 30 x 40 (il che significa che fra la prima che cuocete e l’ultima passeranno almeno 50-60 minuti), per evitare che le ultime siano passate di lievito, con il risultato di diventare troppo secche e poco profumate, è consigliabile che, finito l’impasto, lo dividiate in due formando due palle che metterete a lievitare insieme.
Quando saranno entrambe pronte mettetene una, ben coperta, in frigorifero ed incominciate a stendere l’altra.
Finito di cuocere le streghe del primo impasto prendete fuori il secondo e procedete.

Le Streghe – Ricetta Originale del libro Pane e Roba Dolce
500 g farina 00 normale
250 g acqua, circa
25 g lievito di birra
50 g strutto
12 g sale
olio di semi per unghere la teglia; olio di oliva per pennellare le streghe; sale fino da cospargere.