Qualche verdurina leggera non può che farci bene in famiglia.
2 cipollotti (ho usato cipolle: piacciono molto lo stesso in famiglia)
2 patate grandine
2 carote
3 pizzichi di sale fino
1 pizzico di peperoncino (lo preferisco al pepe)
2 albumi
poco olio per arrostire
Procedimento
Tagliuzzare molto finemente o addirittura grattugiare le verdure. Ho voluto strafare e ho preparato le mie due versioni.
La prima versione, tagliuzzata alla “meno peggio”, con pelapatate e coltello.
La seconda versione, con le verdure più sminuzzate (forse una via di mezzo sarebbe la cosa migliore).
Per evitare che i rosti si disfino troppo in cottura (analogamente alla scarpaccia di zucchine), se si ha tempo si potrebbero condire le verdure con sale e peperoncino, dopo averle tagliuzzate, e farle scolare per almeno 3 ore dentro uno scolapasta, per far perdere il grosso dell’acqua (senza però gettarla via).
Poi ho pigiato con il dorso di un cucchiaio e aggiunto un po’ di albume sopra ad ogni rosto.
Se le verdure si fossero asciugate troppo, mescolare un po’ dell’acqua residua insieme agli albumi e versare questo mix sopra ad ogni rosto, altrimenti solo albume.
Per non rovinarli in cottura, capovolgerli con l’aiuto di una spatola.
In alto, la prima versione: nella paellera gigantona antiaderente ce ne sono andati 7.
In basso, la seconda versione: nella padella di ceramica ne ho cotti altri 7.
Li ho fatti cuocere 10-12 minuti buoni..
Hanno un sapore delicato, e qualcuno ha detto che somigliavano vagamente agli involtini primavera.
La prima versione, più rustica.
La seconda versione, con verdure tagliate più finemente.
Insomma, con qualche accorgimento, è un contorno da replicare.