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COSMETICANDO, casa e persona

Pronto Soccorso Labbra

Ho replicato anche quest’anno questo favoloso balsamo labbra e il risultato è stato proprio “seta pura”!
Secondo quanto letto nella ricetta de l’Angolo di Lola, questo è un unguento che ha ottime proprietà ammorbidenti sulle labbra, dura un tre-quattro ore senza bisogno di riapplicarlo, è molto confortevole e rende da subito le labbra morbidissime.
Non è la solita formula dei burrocacao: questa è una vera autentica cold cream modificata, in versione completamente “verde”, senza ingredienti discutibili (paraffina, ecc.).
Con qualche trascurabilissima modifica rispetto all’originale, questi gli ingredienti utilizzati per 100 grammi finali:
Fase grassa
Olio di Riso 45
Cera Vergine d’Api non sbiancata 20
Olio di ricino 5
Tocoferolo (vit. E) 5
5-6 gocce di olio essenziale di arancio dolce bio [secondo il suggerimento della ricetta originale serve solo per profumare, quindi in caso di allergie agli o.e. si potrebbe omettere. Io trovo ci stia benissimo; altre volte ho utilizzato o.e. di agrumi non fotosensibilizzanti (bergamotto, pompelmo, yuzu, senza furocumarine) ed è andata altrettanto bene, senza lasciare alcun sapore amaro al prodotto finale].
Fase acquosa
Miele di acacia 20
Glicerina 5
Procedere come nella preparazione della cold cream: scaldare le due fasi separatamente; a scioglimento della cera iniziare a mescolare-frullare (io ho usato un frullino piccolo tipo aerolatte, meglio se adattato in un mandrino del trapano, perché il semplice aerolatte, una volta addensata l’emulsione non ce la fa più a frullare) versando a goccia a goccia il miele fuso misto glicerina, che si versano bene in quanto sono liquidi.
Ho mescolato con pazienza fino a completo raffreddamento (ci vuole quasi mezz’ora) se non lo si fa si rischia che le fasi si separino.
Quando inizia a diventare un po’ denso ed è tiepido (non freddo) aggiungere gli olii essenziali se opportuno.
Meglio preparare almeno 50 grammi di prodotto altrimenti non si riesce ad emulsionare.
Invasettare in una scatolina carina oppure, con l’aiuto di una siringa senza ago, come ho fatto io, riempire direttamente dei tubetti ad hoc.
Li ho comprati su Aroma Zone e con questo ho risolto.

La versione stick pertanto non mi manca neanche un po’.
Ho frullato senza interruzione fino a raffreddamento con un aerolatte, mescolando di tanto in tanto con una spatola di silicone.
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L’emulsione, se ben preparata non si separa e il prodotto si è conservato benissimo anche fino ad un anno dalla produzione (naturalmente si dovrà evitare di lasciare il burro-cacao in ambienti caldi, come i cruscotti delle auto lasciate al sole, oppure vicino ai termosifoni, ecc.).
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Queste alcune delle giarrine-regalo che preparai.
Altra idea di utilizzo:
in un periodo in cui avevo un po’ di tosse e raucedine ho preso una “ditatina” del balsamo magico, ci ho versato un paio di gocce di olio essenziale di eucalipto e me lo sono massaggiato sul petto a mo’ di Vi.k. Va.oru.b.
Be’, non se se per suggestione, effetto placebo o altro, ma mi è sembrato funzionasse, mi è piaciuto molto, e mi è sembrato di respirare meglio.

*******

Per chi, sensibile ai problemi ambientali, non vuole/può autoprodurre, ma vuol continuare ad acquistare cosmetici o prodotti vari per la casa e la persona, un piccolo consiglio è quello di consultare il famigerato INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).
Qui sotto due siti dei quali mi avvalgo per la consultazione:
– ewg.org/skindeep/
– biodizionario.it
Quindi, attenzione ai numeri e ai colori degli scores (equivalenti di un semaforo dal verde, al giallo, al rosso, dove naturalmente il verde è il migliore) e all’ordine di inserimento delle varie sostanze nel prodotto (più sostanze con inci verde troverete ai primi posti, meglio sarà; come per gli alimenti, gli ingredienti scritti per primi sono contenuti in dosi maggiori!).
05.II.2015

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COSMETICANDO, casa e persona

Acqua struccante ( simil acqua micellare )

Questa non è esattamente un’acqua micellare, ma è un’imitazione di un prodotto commerciale così denominato e condivide con questo buona parte degli ingredienti.

E’ una ricetta de “L’Angolo di Lola”.
L’ho realizzata in maniera più ecosostenibile possibile (non mi interessa se questo può penalizzare in minima parte l’efficacia del prodotto, che invece funziona benissimo, visto che amiche e parenti me la richiedono in continuazione).

Ecco i pochi ingredienti della formula:
acqua 95,30 (acqua depurata della farmacia o acqua Lauretana, a bassissimo residuo) **
PEG 6-caprylic capric glycerides 1.40
glicerina 2,70
cosgard 0,60

** A volte integro con il 10% circa di idrolato. Questo struccante va negli occhi: è meglio che non contenga olii essenziali o fragranze, né coloranti.

… e questo è l’inci del mio prodotto

Grazie anche al suggerimento di Lola per le eventuali sostituzioni possibili, ho reso questo prodotto più “verde” utilizzando soltanto glicerina, piuttosto che gli ingredienti che trovate linkati nella ricetta originale.

Sostituzioni
Il tensioattivo (PEG) non è sostituibile.

Preparazione
Mescolo assieme tutti gli ingredienti, tranne l’acqua (ed eventualmente l’idrolato), che aggiungo alla fine; mescolo ancora e imbottiglio.
A riposo il mio struccante è limpidissimo. Nell’agitarlo si opacizzerà (è normale).

Istruzioni
Da utilizzare sera e/o mattina per la pulizia del viso.
Agitare prima dell’uso.
Applicare con un dischetto di cotone o un panno morbido (io uso un panno multiuso in bambù, acquistato da Naturasì, che sciacquo e riutilizzo per moltissime volte dopo averlo diviso in quattro parti).
Eventualmente ripetere.
Sciacquare e procedere all’applicazione della propria crema o siero.

I prodotti utili per realizzare questa ricetta possono essere acquistati presso i venditori online di materie prime cosmetiche.
Fra i molti, ne indico due italiani: Farmacia Vernile e Glamour Cosmetics
Uno francese: Aroma Zone

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Per chi, sensibile ai problemi ambientali, non vuole/può autoprodurre, ma vuol continuare ad acquistare cosmetici o prodotti vari per la casa e la persona, un piccolo consiglio è quello di consultare il famigerato INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).
Qui sotto due siti dei quali mi avvalgo per la consultazione:
– ewg.org/skindeep/
– biodizionario.it
Quindi, attenzione ai numeri e ai colori degli scores (equivalenti di un semaforo dal verde, al giallo, al rosso, dove naturalmente il verde è il migliore) e all’ordine di inserimento delle varie sostanze nel prodotto (più sostanze con inci verde troverete ai primi posti, meglio sarà; come per gli alimenti, gli ingredienti scritti per primi sono contenuti in dosi maggiori!).