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COSMETICANDO, casa e persona

Gel di Semi di Lino

Trovo che per disciplinare i miei capelli ricci, fini e crespi, piuttosto che mettere la “spuma” delle bombolette in vendita, questo prodotto sia un toccasana, con l’accento sul … “sana”.
Lo preparo infatti senza conservanti e preferisco congelarlo.

Naturalmente questo gel sarà adatto anche a chi ha i capelli lisci e non solo ricci come i miei, ma che si elettrizzano svolazzando qua e là!


Ingredienti
80 gr semi di lino bio Baule Volante (meglio interi e non frantumati, come ho fatto ultimamente: lascerebbero troppi residui)
750 gr acqua di rubinetto


Procedimento
Ho trovato che il modo migliore, secondo me, è versare l’acqua in un pentolino, posizionarci un colino di acciaio della misura adatta, versare all’interno del colino i semi che restino sommersi dall’acqua, e che di volta in volta andranno pressati nel mentre il liquido è in ebollizione.
Praticamente faccio un andirivieni fuori/dentro del colino dal pentolino dove il gel, prima acquoso e poi sempre più vischioso, resterà in leggera ebollizione per almeno 15-20 minuti o più, a seconda di quanto lo voglio denso, aiutandomi con spatole di silicone per ricavare dalle maglie del colino, quanto più prodotto possibile.
Alla fine, con mani pulitissime, a semi ormai quasi raffreddati, lavoro un po’ contro le pareti del colino, per ricavare ancora del prodotto dai residui scivolosissimi.
Ho ricavato circa 400 grammi di gel vischioso e mucillaginoso.
Non volendo inserire conservanti, ma vista la scarsa conservazione del prodotto (è composto da acqua e dove c’è acqua c’è vita … e cioè anche batteri), porziono tutto in stampini o sacchetti di plastica formaghiaccio.
Subito prima di lavare i capelli trasferisco il ghiacciolino di gsl a temperatura ambiente (o da freezer a frigo, già dalla sera prima) e dopo lo shampoo e una sommaria asciugatura con un telo, ne spalmo con le mani una gran parte sui capelli umidi durante l’asciugatura col phon, mentre una piccola quantità la lascio per la fine dello styling, a capelli asciutti.

Non fa miracoli (d’altronde anche tutti i cosmetici convenzionali non sono altro che un palliativo), ma i miei riccioli sono più definiti 😉

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Per chi, sensibile ai problemi ambientali, non vuole/può autoprodurre, ma vuol continuare ad acquistare cosmetici o prodotti vari per la casa e la persona, un piccolo consiglio è quello di consultare il famigerato INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).
Qui sotto due siti dei quali mi avvalgo per la consultazione:
– ewg.org/skindeep/
– biodizionario.it
Quindi, attenzione ai numeri e ai colori degli scores (equivalenti di un semaforo dal verde, al giallo, al rosso, dove naturalmente il verde è il migliore) e all’ordine di inserimento delle varie sostanze nel prodotto (più sostanze con inci verde troverete ai primi posti, meglio sarà; come per gli alimenti, gli ingredienti scritti per primi sono contenuti in dosi maggiori!).