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Gnocchi di patate

… e due versioni di condimento: al pomodoro, oppure burro e salvia!
Ce ne sono a centinaia di ricette simili, ma perché non pubblicare anche io un grande classico della nostra cucina? Semplici, semplici, e senza uovo nell’impasto (con qualche piccolo accorgimento ce lo possiamo risparmiare)…
Il risultato sono gnocchi morbidi. Se li volete duri aggiungete farina all’impasto. A noi piacciono così.

 Anche voi volete la versione superclassica con solo patate, farina e un pizzico di sale?

Ingredienti per 5 – 6 persone:
1 Kg. di patate, meglio se vecchie
300 gr di farina 0 (avevo 00), meglio se debole, è più digeribile (per indebolirla a volte la integro con il 20% di fecola di patate o altro amido)
un pizzicotto di sale (a 3 dita)
Procedimento
Uno dei modi per lessare le patate e farle restare belle asciutte, è cuocere a vapore
(purtroppo col tempo ho scoperto che cuocendo con la buccia – soprattutto se questa è verde – resta più solanina all’interno della patata, per cui ora lesso a vapore, a pezzi e senza buccia).
Lavate le patate le ho quindi disposte sul cestello rialzato, all’interno della mia pentola a pressione.
Dal sibilo, 20 minuti (10 minuti se patate a pezzi).
Si possono lessare anche al microonde, ma non amo il microonde e preferisco cuocerle alla mia maniera.
Le ho schiacciate ancora bollenti, con tutta la buccia (ma ora le sbuccio da prima, leggi qui), tagliando in due ciascuna patata.
La parte sezionata l’ho adagiata a contatto coi forellini dello schiacciapatate (il cimelio di circa 50 anni fa che vedete sopra nella foto) e ho premuto.
Vi assicuro che la buccia fina fina resta attaccata alla pala che fa pressione, senza il minimo sforzo, senza spreco, e senza lasciare tracce di buccia nel purè.

Ho messo un paio di pizzichi di sale in questo purè e ho aspettato che si freddasse (sembra che così le patate assorbano meno farina, per cui gli gnocchi restano più morbidi. Se li voleste più duri regolatevi aggiungendo un pochino di farina in più).

 

Appena fredde ho aggiunto parte della farina sul purè, e ho amalgamato.
Aiutandomi con una spatola ho aggiunto infine il resto della farina, lasciandone indietro un paio di pugni (mi serviranno per la tavola di legno per non far attaccare i cordoncini di patate).
a questo punto formiamo i cordoncini di impasto e, aiutandoci con una spatola, tagliamoli nella classica forma (2 o 3 cm, a vostro gusto).

Se volete, potrete passarli sulla rigagnocchi lasciando anche l’impronta del vostro dito (servirà per raccogliere meglio il sugo), o su una semplice forchetta per dare la classica rigatura, oppure lasciarli lisci.

Quadro d’insieme di come si presenta il nostro banco di lavoro!!

 

Per la salsa
Ho usato un condimento semplice, così (ottimi anche burro e salvia**):
2 barattoli polpa di pomodoro
un paio di giri di olio e.v.o.
1 o 2 spicchi d’aglio
mezza cipolla,
qualche foglia di basilico
un pezzetto piccolo di peperoncino
sale grosso q.b. (poco è meglio)
pecorino romano per spolverare sopra alla fine (in alternativa parmigiano reggiano, ma con gli gnocchi va a gusto: io preferisco il sapido del pecorino)
Ho rosolato aglio, olio, cipolla, peperoncino, aggiunto il pomodoro, il basilico e il sale.
Fatto cuocere per una 20ina di minuti, max mezz’ora, prima coperto, poi scoperto.
** Alternativa burro e salvia: metto in un padellino qualche fogliolina di salvia, grani di pepe misto – meglio verde, più delicato – burro e un pochino di acqua, per far rilasciare meglio il sapore alla salvia, senza arrivare a soffriggere troppo.
Opzionale, ma ci sta benissimo: la spolverata finale di parmigiano reggiano!

Cottura

Versare gli gnocchi in acqua bollente salata.
Per evitare che gli gnocchi si attacchino l’un l’altro, ho dato una mescolata veloce all’acqua bollente di cottura, ma senza toccarli.
Appena vengono a galla, li lascio ancora qualche decina di secondi
e li tiro su con la schiumarola (o “ragnetto”) o direttamente con la “pastaiola”.
Verso prima un po’ di sugo nel piatto di portata.
Aggiungo gli gnocchi.
Ricopro con altro sugo e spolvero con pecorino romano.


Note per la conservazione e il consumo

  • Ho infarinato bene un vassoio, li ho distesi senza farli toccare e ne ho congelata una parte: si cuoceranno bene versandoli da congelati, direttamente in acqua bollente;
  • oppure, possiamo prima farli cuocere un paio di minutini e poi congelarli dopo averli distesi su un vassoio;
  • o ancora, se si vogliono preparare in anticipo, ad esempio per il giorno dopo, assicurano che è un buon metodo buttarli da subito in acqua bollente salata, scolarli appena vengono a galla e raffreddarli immediatamente immergendoli in acqua e ghiaccio.
    Scolarli e condirli con un filo d’olio allargandoli in una placca. Si conservano in frigo per 4-5 giorni.
    Quando servono, rigenerarli rimettendoli in acqua bollente: come appena fatti!!!!!

Naturalmente, per praticità e per occupare meno spazio, se congelati si potranno versare tutti insieme in una bustina di cellophane.
Fonte 17.II.2015

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Gnocchi di amido (da lavorazione del seitan)

No.. non si parte da questo bel panetto di seitan fumante per fare i nostri gnocchi, ma tutto deriva da lui..



Si, perché nel fare il seitan si può recuperare molto amido, ed è peccato non utilizzarlo..
Ci si possono fare anche delle crocchette, ma io ho preferito cimentarmi negli gnocchi, come da input imparato dalla Regina del Sapone

Qui, il piatto finito con sughetto alle zucchine, pomodorini e parmigiano.

Questa la mia versione e gli ingredienti che ho utilizzato:
1200 grammi di pasta di amido
2 uova
200 g crusca fine di frumento
100 g farina tipo 0 (+ 50 g per lo spolvero)
poco sale

Procedimento
Per fare il seitan, questa volta non ho manipolato la palla sotto il filo d’acqua del rubinetto, ma ho utilizzato inizialmente due grandi terrine, 1 di acqua calda e 1 di acqua fredda.
Chiaramente quando sono andata avanti con la lavorazione, ho cambiato l’acqua nelle pentole, ma la prima – la più densa – l’ho recuperata, versandola tutta in un unico pentolone abbastanza largo.


Ho lasciato depositare l’amido sul fondo del pentolone.
Dopo un’oretta ho gettato via l’acqua più in superficie e ho messo il resto in una leccarda da forno, fino a formare uno spessore di 3 cm. circa.
Ho dato una mescolata delicata e ho infornato a 150°C statico per 1 ora circa, avendo l’accortezza di far fuoriuscire di tanto in tanto un po’ di umidità, lasciando lo sportello a fessura (con una paletta di legno o altro).

Una volta sfornata, ho fatto freddare la lastra gelatinosa che si era formata, e l’ho amalgamata nel bimby, ma potrete usare una planetaria o le mani.. come volete.

Ho aggiunto le due uova (la quantità era molta, altrimenti 1 uovo va bene), le farine, il sale e ho amalgamato bene.

.. e infine ho formato gli gnocchi in maniera classica, formando i cordoncini di pasta e spolverando la tavola di farina.

Ho usato la rigagnocchi, ma potete lasciarli lisci o usare i rebbi di una forchetta per lasciare i classici solchi che servono – oltre che per l’estetica – anche a far raccogliere meglio il sugo.
Sono molto neutri, quindi consiglio un sughetto deciso.. o anche provarli aggiungendo della polvere di spinaci se volete dare un po’ di colore/sapore 🙂

Fonte 27.III.2013

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Gnocchi di patate vitelotte ai funghi e frutti di bosco

Questa volta, grazie al Cucinare insieme di Francesca/Ipertesa di Cookaround, ho lanciato l’idea di un piatto viola, e queste patate, dette anche patate nere o patate tartufo (da non confondere con le patate viola che hanno solo la buccia di questo colore), grazie al loro colore e al vago sentore di castagna, mi hanno intrigato da subito.

Sembra che contengano antocianine (potenti antiossidanti).. tipo i frutti di bosco per intenderci, ma sono più economiche… oddio.. economiche proprio no!!.. ma sicuramente più di lamponi, ribes, mirtilli, ecc.
Sono originarie dell’America Meridionale (Perù – Cile), ma ormai largamente coltivate anche in Europa (Francia).
Mi sono messa pertanto alla ricerca, e ricordandomi di una frutteria particolarmente fornita vicino al mio ufficio (è difficile reperirle), ne ho trovate pochissime e ci ho fatto questi gnocchi inusuali, con una salsetta ancora più curiosa.. ma andiamo con ordine….

Ingredienti per 2 persone
Per gli gnocchi
425 g di patate vitelotte con la buccia (dopo le chips di patate aliene del C.I. mi era rimasta questa dose)
50 g di farina 0
1 tuorlo (di solito non lo metto negli gnocchi, ma queste patate non le avevo mai utilizzate, quindi….)
1 pizzico di sale

Cottura delle patate, sollevandole in un cestello, all’interno della pentola a pressione, per 16 minuti dal sibilo.
Schiacciate con tutta la buccia nello schiacciapatate (naturalmente la buccia resta nello schiacciapatate e si toglie di volta in volta…!!;-)
Ho fatto freddare e impastato un po’ per uniformare bene tutti gli ingredienti previsti.
Trovo che questo piatto sia molto più leggero degli gnocchi tradizionali, visto che contiene meno farina…
Ho constatato infatti che quello che si dice sull’assorbenza della patata vitelotte è esatto: questa patata assorbe pochissima farina e l’impasto si maneggia bene.


..un po di frutti di bosco che avevo nel congelatore (quando li ho congelati ho pensato che ci avrei fatto dolci o gelati!!! Eh!! Le sorprese della vita 🙂 )
… e ora passiamo alla seconda parte del piatto …. “antiossidante” … la salsa!!
Per la salsa
Non volendo coprire troppo il colore viola degli gnocchi, ma non volendo neanche limitarmi al classico pur se buono burro&salvia, ho trovato questa soluzione che ho leggermente modificato così:
2 cucchiai colmi di funghi porcini secchi bio spezzettati (circa 10-12 grammi)
100 grammi di frutti di bosco misti
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di olio e.v.o.
2 cucchiai di vino rosso
prezzemolo
sale
peperoncino (o pepe)


foto fatte col flash :/


… e visto che queste patate mi piacciono, ho provato a piantarne un paio (tagliate in pezzi).
Sia mai che ne volesse nascere qualcuna 😉
Fonte 10.V.2013