Ho denominato questa, come sfoglia buona della dieta Protal, in quanto è l’unica che mi ha soddisfatto nel suo genere!
INGREDIENTI
(ho considerato 3 pasti: uno subito, due li ho congelati. Ho considerato che ciascun pasto ha 1 tollerato):
120 g latte scremato in polvere (6 CM – cucchiai da minestra)
40 g maizena (2 CM)
3 g farina di semi di Guar (1 cc – cucchiaino da caffé) ***
2 uova medio-piccole
20 g crusca di frumento (l’ho dovuta aggiungere alla fine. Se si riesce ad evitare è meglio: peccato per il sapore, ma se non si mette, dovrebbe giovare all’elasticità della pasta)
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Totale circa 280-290 g di impasto
Procedimento:
Per il primo tentativo di questa ricetta, ho setacciato insieme i primi 3 ingredienti secchi, e li ho versati a pioggia sulle uova che avevo appena battuto con la forchetta.
Ho dato una frullatina col mixer fintanto che il composto si è indurito.
Visto che però non si staccava dalla ciotola di plastica ho voluto mettere per una mezz’ora in frigorifero coprendo la ciotola con della pellicola e poi ho fatto stare un po’ all’aria (non so se ho fatto bene, o se era sufficiente lasciare l’impasto all’aria)
Ho trasferito su uno spiano di silicone e ho formato una palla, ma ho dovuto aggiungere della crusca (di frumento) per poter tirare con la nonna papera.
La prossima volta stenderò sicuramente col matterello, magari appena oleato, oppure frapponendo della cartaforno.
La nonna papera stasera, nonostante avessi tirato nella sezione più larga, e poi nel torchio per i tagliolini, era inutilizzabile per quanto si erano appiccicati.
Il tutto è stato molto laborioso e la pasta finale, assolutamente mancante di elasticità (probabilmente per aver aggiunto troppa crusca), si è spezzettata tutta, soprattutto in cottura.
Per la cottura mi sono regolata con soli 3 o 4 minuti.. giusto il tempo di eliminare qualche germetto delle uova (la fifa della salmonella è sempre in agguato).
… ed eccola, con un sughetto evergreen: aglio, pomodoro e peperoncino a insaporirsi in padella, e poi un cucchiaino di olio e.v.o. rosso aromatizzato al peperoncino (1 tolleratinoooo di olio! .. più 1 di maizena/crusca … più 1 tollerato di sottiletta a pranzo.. ahiaaiaiaaiaiaiaiaiii!! Ho sforato .. )
Una sorpresa positiva:
nell’impasto non si è sentito il dolciastro dovuto al latte in polvere.
Il risultato, quindi:
è stato molto positivo per quanto riguarda il sapore, e la ricetta, a mio giudizio, merita qualche tentativo in più, cercando ovviamente di correggere il tiro.
***
il Guar ha un potere addensante molto elevato, specie a contatto con l’aria, quindi fare attenzione a non abusare, inoltre non superare le dosi di 30 gr al giorno in quanto ha un alto potere lassativo.
Fonte 13.III.2013
Tag: dukan
In mancanza di essiccatore, le verdure possono anche essere disidratate al forno, variando la temperatura a seconda del risultato desiderato, e diventando delle gustose e leggere chips.
Sono utili sia come snack spezzafame che come ingrediente per varie ricette sfiziose, oltre a restare leggere e gustose.
E … W a chi ha l’orto.
Per averne sempre una buona scorta in dispensa, ci vorrebbero ingenti quantità di verdure.
CHIPS DI ZUCCHINE
Ho semplicemente tagliato le zucchine velocemente a rondelle con una mandolina.
Poi le ho disposte su cartaforno e per ogni zucchina grande è venuta una teglia intera… peccato che ho fatto la prova con sole due zucchine…
la prossima volta, vista la lunghezza del procedimento…. preparerò almeno 4-5 zucchine, così da riuscire a fare quattro strati di teglie o griglie (se fate come me, potete anche mettere la cartaforno direttamente sulle griglie).
Le ho fatte stare 5 ore a 40°C ventilato, cambiando di posto e ruotando di tanto in tanto le griglie.
Sono venute molto ben asciutte, ma non croccantine. Insomma perfette per essere poi condite o marinate.
Se si volessero proprio crick-crock, credo che bisognerebbe prolungare l’asciugatura ad almeno 6 ore circa, mentre con 3 ore di asciugatura dovrebbero già essere pronte da condire.. insomma vi potrete regolare…
e poi si mantengono sicuramente parecchi giorni in frigorifero, visto che sono disidratate.
Non ho messo sale in “cottura”, ma nessuno vieta di farlo.
Al momento di mangiarle, invece, le ho lasciate un pochino a macerare in una delle salsette vinaigrette di Dukan, che avevo in congelatore porzionate nelle bustine formaghiaccio.
Vi assicuro che erano meglio delle zucchine marinate, o almeno così sono sembrate a me
Fonte 27.III.2013
CHIPS DI POMODORI
Ma quanto sono buoni!!!
Non tutti croccantissimi, ma gustosi, anche senza sale (solo con paprika dolce) e interessanti da aggiungere a pezzetti nell’impasto di crackers, ecc.
Tagliare a fettine sottili qualche pomodoro, versare sopra della paprika in polvere e infornare su cartaforno, a 100°C ventilato per un paio d’ore, ruotando la teglia ogni mezz’ora e comunque a metà cottura (mi sono piaciuti di più con questa asciugatura più dolce).
Saporitissimi, anche se non estremamente secchi …
Fonte 05.III.2013
CHIPS DI CIPOLLE
Ecco i miei 15-20 grammi di cipolle disidratate in un piattino da caffè.
Con 1 cipolla e due scalogni – 120-130 grammi circa – in tutto sono venuti circa 15-20 g disidratati!!
ho messo cipolla e scalogni tagliati grossolanamente per pochi secondi, a vel. 7 nel bimby, direttamente dal foro, con le lame in movimento
ho “sparpagliato” il composto su cartaforno con le mani, cercando per quanto possibile di non sovrapporre.
Ho infornato preriscaldando, con funzione ventilato, a 120°C per 1 oretta, lasciando poi asciugare all’interno del forno..
ops… si stavano consumando un po’ troppo?
Fonte 19.III.2013
CHIPS DI ZUCCA
Sarà venuto l’equivalente di un misero pacchetto di patatine crik-crok!!
Questa ulteriore ricettina viene dal libro delle ricette Dukan… presa online..Ho ancora parecchia zucca che mi hanno regalato in autunno, che avevo già pulito e surgelato, un po’ a cubetti, e un po’ a fette sottili (proprio come servono per queste chips), quindi ho preso buona parte delle fettine di zucca e non ho fatto altro che farla scongelare, l’ho tamponata con un canovaccio per asciugarla bene e l’ho disposta sulla teglia sopra alla cartaforno.
Ho spolverato col mio dado granulare, e ad una parte ho aggiunto anche della paprika dolce.
La ricetta era con una temperatura più alta, ma in forno si stavano bruciacchiando da subito, quindi ho abbassato a 160°c per 45-50 minuti, ruotando la teglia dopo una mezz’ora.
Credo che la prossima volta proverò con una temperatura ancora più bassa: tutto sommato si devono soltanto asciugare e seccare per diventare croccanti.
Come potete vedere, qualcuna è venuta troppo scura, ma il sapore a me è piaciuto molto.
Purtroppo vanno mangiate appena cotte: a meno che non si trovi un modo migliore di conservarle o si passino momentaneamente di nuovo sotto il grill, il giorno dopo “perdono” e si “ammosciano”!
Fonte 04.III.2013
E per non restare del tutto senza qualche dolcetto gratificante …
Ingredienti (doppia dose circa, rispetto alla ricetta originaria)
3 uova grandi (le avevo medie) + 2 albumi
1,5 cucchiaini dolcificante liquido tic (o meglio equivalente stevia)
20 g di cacao amaro
spolverata abbondante di cannella
ho aggiunto un pizzichino di sale rosa nel montare gli albumi
Separate i tuorli dagli albumi, sbattere i tuorli con dolcificante e cacao (è stata dura “disammalloppare” tutto 🙁 ).
Montare gli albumi a neve e incorporateli delicatamente al composto aggiungendo un pizzico di sale.
Aromatizzate con cannella.
Ho usato due stampini piuttosto che una tortiera come nella ricetta originaria..
Cotti in forno per 15 min a 180°C, poi 5 minuti a 160, poi 5 minuti a forno spento, poi 5 minuti a fessura… totale 30 minuti.
Ho suddiviso in più fette rispetto alle 6 dosi che avevo previsto, e ne ho gustata qualcuna con della ricotta di bufala e una spolverata di cacao amaro.
Fette morbide e leggermente spugnose. Mi hanno ricordato un pochino una chiffon-cake al cacao..
Buono, da ripetere!
Fonte 06.IV.2013
E siamo addirittura ad una pseudo-tortina. Perché no?!! Dobbiamo pur coccolarci, nonostante le diete, giusto?!
INGREDIENTI
Per l’impasto
(fare solo due strati e non tre come in foto)
200 gr Latte scremato in polvere
2 Uova
70 gr Crusca d’ Avena
15 gr Crusca di Frumento
70 gr di Glutine
130 gr Albumi
150 gr Acqua
150 gr Latte scremato
buccia grattugiata di 1 arancia (ricordarsi che il mio estratto di vaniglia – alcolico – è meglio utilizzarlo in cottura, così evapora!!!!!!)
5 microdosatori rasi stevia pura
1 bustina di lievito in polvere
Per il ripieno
(1 strato e non 3 della foto)
500 gr ricotta
1 cucchiaino cardamomo polverizzato
3 microdosatori rasi stevia pura
Per la bagna
(1 strato e non 3 della foto):
200 g acqua
2 microdosatori di stevia
1 cucchiaino cardamomo polverizzato
Per la copertura
200 gr di latte in polvere scremato
40 gr di cacao magro Dukan (no tollerati)
5 microdosatori di stevia
200 ml acqua
PROCEDIMENTO
Preriscaldare il forno a 200 e infornare a 180° sopra/sotto (oppure verificare la cottura della chiffoncake, che mi sembra sia perfetta, e non tralasciare di poter utilizzare lo stampo da chiffoncake, senza cartaforno).
Mescolare tutti gli ingredienti secchi.
Aggiungere poi, i soli tuorli delle uova intere, l’acqua, il latte liquido, il dolcificante e l’aroma.
Lavorare il composto energicamente.
Montare tutti gli albumi a neve, aggiungendo un pizzico di lievito a metà lavorazione, e con l’ aiuto di una frusta aggiungere al composto.
Foderare con carta da forno una teglia a bordi alti del diametro di 27-28 cm.
Dopo aver fatto riposare 5 minuti l’impasto, incorporare il resto del lievito, spolverizzando, e continuare a mescolare delicatamente.
Versare nella tortiera e infornare coprendo con cartaforno, facendo attenzione che non tocchi l’impasto (la prima volta ho messo anche la griglia per una maggiore stabilità, ma provare col supporto dell’estense, oppure giocare con le griglie grandi, poggiandoci sopra la cartaforno o al limite una teglia piccola, ma penso vada meno bene).
Lasciare cuocere 45 minuti circa in un ripiano centrale (lasciar perdere la storia di togliere il foglio da sopra dopo 30 minuti, pena l’ammosciamento assicurato…)
Una volta cotta, lasciarla ancora 5 minuti dentro a forno spento, poi ancora 5 minuti a fessura, e poi speriamo che se la cava…
Quando la torta sarà fredda tagliarla a metà.
Foderare il fondo di uno stampo possibilmente a bordi svasati con carta da forno.
Tagliare delle sottili strisce non più larghe di un dito e ricoprire il fondo con questa pasta. Bagnare!
Amalgamare la ricotta con l’ aroma e il dolcificante.
Versare sulle strisce di pasta il ripieno e livellarlo (ma non arrivare proprio al bordo, altrimenti se fuoriesce, poi la copertura non si attacca).
Ricoprire con altre strisce di pasta, attappando i buchi.
Bagnare con la bagna tutta la pasta aiutandovi con un pennello e fare la prova “mano”.
Schiacciare leggermente e mettere in frigo con un piatto sopra dove metterete un peso.
Lasciate riposare per 4 ore circa.
Nel frattempo che la torta è in frigo preparate la copertura.
Lavorate energicamente il latte in polvere con il dolcificante, il cacao e l’ acqua.
Cuocere a bagnomaria per 5 minuti (o in microonde per 30/60 secondi)
Lavoratela ancora un pò e poi mettetela in frigo.
A questo punto – per evitare grumi – frullare col mixer, oppure lasciatela riposare e quando sarà fredda passate la crema in un setaccio o colino.
Togliete la torta dal frigo e capovolgetela su un piatto da portata.
Versarvi sopra la copertura al cioccolato e livellate .
Rimettete in frigo e lasciate asciugare la glassa.
Fonte 11.IV.2013
Ricotta al forno al limone dukan-style
Alla continua ricerca di dolcetti leggeri, ho reso questa ricotta dukan-style aromatizzata al limone, perfino più light dell’originale.
Eccola:
Ingredienti
gr. 500 di ricotta di bufala light (di solito la trovo al 6%, questa di bufala ha l’8% di grassi, ma è ottima).
ml 7,5 di dolcificante liquido (corrispondente a circa 100 gr di zucchero, leggermente maggiore della quantità prevista. Per un’alternativa più salutare, la prossima volta proverò con stevia).
il succo di un limone
5 ml di mio estratto di vaniglia
gr. 30 di amido di mais (due tollerati)
Procedimento
Ho spremuto il limone e filtrato, passata la ricotta con le fruste dello sbattitore e amalgamato tutto.
Prima ho mescolato la ricotta con il dolcificante, poi ho aggiunto il succo di limone e la vaniglia (non esagerare altrimenti prevale sul sapore del limone).
Ho frullato ancora e assaggiato per vedere com’era di sapore.
Ho continuato a frullare spolverando l’amido (qui la ricetta suggerisce di far venire una crema abbastanza liscia, ma la mia ricotta era già molto asciutta.
Se dovessi usare questa stessa ricotta, la prossima volta aggiungerò 1 o 2 cucchiai di latte scremato liquido.
Ho messo il composto in 6 stampini monoporzione di silicone, riempiendone ciascuno con 100 grammi circa del composto e ho livellato bene.
Cottura
Ho messo in forno caldo a 200°C finchè non ho visto colorarsi bene la ricotta. Dopo una 20ina di minuti i dolcetti erano emersi dagli stampi di buoni 2 cm, ma alla fine si sono rilivellati. Ho fatto stare ancora 10 minuti, ma forse si poteva evitare (proprio perché la ricotta era molto asciutta..)
Ho fatto freddare e poi messo in frigo (non sformare subito, altrimenti rischia di spatasciarsi).
Una volta freddi, ne ho guarnito uno con la mia marmellata di bacche di goji. Buonissimo!!!
Gli altri li ho congelati. .. vediamo come saranno una volta scongelati.
Fonte 28.IV.2013
Attirata dallo spumone al caffè fatto nel bimby in maniera convenzionale, ho voluto cimentarmi in questa versione al latte, “light”!
Ancora bimby quindi, anche per questo spumone adatto in periodi di dieta Dukan e non solo!
Ingredienti (per 6 coppette da circa 70 g l’una)
liquidi e congelati:
300 g latte scremato 0,1% mg congelato (18 cubetti) – 102 cal. – 34cal/100g
100 g latte scremato liquido freddo – 34 cal. – 34/100
3-4 g (1cc – cucchiaino da caffè) estratto vaniglia liquido freddo a base di vodka – 80 cal. – 240/10 cl
polveri (possibilmente fredde di frigo):
12-15 g latte scremato in polvere (1 cm – cucchiaio da minestra) – 50 cal. – 351/100
12-15 g maizena (1 cm) – 50 cal. – 351/100
4-5 g gomma di guar (1 cc) – 1 cal. – 19/100
12 micro-misurini stevia pura Stevialia (assaggiare) – cal. 0
1 pizzichino sale rosa a velo – cal. 0
qui, per capire le dimensioni
due cucchiaini da caffè (io ho usato il grandino per l’estratto e il piccolo per la gomma di guar; il microdosatore invece è per la stevia pura (Stevialia)
In un barattolino ho versato tutte le polveri;
ho aggiunto gradualmente i 100 g di latte freddo***
ho mescolato e messo in frigo coperto per un’oretta (ogni tanto andavo a rimescolare per bene)
15-20 minuti prima della breve lavorazione, ho messo in freezer il boccale del bimby
(il turbo del bimby è fenomenale; naturalmente si può comunque provare con un minipimer o frullatore o altro robot).
Una volta ben freddo il boccale, ci ho versato i cubetti di latte ghiacciato e avviato gradualmente per arrivare a vel. 10 (turbo).
Dopo qualche secondo ho stoppato, raccolto con una spatola verso le pareti, e avviato di nuovo.
Ho fermato di nuovo, ho versato dal foro il liquido del barattolino (ormai diventato cremosissimo: l’addensante aveva fatto il suo lavoro; non preoccuparsi se c’è rimasto qualche grumetto, con il turbo scompare tutto) e ho riavviato arrivando di nuovo gradualmente ad alta velocità, sempre senza farfalla (non volevo che si gonfiasse oltremodo, altrimenti poi sembra di mangiare bolle di aria..).
A ripetizione, ma velocemente, sono arrivata a questa cremosità!!
Ho riempito le mie 6 coppette, le ho coperte e ho messo in freezer.
Conclusioni
Mangiato dopo 30 minuti circa, ancora sofficissimo, ma sconsiglio di congelare per più tempo!
*** Per gustare solo un paio di coppette per volta potrebbe essere interessante in questa fase della lavorazione scaldare i 100 g di latte, amalgamarlo bene con le polveri; poi una volta freddato questo composto, mescolarlo ai restanti 300 g di latte e congelare tutto insieme, sempre in cubetti
Alternativa al gusto caffè: sostituire 30 grammi dei liquidi totali con altrettanto caffè dello studente multiplo..
Fonte 20.VII.2013