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PANE, pizze, pizzelle e dintorni

Filoncini integrali

Questa è un’evoluzione del mio primo pane totalmente integrale realizzato grazie alle esperienze fatte all’interno di Cookaround con amici come Nico ed altri. Questa volta, per due filoncini da quasi 600 grammi l’uno, ho fatto così:


630 farina integrale (composta da 455 di solina semi-integrale + 135 mio mix da rinfresco fatto con 2 parti di manitoba tipo 0 e 1 parte conad bio tipo 0 + 40 crusca tostata) 100%
480 acqua fredda (un pochino meno rispetto all’originale, ma qui c’è un poolish/”mettenna”, più idratato della pasta madre, quindi stiamo lì!!) – 76%
120 mettenna (è un preimpasto fatto qualche ora prima con 30 gr di pasta madre rinfrescata + 45 acqua + 45 farina. Qui, con qualche prova, voi potete usare anche il vostro lilì…Se non si utilizza il frigo per la lievitazione, nella stagione calda dimezzare la dose) – 19%
19 g miele – 1 cucchiaio (oggi avevo sciroppo di glucosio) – 3%
12,5 g sale- 2%
1 g bicarbonato (una punta di cucchiaino) – 0,15%
1 cucchiaio di olio evo (ho letto che aiuta a sostenere la struttura dell’impasto in una lavorazione così lunga!!).


Peso totale impasto dei due filoncini, circa 1280 grammi
Dopo cotti 1180 (hanno perso poco, però dà l’idea di essere leggero)
Tostati (e poi frullati un po’ nel bimby) i 40 gr di crusca e messa insieme a tutto il resto delle farine, e a parte dell’acqua a temperatura ambiente (400 gr).
Mi raccomando all’operazione di tostatura della crusca!!
Specialmente se utilizzate il frigo, ma anche facendo lievitare a temperatura ambiente, trovo che questo metodo – già adottato con successo nel pane precedente – sia fondamentale per la buona riuscita di un pane integrale.
Con questi ingredienti ho fatto un’autolisi di 40 minuti, impastando sommariamente.
Intanto mi sono preparata gli 80 gr rimanenti di acqua, fredda questa volta, separandoli in tazzine (in una ci ho messo il bicarbonato e il sale, in una il miele).
Arrivato il momento, ho aggiunto prima i 120 grammi di “mettenna”, e poi man mano i due goccetti di acqua “vestita”, e infine il cucchiaio di olio.
Ho impastato con gancio a foglia, alternando prima lento poi velocità massima (capovolgendo l’impasto per qualche volta) per 20 minuti circa.
Poi – viste le temperature ho pensato di far riposare in frigo per un po’.
Ho fatto stare 40 minuti in frigo e poi 30 minuti a t.a. prima di reimpastare.
Ho di nuovo impastato per pochissimi giri (sempre con la foglia), messo in una terrina unta di olio, fatto qualche piega e messo in frigo a lievitare.
Dopo 8 ore e mezza ho tirato fuori dal frigo, aspettato 30-40 minuti a temperatura ambiente e poi, fatte più pieghe di seguito, cercando di non appiattire l’impasto.
Messo subito nel cestini multipli neri di silicone spolverando con semini e farina di farro sopra e sotto.
Dopo circa 2 ore ho infornato
Cottura come al solito:
250°C 10 min., vaporizzando nei primi 5 ogni minuto
230 10 m
210 10 m
180 30 m
Asciugati “in piedi”
Per i miei gusti, l’interno è venuto fin troppo morbido, quasi più un pane in cassetta che un “pane” da tavola, ma comunque sono contentissima perché sono belli leggeri e alveolati..

Fonte 12.VIII.2014
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DOLCI

Pepite o scagliette di crusca al cioccolato dukan-style

Questa vorrebbe essere la riproduzione di una sorta di cereali aggregati – le famigerate pepite Dukan – che non ho mai visto né comprato, quindi mi sono dovuta ingegnare un pochino.

Con l’occasione, ho provato anche a pressarle a mo’ di biscottini..


Ingredienti per 3 dosi intere oppure 6 mezze dosi (comprensive di 2 tollerati totali).
6 cucchiai crusca avena
3 cucchiai crusca grano
3 cucchiai latte scremato in polvere
1 cucchiaio raso stevia in foglie polverizzate (no liquido!)
3 cucchiai kefir colato bene (o fb, o total 0 scolato due volte, o linessa)
2 cucchiaini olio e.v.o., oppure olio di semi a proprio gusto (per mescolarlo meglio, lo verso nel kefir)
1 cucchiaino caffè solubile, pestato nel mortaio
2 cucchiaini colmi cacao amaro magro 1% m.g.
1 tappino di bottiglia di mio estratto di vaniglia
la punta di un cucchiaino di polvere di semi di cardamomo pestati nel mortaio
Preparazione
Impastare sbriciolando con le dita.

Ho dato una scorsa online: se non si vuole avere solo crusca sparsa nella teglia bisogna perderci un po’ di tempo.

Ho preso ciascun micro-mucchiettino di impasto, pressandolo fra 3 dita di una mano, contro le 3 dita dell’altra mano…(come due cigni che si sbaciucchiano 🙂 )

qui, per mostrare le dimensioni, vicino ad un cucchiaino da caffè!
Per non farci mancare niente, la metà del composto l’ho trasformata in biscottini, pressando l’impastino sbricioloso con forza, fra due fogli di cartaforno con un matterello, e ho cotto così, steso a mo’ di sfoglia.. eliminando prima il foglio superiore della cartaforno.
Ho infornato 100°C x 1 ora ventilato, sia le pepite che le sfogliette.
Ho fatto raffreddare nel forno per un’oretta almeno, e poi ho chiuso in barattolini di vetro, già suddividendo il tutto in 6 mezze porzioni di crusca.

Sono pochi, ma attenzione ai 2 tollerati complessivi di olio..

Questa però, secondo me, è  la versione migliore: scagliette somiglianti a dei croccantissimi biscottini al cacao.

Fonte 17.II.2013