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DOLCI

Chiffon cake

Ed ecco uno dei dolci statunitensi più conosciuti da noi in Italia: la chiffon cake. D’altronde, se gli americani non esagerano, non sono contenti ;), e potevo esimermi dal provare anch’io questo ciambellone esagerato, da far asciugare capovolto???


Capovolto come si usa di solito…. e … per il verso “giusto”.

Grazie Gattanera (non è lo stampo originale, ma è riuscita a trovarmelo: diametro 26 cm x 12 di altezza)
Grazie Sandrina65 (che mi ha passato la sua versione di questa ricetta)
Grazie Cozza (ho seguito la sua discussione).


E’ effettivamente un po’ spugnoso come mi avevano preannunciato, ma è molto versatile: dà grande soddisfazione per la crescita abnorme e fa molta scena, è buono mangiato come ciambellone, può essere utilizzato come base per torte … insomma, meritava qualche tentativo!!
Ingredienti della mia prima “CC”:
360 g farina 00
7 uova medio grandi + 1 albume – totale circa 445 g (115 tuorli + 330 albumi)
340 g di zucchero di canna (meglio a velo)
15 g canditi frullati (invece che la scorza di limone)
1 bustina lievito
1 bustina vanillina (avevo finito la bacca di vaniglia)
8 g cremor tartaro (1 cucchiaino colmo) per montare gli albumi
120 g olio e.v.o. (ma meglio un olio di semi più neutro)
200 acqua
1 pizzico di sale
Procedimento:
Unire in sequenza farina, zucchero, lievito e sale setacciati in una grossa ciotola.
Fate un buco al centro e unire, ancora senza amalgamare, olio, tuorli, acqua, scorza, aromi e lasciare da parte.
Nel frattempo montare a neve fermissima gli albumi con il cremor tartaro.
Ora riprendere l’insieme degli altri ingredienti e amalgamare con lo sbattitore fino ad avere un composto liscio e omogeneo. A questo punto unire in 2-3 tempi gli albumi al composto, delicatamente ma benissimo.
Versare ora il composto nello stampo originale. Va bene anche una ciambelliera in alluminio da 30 cm e vale la regola x entrambi gli stampi DI NON IMBURRARE/INFARINARE MAI visto che in questa ricetta il dolce è veramente pesante!
A seconda del vostro forno, cuocete nel ripiano inferiore a 160° C per 50 minuti e a 175°x10 minuti (io ho preriscaldato a 160°C e infornato 70 minuti).
A fine cottura prendete lo stampo e capovolgetelo sul collo di una bottiglia (praticamente il concetto del capovolgimento dei panettoni).
In questo modo il dolce, raffreddandosi, manterrà un’ariosità maggiore.
A completo raffreddamento rigiratelo e con una spatola x livellare la panna staccatelo dalle pareti, capovolgetelo sul vassoio e anche il tubo centrale verrà via.
Il dolce è venuto alto piú di 11 cm.


Notare che qui sopra a destra, ho capovolto lo stampo su un imbuto e non su un collo di bottiglia come di consueto (l´imboccatura del mio stampo è piccola)…

… ma all´interno di una teglia (per paura che precipitasse: non lo ha fatto!)

       

Prova sofficitá: a sinistra l´ho abbassato e subito dopo, a destra, rilasciato.
Chiedo scusa a chi dovesse visitare questo post, per le foto sfuocatissime, ma andavo di corsa e non le ho rifatte.
Qui potrete trovare qualche input per le vostre chiffon-cake “vestite” a festa!.

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Sperando che possa essere utile a qualcuno, ecco una versione ridotta che ho preparato per dei vicini di casa che mi hanno chiesto la cortesia.
Il marito della vicina – un ex pasticciere in pensione – dopo aver assaggiato una fetta della prima chiffon cake preparata, mi ha detto che ci voleva fare delle prove di farcitura.
Gli ho detto che non era adatta ad essere troppo bagnata, e mi sono raccomandata di evitare, o di farlo pochissimo.

 
 
 
 
 
 
Ho incastrato la sua teglia nella mia tortiera apribile per poterla capovolgere meglio (con queste dosi ridotte mi sono trovata benissimo anche con tortiere antiaderenti).
Ho notato che si era gonfiata anche un pochino di piú, e poi si è riassestata nel forno.
Comunque è arrivata indenne fino all’indomani, quando l’ho riconsegnata sana e salva all’ex pasticciere soddisfatto.
Queste le dosi che ho usato per la teglia che mi aveva fornito (diametro 26,5 x 3,5 di altezza):
175 zucchero
3 uova intere medie + 1 albume grande
180 farina 00
8 gr lievito (mezza bustina)
1 bustina vanillina
60 olio girasole deodorato
100 acqua
4 g cremor di tartaro
1 cucchiaino di aroma di mandorla amara
Cottura:
– ho impostato il forno a 180°C,
– ho infornato e immediatamente abbassato la temperatura a 160°C, per 30 minuti
– poi, gli ultimi 15 minuti a 175°
… e questa la prova farcitura del vicino con la mia chiffon-cake:

 

Fonte 09.XII.2009

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DOLCI

Torta carote e mandorle

Mi ero ripromessa di non postare l’ennesima torta carote & mandorle (ce ne sono milioni in rete), ma questa è la “mia”, mi piace da matti e il timore di perderla nei meandri dei miei quadernoni è stato più forte.
Lo spunto è di qualche mese fa, preso da una ricetta preparata al mattino dalla cuoca/fidanzata del gestore del b/b dove stavo in vacanza in Salento.
Con qualche piccola modifica e ricalcolando il bilanciamento degli ingredienti l’ho resa, secondo me, perfino più genuina (fra l’altro ho evitato la margarina prevista nella ricetta originaria).
Non troppo umida come molte delle foto di torte di questo genere, ma soffice e gustosa, ottima per la colazione e non solo.

Ingredienti
(non avendo lo stampo a ciambella adeguato, ho inserito la base di una moka al centro della mia tortiera apribile da 28cm di diametro)
170 g zucchero
scorza grattugiata di mezzo limone non trattato
200 g carote
100 g mandorle con la pelle (comprese un paio di mandorle armelline amare)
3 uova intere
85 g olio e.v.o. (o di riso, o girasole deodorato, ecc.)
115 g latte intero
250 g farina debole per dolci (generalmente “taglio” la solita farina per pane col 20% di amido di mais)
1 bustina lievito per dolci
pizzicotto di sale a 3 dita
qualche goccia di limone per montare uova/zucchero.

Procedimento
Si potrebbe inserire tutto velocemente secondo l’ordine dell’elenco e infornare, comunque vi dico anche come faccio io.
Prima trito le mandorle fredde di frigo con una piccola parte dello zucchero preso dal totale, e metto da parte.
Frullo le carote con la buccia di limone, l’olio e il pizzico di sale, e metto da parte.
Monto per bene le uova con lo zucchero restante e qualche goccia di limone (per l’odore di uovo).
Unisco al composto delle uova tutti gli ingredienti messi da parte precedentemente e aggiungo il latte, sempre mescolando fra una aggiunta e l’altra.
Aggiungo la farina setacciandola poca per volta mescolando bene, ma ne lascio un pugno da setacciare col lievito.
In questo momento accendo il forno e ungo/infarino la teglia.
Riprendo infine il composto per la fase finale.
Aggiungo setacciando l’ultima parte di farina/lievito, mescolo bene dal basso verso l’alto, cercando di non smontare il composto, e verso nella tortiera roteando come indico qui.

Cottura
170°C forno preriscaldato, funzione statica, 40-45 minuti.
Dopo aver sfornato capovolgo immediatamente il dolce.

Lidea ..
Il capovolgimento che amo fare perché mi dà l’idea che viene tutto più leggero e arioso (infatti è adottato come è noto per la chiffon-cake o per i panettoni) non prevede cartaforno proprio perché altrimenti crollerebbe tutto.
Se si ha timore che la torta si stacchi nel capovolgerla dopo la cottura, è possibile evitare di ungere/infarinare la teglia, ma lavorando il composto a sufficienza a me è sempre andato tutto bene.

A volte ho preparato una minitortina partendo da un solo uovo (ricalcolando tutti gli altri ingredienti) e diminuendo la cottura intorno ai 30 minuti! Perfetta!

19 marzo 2017