Questo prodotto nasce dalle conoscenze acquisite dalla mia ultima passioncella per la cosmesi naturale e dalla richiesta di una nipote che voleva qualcosa che non le bruciasse gli occhi al momento dello strucco, da usare al posto delle solite salviettine struccanti, pratiche, ma a volte piene di petrolati (bellissima di zia, lei!! Per ringraziarmi, con un sms carinissimo me lo ha definito: perfect!!! Make-up of make-up artists) ….
Non ho volutamente aggiunto conservante (in un prodotto per gli occhi non mi andava proprio di metterlo), anche se c’è da dire che le infezioni oculari sono pericolose…
Per limitare al massimo i rischi quindi, occorrerà osservare la massima igiene di utensili e ingredienti, e magari ripeteremo più spesso la preparazione utilizzando metà della dose indicata.
Naturalmente conserveremo lo struccante in frigorifero!
Per i motivi di cui sopra non volevo neanche postarlo – fra l’altro occorre estrema attenzione che non vada negli occhi (non brucia minimissimamente, ma con l’olio a me si appannano gli occhi ed è fastidioso) – ma visto il successo riscosso dalle nipoti che me lo hanno richiesto più volte… eccoci qua…
Quindi, per puro spirito di condivisione vi presento questo efficace struccante bifasico, ma voi dovrete deciderete autonomamente se voler riprodurlo o meno senza conservante … vi consiglio magari di farne pochino alla volta e conservarlo in frigo…(per completezza comunque riporterò fra gli ingredienti anche il nome del conservante spesso utilizzato in “spignattologìa” e riconosciuto Ecocert 😉 )
E veniamo alla preparazione, effettuata con un occhio di riguardo alla perfetta igiene della zona di lavoro e degli utensili.
Una volta fatto, l’ho conservato in frigo in bottiglietta di vetro scuro e dispenser, precedentemente lavati in lavastoviglie e sterilizzati.
Non ho quindi mai toccato il prodotto interno alla bottiglietta (per l’utilizzo, rimando a quanto scritto sotto).
Dopo circa 2 settimane di utilizzo era ancora profumato come il primo giorno e non ho avuto problemi di sorta.
Facendolo senza conservanti, per “eccesso di zelo”, meglio farne 1/3 o metà per farlo durare 5-7 giorni, ma sotto viene riportata la formula per i 100 grammi
Ingredienti per 100 grammi di prodotto finito
65 Acqua bollita e freddata (meglio di eventuali infusi di camomilla e varie: ***vedi nota sotto)
20 oleolito alla lavanda/rosmarino in olio di riso (la volta successiva ne ho messi soltanto 5 grammi. Visto che il mio o. è profumatissimo, è sufficiente anche così, integrando naturalmente le dosi con altri olii vegetali. Esempio: 5 gr di oleolito + 15 gr di olio di girasole bio deodorizzato)
5 olio di ricino
5 glicerolo
5 Eos detergente base
16 gocce di conservante Cosgard (0,6% – io non l’ho messo)
Ed ecco il passo passo
Acqua:
Si potrebbe usare – previa filtratura e bollitura per almeno 10 minuti – della pura e vera acqua distillata (quella ricavata dalle pareti superiori del freezer), oppure dell’acqua oligominerale a bassissimo residuo fisso (ho trovata la Lauretana, da Naturasì, a 14 mg/lt), comunque sotto a 50 mg/lt.
Non mi sono fidata dell’acqua demineralizzata del super, visto che c’è scritto di non usare per scopi cosmetici..
Oleolito alla lavanda/rosmarino in olio di riso:
volevo dare una nota profumata al mio struccante, visto che non mi va di aggiungere olii essenziali. Considerare comunque che è sempre meglio utilizzare olii spremuti a freddo e sceglierne uno con basso grado di irrancidimento (tabella da Angolo di Lola)
Glicerolo:
si trova in farmacia.
Con il termine glicerolo si intende esclusivamente la sostanza pura, mentre in commercio si trova sotto forma di derivati, quali ad esempio la glicerina, che ne contiene il 95% (fonte Wikipedia). Potremo usare l’uno o l’altra.
Olio di ricino:
si trova in farmacia.
Ha delle proprietà di rinforzo delle ciglia
Eos detergente base:
ho scelto questo delicato prodotto per il suo inci tutto verde (di solito controllo su biodizionario o su skindeep)
L’ho trovato in farmacia, ma ho dovuto prenotarlo. E’ arrivato in un giorno..
Questo detergente rende lo struccante molto efficace e, grazie alla sua delicatezza e allo “zic” minimo di prodotto usato nei 100 grammi, non ho assolutamente avvertito irritazioni pur avendolo mandato negli occhi.
Procedimento fotografico:
Non dovrete far altro che utilizzare una bilancia abbastanza precisa e/o un contenitore graduato e inserire in successione l’olio, l’acqua, il glicerolo, l’olio di ricino, e infine il detergente.
Ogni volta dare una mescolatina fra una immissione e l’altra.
Eventualmente per mescolare meglio utilizzare un aerolatte, e comunque – visto che il prodotto è bifasico (le due componenti acquosa e oleosa tenderanno a ridividersi perché non c’è un emulsionante) si dovrà dare una bella agitatina ogni volta che lo useremo.
Ora non ci spetta che versare il nostro struccante nel contenitore sterilizzato e riporlo in frigorifero.
Utilizzo:
Mi ci sono volutamente inondata il viso facendo poca attenzione e mandandolo negli occhi..
Occhi appannati, naturalmente (quindi evitate!!!), ma pizzicore: NIENTE DI NIENTE!!!
Poi potrete toglierlo dandovi prima una bella sciacquata con acqua tiepida, poi con del tonico con i soliti dischetti struccanti o con uno straccetto delicatissimo di microfibra o di origine naturale (sempre da Naturasì, ho trovato un panno per la casa delicatissimo di origine naturale di bambù; l’ho tagliato in 4 parti e lo uso a questo scopo. Fra un utilizzo e l’altro, lavo lo straccetto con il sapone che sto imparando a fare, e lo stendo in bagno ad asciugare).
Ecco un video per avere una ulteriore traccia di come fare il vostro struccante, delicato ma efficace.
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Per chi, sensibile ai problemi ambientali, non vuole/può autoprodurre, ma vuol continuare ad acquistare cosmetici o prodotti vari per la casa e la persona, un piccolo consiglio è quello di consultare il famigerato INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).
Qui sotto due siti dei quali mi avvalgo per la consultazione:
– ewg.org/skindeep/
– biodizionario.it
Quindi, attenzione ai numeri e ai colori degli scores (equivalenti di un semaforo dal verde, al giallo, al rosso, dove naturalmente il verde è il migliore) e all’ordine di inserimento delle varie sostanze nel prodotto (più sostanze con inci verde troverete ai primi posti, meglio sarà; come per gli alimenti, gli ingredienti scritti per primi sono contenuti in dosi maggiori!).