Pizza in teglia/pala con solo LI.CO.LI.
Prefermento
85% idratazione
48h lievitazione
Ricetta di Emma Ruggieri
In fondo all’articolo, le dosi complessive che ho ricalcolato sulla base della ricetta originale.
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Ingredienti per due pizze da 625 g l’una (teglie di ferro blu 30×40)
Per il prefermento
90 g licoli idratazione 100% (1)
180 g farina forte (io Furia Italiana Mulino Marino) (2)
180 g acqua
Totale 450 g
Per l’impasto
450 g farine bio, (90% Soffiata, 5% Buratto, 5% Semola r. Casillo) (2)
450 g prefermento pronto
349 g acqua, (<78% su farine ricetta, ma idratazione reale 85%) (3)
17 g sale, >2,50% (4)
Totale 1266 g (arrotondato a 1250 per lo sfrido)
Procedimento
I giorno – Prefermento (5)
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Ho semplicemente mescolato bene con una frusta danese gli ingredienti del prefermento, coperto con cellophane e fatti un paio di buchini.
Riposo 2h e mezza a TA.
Subito dopo ho trasferito nella parte più fredda del frigo per 22h.
Dopo l’uscita dal frigo ho fatto riposare a TA per 1h e mezza (nel frattempo siamo arrivati al II giorno).
Cresciuto forse di un 30% in tutto.
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II giorno – Impasto (6)
Dopo la lavorazione in spirale ho trasferito la massa in contenitore.
Riposo 2h e mezzo a TA (in questo periodo ho fatto 3 giri di pieghe).
Dopo la TA trasferimento nella parte più fredda del frigo per 20h (nel frattempo si arriverà al III giorno).
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III giorno
All’uscita della massa dal frigo (aumentata di un 50% circa) ho stagliato da freddo, fatta una formatura (stavolta alla Arletto) e lasciato sulla tavola di legno a riposare per 3h.
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Stesura e Cottura (7)
Steso le due pagnotte e cotte in F1 a 250-275°C cielo e 325-350°C platea.
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ANNOTAZIONI
PER I CURIOSI COME ME
Finalmente sono riuscita a scovare una ricetta da adattare alla mia voglia di licoli a tutti i costi, anche per le pizze in teglia, senza se e senza ma❣️
A me, che adoro il lievito naturale, piace così!
Ho fatto qualche corso nella mia vita (non troppi, ma non si può star sempre a far corsi, bisogna anche studiare un po’ da soli, no?), e come semplice “amatoriale” (mai avute velleità di grandezza), sono ancora un po’ carente nella stesura e non è che sia arrivata ancora al mio massimo, ma ritengo di essere sulla buona strada.
(1) Licoli – Temperatura in casa, in questi giorni, 23°C circa.
Gestisco il mio licoli con una Soffiata Mulino Marino, solitamente 1:1:1, ma a seconda delle esigenze, aumento la ratio anche a 1:3:3, come in questo caso.
Per avere un licoli pimpante, prima di partire col prefermento, ho rinfrescato 3 volte a distanza di 10-11h.
Cosa ne faccio dell’esubero? Guardate qui
(2)
Scelta farine: forte quella del prefermento (W400), visto che già sapevo che avrei fatto la versione lunga, e medio-forte quella dell’impasto (W310 circa).
Se avessi voluto realizzare la versione a 24h, nell’impasto finale credo che avrei potuto ridurre la forza delle farine ad un W260 circa o anche meno.
(3)
Idratazione – Qui si apre un discorso un pochino complesso (a parte, sempre, l’assorbenza delle farine).
Io butto tutto nel calderone dei secchi e dei liquidi, compreso il licoli.
Poi per differenza, mi regolo nell’acqua da aggiungere nell’impasto.
Esempio:
Per le mie dosi, di quanto prefermento ho bisogno?
450 g (quindi sono 225 g acqua e 225 g farine).
Quanta farina per l’impasto?
450 g
Come faccio ora a calcolare a quanto ammonta l’85% di idratazione che mi si chiede di applicare, visto che ho solo il totale delle farine che sono 675 gr?
675 x 85 = 574 gr di acqua.
Di questi 574 gr di acqua, già me ne ritrovo 225 nel prefermento, quindi basterà fare una sottrazione:
574 – 225 = 349 gr di acqua da aggiungere nella fase di impasto!!
(4)
Come percentuale del sale io riduco sempre un po’.
Qui ho preferito inserire il 2,52% reale rispetto alle farine totali contro il 3,19 della ricetta originale.
(5)
A meno che non si utilizzi una cella ad hoc – a mo’ di matrioska – uso un contenitore grande, che poi chiudo ermeticamente, che deve riuscire a contenere a sua volta il contenitore del prefermento lasciato semiaperto a “respirare”.
Questo metodo lo adotto regolarmente se devo usare il frigo, quindi anche per il licoli: non mi piace che si assorbano le spore del frigo tramite buchetti vari.
Ho limitato il frigo a 22h e non le 24 suggerite dalla ricetta originale, perché il mio frigo varia dai 4 ai 7°C a seconda delle aperture (che sono molte).
Il prefermento, alla fine della TA in uscita dal frigo, è cresciuto del 30% circa.
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(6)
Ho impastato in spirale (IpBake6) per circa mezz’ora a velocità prima bassissima, poi velocità massima alla fine, con tre intervalli di fermo-macchina (visto che non ho fatto autolisi, ho dato tempo al glutine di formarsi con calma).
Prima farine, prefermento e quasi tutta l’acqua, poi restante acqua e sale, infine max velocità.
Scelta versione lunga. Proverò anche la versione breve, naturalmente con farine meno forti.
Visto che l’impasto non mi ha entusiasmato (in uscita stava a 23.2°C, ma era un po’ granuloso), nelle 2h e mezzo di riposo, ho deciso di effettuate 3 pieghe CF a distanza di mezz’ora (dopo aver passato l’impasto in freezer per 10′).
(7)
Ero molto indecisa se cuocere come pala o come teglia.
La prima pizza quindi è stato un ibrido: la bianca l’ho adagiata nella teglia senza stendere fino ai bordi.
Visto il risultato buono, mi sono fatta coraggio e ho steso la seconda come una vera e propria teglia, fino ai bordi.
Credo che la rossa sia stata persino migliore, complice la mezz’ora in più di lievitazione che si è fatta.
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Calcoli estrapolati da me dalla la ricetta originale:
INGREDIENTI
(5 TEGLIE DA CIRCA 640 GR O 6 TEGLIE DA CIRCA 530 GR)
Prefermento:
230 gr di lievito liquido 100/100
460 gr di farina W320/360 (Polselli Super)
460 acqua
Totale 1150
Impasto:
1,150 kg di Polselli zero (W 280)
1150 g del prefermento preparato
891 g acqua – Idro 85% (considerando anche il prefermento)
Sale 55 gr – 3,19% rispetto al totale delle farine
Totale 3246 gr (arrotondiamo a 3200 per lo sfrido)