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COSMETICANDO, casa e persona

Crema gel pulizia bagno

Della serie: bagno e non solo … il mio PULIGEL!!!
Ed eccomi qui con un’altra idea risparmiosa: una crema gel per la pulizia del bagno. In fondo trovate un mio procedimento velocizzato e le dosi per il sapone autoprodotto, oltre a quelle per il sapone comprato.

Totale: 1 euro circa… e sappiamo cosa c’è dentro!!!
Ho cercato di interpretare al meglio gli appunti suggeriti da Barbara (simpatica docente del corso di Cosmesi/saponi faidate conosciuta alla Upter di Roma) per questa preparazione presa dal sito “La Regina del Sapone”.
Ho rivisitato la ricetta chiamando questa crema PULIGEL-BAGNO perché la userò a questo scopo, ma questa pasta pulitutto è adatta anche per altri usi e potrete farci … “faville” (a seconda della durezza dell’acqua della vostra zona, potrete anche lavarci piatti, panni, pretrattare macchie, ecc.).
Non avendo a disposizione “mastellette” molto grandi per conservarla, ho fatto una dose ridotta, ho ricalcolato tutto in grammi (anche se la ricetta era espressa in grammi e millilitri), e il risultato è questo:
40 g sapone grattugiato acquistato, possibilmente puro marsiglia
400 g acqua demineralizzata
200 g bicarbonato di soda
40 g soda solvay bella asciutta (se fosse “impaccata” per l’umidità, passarla nel macinacaffè)
4 g detergente piatti possibilmente ecologico (mi dicono che Winni’s, sia una buona marca)
2 g olio essenziale a scelta – facoltativo (40 gocce di limone, menta, tea-tree, circa 2 ml)
Ho ricavato circa 600 grammi di prodotto finito.
Costi all’incirca per :

  • sapone: in questo caso avevo già in casa una di quelle saponettine naturali ai cereali, che chissà chi mi ha regalato, e ho usato quella – € 0,00
  • ho utilizzato l’acqua demineralizzata del mio condizionatore – € 0,00
  • il bicarbonato è quello economico di TuoDì a 59 cent per 500 gr, (in foto lo vedete versato nel contenitore Solvay) – 24 centesimi
  • soda solvay, 2,30/Kg – 10 centesimi
  • detergente piatti – avevo un comunissimo detergente piatti (Sole) a circa 85 cent per 1 lt. – 1/2 centesimo circa.
  • Olio essenziale tea-tree-oil, 17 euro per 50 ml – 68 centesimi (questo olio essenziale, relativamente “poco costoso”, esplica un’azione antisettica, ma la prossima volta direi che – volendo risparmiare – si potrebbe anche omettere)

In serata ho messo il sapone, grattugiato con la mandolina, nell’acqua a temperatura ambiente e ho fatto riposare per un paio d’ore


Passato il tempo, ho trovato acqua e sapone ammassati insieme.
Prima di andare a dormire ho fatto bollire a fuoco lento, e si è riliquefatto tutto (a questo punto, forse avrei potuto evitare, ma ho voluto filtrare con un passino i pezzettini di cereali della saponetta).
Ho poi lasciato coperto fino al mattino presto.
Forse le ore di riposo sono state poche, perché il sapone avrebbe dovuto indurirsi in superficie.
Al mattino invece ho trovato il sapone ancora liquido (se avessi trovato la superficie indurita, come mi aspettavo, avrei dovuto “spaccare” con un cucchiaio detta superficie e dare qualche colpo di minipimer)..
Ho aggiunto ugualmente metà del bicarbonato
Ho mescolato e poi frullato un po’ col minipimer (ne ho comprato uno in offerta al Conad a 10 euro e lo terrò solo per questi esperimenti e per i miei futuri saponi).



Sempre mescolando fra un inserimento e l’altro, ho aggiunto le 40 gocce di tea-tree-oil, i 4 grammi di detergente piatti, il resto del bicarbonato, la soda (il prodotto si scalderà, non preoccupatevi, è normale).




Ultima frullatina, fino a rendere bello spumoso il composto e ho poi versato nel contenitore (dovrà essere a imboccatura larga per poterlo prelevare agevolmente con una spatolina o una spugnetta pulita).


Ho etichettato e datato

Si conserva abbastanza a lungo, grazie all’azione antibatterica dei componenti, ma per le prime volte, vi consiglio di regolarvi come me, facendone una dose ridotta.
Nota importante
Durante la preparazione,
ricordatevi di non respirare le polverine che si alzeranno se doveste usare il macinacaffè,
fate attenzione ad eventuali schizzi negli occhi,
se ci riuscite proteggete le mani con dei guanti da cucina…
e
buone pulizie economiche!
Risultati:
ho provato la pasta pulente sui sanitari con una spugnetta di quelle verdi rasposette, ed è venuto tutto benissimo.
Per le pulizie di tutti i giorni (anche per lucidare l’argenteria, pretrattate le macchie, ecc.), quindi: ottima .. e promossa!
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Procedimento facilitato: funziona ugualmente!!!

Ho provato di nuovo questo ottimo prodotto per la pulizia, velocizzando il procedimento.
Se gli ingredienti problematici della ricetta (parlo naturalmente del sapone e della soda Solvay) sono tutti ben polverizzati  è possibile inserire prima tutte le polveri e poi gradualmente l’acqua e il resto in un’unica soluzione. Se avete il bimby, potete lavorare col turbo dell’apparecchio, altrimenti col solito mixer. Il prodotto potrebbe sembrarvi inizialmente molto più fluido di quello che vedete in foto, ma per il giorno dopo si solidificherà.
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Replicato il 5 novembre 2017 con le dosi per il sapone autoprodotto.

per il logo ringrazio la mia amica Martina

Col sapone autoprodotto il procedimento è lo stesso, ma le dosi – leggermente variate – sono quelle sotto (approvate qui da La Regina del Sapone):
Ingredienti per 750 grammi di prodotto finale:
50 gr sapone autoprodotto (ricetta nr. 5 del libro de La Regina del Sapone)
400 gr acqua demineralizzata
250 gr bicarbonato di sodio
50 gr soda Solvay
5 gr detergente piatti
2 gr olio essenziale (tea tree o menta/limone)

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Per chi, sensibile ai problemi ambientali, non vuole/può autoprodurre, ma vuol continuare ad acquistare cosmetici o prodotti vari per la casa e la persona, un piccolo consiglio è quello di consultare il famigerato INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).
Qui sotto due siti dei quali mi avvalgo per la consultazione:
– ewg.org/skindeep/
– biodizionario.it
Quindi, attenzione ai numeri e ai colori degli scores (equivalenti di un semaforo dal verde, al giallo, al rosso, dove naturalmente il verde è il migliore) e all’ordine di inserimento delle varie sostanze nel prodotto (più sostanze con inci verde troverete ai primi posti, meglio sarà; come per gli alimenti, gli ingredienti scritti per primi sono contenuti in dosi maggiori!).
Fonte 16.XI.2013

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