Viste le innumerevoli proprietà di questa pianta e visto che praticamente sotto casa ho la fortuna di avere un mercato col “banco” che storicamente vende biologico (Agricoltura Nuova), con l’aiuto del mio essiccatore e i suggerimenti del bravissimo Chef Dalicandro trovati online, mi sono divertita a fare anche queste chips.
Sono partita da qualche bel ciuffo di cavolo nero del tipo toscano (nome botanico di questa varietà: Brassica oleracea var. acephala), qui in Italia tipico per la ribollita.
Sembra che i migliori si trovino proprio in questa stagione, dopo le prime gelate invernali!
Ingredienti per 150 grammi finali di chips
850 g di cavolo nero pulito (solo foglie, dopo aver eliminato la nervatura centrale)
6,8 g sale fino (0,8%)
42,50 g olio e.v.o. (5%)
Procedimento
Dopo aver lavato accuratamente la verdura ho battuto ripetutamente le piante sul tavolo, per sgrondare un po’ dell’acqua in eccesso e per intenerire il prodotto finale.
Con le forbici ho tagliato via la nervatura centrale e poi, con le mani (o con un coltello di ceramica) ho tagliato le foglie secondo la lunghezza voluta.
In una terrina molto capiente ho condito con olio e sale le foglie ancora leggermente grondanti d’acqua, mescolando per bene e ripetutamente con le mani.
Essiccazione
Ho riempito tutte le 6 griglie dell’essiccatore.
Qualcuno velocizza l’operazione portando alla massima temperatura l’essiccatore (il mio arriva a 68°C), ma per poter mantenere tutte le proprietà benefiche di questa pianta, preferisco mantenere i 40°C (si potrebbe anche utilizzare il forno elettrico di casa, ma preferisco lasciarlo libero e poi trovo comode le numerose griglie sulle quali posizionare le foglie).
Ho fatto essiccare per 12 ore.
A fine essiccazione, per mantenere la croccantezza delle chips, prima di inserirle delicatamente nei barattoli (saranno croccantissime, leggerissime e voluminosissime) ho posizionato delle garzine riempite di sale grosso e fino.
Sgranocchierò le chips come contorno ai pasti, o come snack.
In alternativa si potrebbe ricavarne della polvere per colorare di verde la pasta fatta in casa.
In questo caso direi di essiccare “nature” le foglie, e alla fine procedere alla polverizzazione con il bimby o simili.
Altra possibilità di utilizzo di questa polvere è quella di aggiungerne uno o due cucchiaini nelle minestre di verdure.
Note
Perché battere sul tavolo le lunghe foglie prima della preparazione? Per renderle più tenere e saporite.
Il quantitativo di questo condimento, che naturalmente si potrà variare secondo il proprio gusto, è stato suggerito dallo Chef Dalicandro.
Occorrerà comunque fare molta attenzione visto che, una volta essiccato, il quantitativo del prodotto sarà nettamente inferiore e quindi si rischia di fare chips troppo unte o peggio, troppo salate!