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Fasolari (o fasolare) gratinati

 Un pochino laboriosi se si vogliono pulire bene, inserisco questa ricetta fra i secondi piatti, anche se potremo farne un ottimo antipasto caldo.


Al banco di pesce fresco dove li ho presi evidentemente non erano troppo informati sulla spurgatura della sabbia, se mi hanno detto che sarebbe bastata una mezz’oretta in acqua (e sale dico io..).
Fortunatamente prima di preparare una cosa mai fatta prima, mi documento un po’, e ho letto che spesso si ha difficoltà a pulire bene questo tipo di molluschi.
Quasi per caso sono arrivata a questo video che mi ha risolto il problema e ho voluto riproporvi il metodo……
Aggiungo che successivamente ho scoperto che il mollusco va prima “battuto” con un batticarne per intenerirne la carne.
Ingredienti (per 3 o 4 persone)
1 Kg. di fasolari (27 molluschi)
1 mazzetto di prezzemolo
pangrattato (del mio pane)
2 spicchi d’aglio
olio extra vergine di oliva
1/2 bicchiere di vino bianco secco
sale (non l’ho messo in quanto ho sciacquato bene i molluschi con acqua e sale)
peperoncino (o pepe)

Procedimento
Ho spazzolato il guscio dei molluschi (quasi inutile, perché li avevo già tenuti in frigo per qualche ora in acqua e sale, nella centrifuga dell’insalata, come ho fatto qui), li ho lavati con acqua e sale, aperti, li ho staccati con un coltellino dalle due valve, ho eliminato il sacchetto nero della sabbia come suggerito nel video, ho riposizionato ogni mollusco su una mezza conchiglia, adagiandoli da subito in una teglia.

Ho mondato e tritato finemente il prezzemolo e l’aglio.
Li ho messi in una ciotola, ho aggiunto il pangrattato, il peperoncino, il vino e l’olio (eventualmente regolarsi con il vino o il pangrattato per correggere il composto, che dovrà risultare come una crema morbida).

Ho distribuito un cucchiaino abbondante di composto sopra ogni mollusco.
Ho spolverizzato con altro pangrattato e irrorato con un filo d’olio


Cottura
Ho preriscaldato il forno a 200°C e cotto per 10 minuti + 2 o 3 minuti con grill acceso per far venire la crosticina.
Ho servito caldissimo.


Fonte 12.XI.2012

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Calamari (o totani) gratinati

Il pesce in famiglia piace, oggi in pescheria c’erano dei totani in offerta.. e ho approfittato per fare questa buona ricetta..

Ingredienti (3 – 4 persone)
500 gr. di anelli di calamari (eventualmente anche i tentacoli)
5 cucchiai di pangrattato
5 foglie di basilico (facoltative)
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 mazzetto di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
1 pezzetto di cipolla
½ limone
q.b. sale e pepe (io peperoncino)

Preparazione
Sciacquate bene gli anelli di totano o calamaro e metteteli in una terrina.
Tritate insieme il basilico, il prezzemolo, l’aglio e la cipolla.
Conditeli con l’olio ed il trito, salate poco (io non ho salato) e pepate (peperoncinate), mescolate per bene e fate macerare in frigo per almeno un’ora (meglio anche per qualche ora).
Qui forse sarebbe stata sicuramente meglio una marinatura più lunga, ma avevo pochissimo tempo, e ho preparato e mangiato nel giro di poco più di un’ora mettendo direttamente nella teglia di pirex, per la cottura..

Preriscaldate il forno a 200°C (possibilmente ventilato).
Mescolate per un’ultima volta il contenuto della terrina, poi versatelo in una teglia antiaderente o in pirex, distribuendoli uniformemente sulla superficie, possibilmente senza sovrapporre i pezzi di calamaro.
Ricoprite uniformemente con il pangrattato ed infornate per 25 minuti, fino a completa doratura.

Ho aggiunto 5 minuti di grill per asciugare il liquido del pesce e gratinare meglio..

Per la prossima volta utilizzare una teglia più grande in modo da far asciugare un po’ meglio i calamari.
Impiattate, usando una spatola forata per scolare l’eventuale liquido di fondo, e servite caldissimi, accompagnati con spicchi di limone.
Rimarranno tenerissimi con una crosticina saporitissima
Un’idea in più – visto che i totani erano belli spessi – potrebbe essere quella di farne degli spiedini, sempre adottando lo stesso procedimento
Da rifare tenendo conto della marinatura, che in questo caso andrà decisamente allungata.
Fonte 16.XI.2012

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Chips di tofu dukan-style

Fra gli alimenti consentiti nella “tostissima” fase di attacco della Dieta Protal fatta di sole proteine pure (significato di protal: proteine alternate), troviamo qualche snack, fra i quali i chips di tofu (prodotto della soia).

la foto sopra: come sono venute le prime chips.
la foto sotto: le ultime, delle vere e proprie lamelle, molto più gustose!

Ho voluto provare.. Si.. ora!!.. adesso..!! che posso farlo in maniera relativamente “allegra” (visto che non ho ancora iniziato), tanto per prendere confidenza con questa dieta e sapere di che morte devo morire…
Ho trovato diverse ricette online dove li preparano con il microonde, ma io non amo la cottura col micro, quindi….
Ingredienti
Tofu biologico in panetto sodo (io affumicato)
Sale o meglio insaporitori (io rosmarino da una parte e giusto un’idea di dado magro disidratato dall’altra)
Procedimento
Ho mandato il forno al massimo con la funzione ventilato (per me arriva a 250)
Intanto ho affettato finemente il tofu (pochi millimetri ciascuna fetta).
L’ho adagiato sulla teglia spolverata di origano tritato, tamponando dall’altra parte l’umidità in eccesso, con un tovagliolino di carta casa.

Ci ho aggiunto sopra una microspolverata di dado vegetale disidratato..
Ho infornato al massimo, a metà binari, per 10 minuti.
Poi ho ruotato la teglia e ho capovolto i chips, e ho mandato altri 5 minuti, sempre ventilato.
Croccantezza? Solo in alcuni punti (verrebbero più croccanti nel micro, ma non amo usarlo);
Sapore? In questo caso mi ricordano le scamorze affumicate.. quindi alla fin fine.. commestibilissimi..
Ci vuole coraggio a dire che sono buoni….???
Sono coraggiosaaaa..
BUONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII e comunque sono fra i miei imminenti futuri alleati, quindi va bene così.
Per una maggiore croccantezza, la prossima volta proverò ad abbassare la temperatura e a “tostarli” più a lungo..
***
La volta successiva:
PERFETTIIIII e CROCCANTISSIMI (quasi tutti)
Li ho semplicemente fatti più fini, quasi lamelle…
Però bisogna fare ancora più attenzione alla tostatura che può scendere anche a soli 10 minuti in tutto, ruotando semplicemente la teglia (che avremo posto abbastanza in alto ad inizio tostatura) dopo 7-8 minuti…
e non c’è neanche bisogno di capovolgere i chips…
Fonte 10.XII.2012

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Orata e porri al cartoccio

Indicato anche per dieta Dukan (PV) – dalla preparazione al piatto: un’ora!

Ciao …nell’ottica di preparare qualche ricettina light e semplice, e visto che da oggi cominciano le mie ferie a singhiozzo.. ……oggi, orate al cartoccio
… dopo i bagordi dei giorni scorsi (fettuccine, salsicce, torroni e panettoni fatti da me – senza dimenticare le prime giocate a passamano o a “31” – per i primi inviti natalizi fatti in famiglia..), oggi mi sembrava d’obbligo rimettersi un po’ in carreggiata.. ..
Qualche tempo fa mi trovavo in pescheria e la “pesciarola” mi ha rifilato una dozzina di oratine monoporzione.. quelle destinate alla vendita ai ristoranti..
Me le ha messe un buon prezzo..
Me le ha squamate e pulite..
Arrivata a casa le ho risciacquate, asciugate, insaporite coi soliti aglio, prezzemolo, sale, e dopo averne infornata qualcuna al momento, ho congelato la restante parte…..
Oggi ho fatto così (non so ancora come sono venute.. le stiamo per mangiare..):
– ho fatto a rondelle qualche porro e l’ho adagiato su cartaforno
– ci ho messo sopra le orate ancora congelate (tanto ormai sono insaporite dentro)
– ho chiuso la carta e infornato da freddo a 180°C – con funzione veloce, per 1 ora..
.. a “loro” (the others… i secchi per capirci..) aggiungerò un filo d’olio a crudo..
e io proverò il piatto così…
… poi vi dico.. ciaoooooo
p.s. del dopo pranzo…
Buone.. ho aggiunto una macinatina di pepe al momento e… se po’ fà’!!! 😉
Fonte 18.XII.2012

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Isola galleggiante dukan-style


Ingredienti
4 uova
1 lt e mezzo di latte scremato
1 piccola stecca di vaniglia
dolcificante aspartame in polvere (io stevia in foglie polverizzate)
Rompete 4 uova e separate i tuorli dagli albumi, poi montate gli albumi a neve in una terrina. Fate bollire 1 lt e mezzo di latte scremato con una piccola stecca di vaniglia. Con il mestolo raccogliete una parte dei bianchi, fatene delle palline e lasciatele cadere nel latte ancora caldo. Quando queste sfere saranno gonfie, giratele, raccoglietele con la schiumarola e lasciatele sgocciolare su un piatto.

Sbattete i tuorli, versate il resto del latte mescolando con energia e rimettete il recipiente sul fuoco basso, senza smettere di girare. Appena la crema inizia ad addensarsi, toglietela subito dal fuoco per evitare che impazzisca (naturalmente a me è impazzita!) e dolcificate con aspartame in polvere. Mettete delicatamente gli isolotti galleggianti sulla crema. Servite il dessert fresco (ho abbattuto la temperatura mettendo il contenitore del latte in un altro contenitore con ghiaccio e siberini. Naturalmente chi ha l’abbattitore lo usi..).
Insomma: degustibus … non li ho più rifatti!
Fonte 10.XII.2012

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Salmone marinato alla griglia dukan-style

Si sa, il pesce fa bene, ed è vantaggioso, grazie al suo quantitativo di omega 3, portarne qualche porzione sulle nostre tavole (specialmente pesce azzurro, ma anche in parte il salmone).
In particolare il salmone, se mangiato crudo, ne contiene 0,89 mg/100 g.

Lo avrei dovuto mangiare crudo, ma, nonostante lo avrei potuto “abbattere” (anche per via del parassita anisakis), non ce l’ho fatta proprio.
Questo sotto il suggerimento dukan-style:
Lasciate per una notte un bel trancio o, meglio ancora, mezzo salmone crudo in una marinata preparata con limone, aneto, erbe aromatiche, sale e pepe verde (io ho lasciato in frigo a marinare per 12 ore circa).
Tagliate a fette sottili, decorate con aneto e servite.
Sopra, la foto! Io, visto che non ce l’ho fatta a mangiarlo crudo, ho dato una scottata di una 10ina di minuti sulla piastra di ghisa, ho sacrificato qualche mg di omega 3, ma ottimo!
Fonte 10.XII.2012

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Uova ripiene di gamberetti dukan-style



Sono un gradevole antipasto (ma le considererò maggiormente come secondo) per un regime che ne prevede pochi.
Fate rassodare le uova (io 1) e lasciatele raffreddare.
Tagliatele a metà, estraete i tuorli e schiacciateli, unendo qualche gamberetto tritato finemente (direi che va bene un gamberone per ciascun tuorlo o equivalente).

Aggiungete un po’ di manionese (vedi qui la mia ricetta), riempite gli albumi con il composto ottenuto e guarnite coi gamberetti rimasti.
Fonte 10.XII.2012
 

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Chips di surimi

Ho letto che a qualcuno non piacciono questi chips di surimi, ma evidentemente non piace neanche il surimi al naturale, perché il sapore in fondo è quello.
La caratteristica di questi chips invece, è la friabilità!!
Perfettamente analoga a quella delle patatine in busta. Si! Proprio quelle che restano ..
1 minuto in bocca…
1 ora nello stomaco… e
1 vita sui fianchi
La differenza è che questi chips sono magrissimi e soprattutto è un cibo permesso in periodo di dieta Dukan.
Ma mi raccomando, vengono favolosi, e meglio delle patatine crik-crok, solo se prima si srotolano…

Credo che sia il segreto per farli al meglio

Quando li mangio al naturale li trovo un po’ troppo salatini, quindi prima di srotolarli, e anche dopo, li ho sciacquati per bene e infine li ho tagliati longitudinalmente.
Con una confezione da 125 g mi è venuta una griglia piena, ma si finiscono in un battibaleno 🙁


Cottura: li ho stesi su cartaforno, direttamente su griglia, poi in forno ventilato a 180°C preriscaldato per 20′.
Mi sembra siano venuti perfetti.

si può notare che la carta si stava accartocciando per l’umidità..


Proprio friabili! E dopo che hanno fatto crok, si sciolgono in bocca 😉
Naturalmente li trovo un’ottima idea-antipasto o anche da aggiungere su una tavola per un buffet.
Fonte 13.II.2013

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Tortino pomodorini e ricotta

Adatto a chi segue la dieta Dukan, questo tortino pomodorini e ricotta è un pasto adatto dalla fase di Crociera, nei soli giorni PV.
Gli unici tollerati da considerare in questo tortino sono le 2 sottilette light (al posto del parmigiano previsto), ripartite nelle 6 porzioni.

Ricordo che la ricotta, col 6% o meno di grassi, è ormai un alimento permesso (notizia dal coaching, del gennaio 2013) e l’unico accorgimento è farla rientrare nel limite giornaliero dei 7-800 grammi di latticini magri permessi.
Inoltre considerare che la dose delle crusche è sufficiente per poco più di 2 giornate, vista la presenza della ulteriore mezza porzione di galletta per la salsina verde profumata.
Quindi, volendo, potremmo mangiare tranquillamente quasi mezzo tortino al giorno senza fare danni.
Dal canto mio, dopo le prime due porzioni, mangiate in un solo pasto (giuro che non sembrava un prodotto … “leggero”), ho surgelato le altre 4 porzioni singolarmente.
Ingredienti (per 6 porzioni):
260 g di simil-brisée*
300 g ricotta (io ho usato quella light al 6% di m.g.)
50 g sottilette light – nr. 2, al 9% di m.g. – (era previsto parmigiano)
100 g pomodori perino (nr. 3)
1 uovo sodo
1 acciuga sotto sale
30 g mollica secca (metà porzione giornaliera di una galletta di crusca)
prezzemolo

mezzo spicchio d’aglio
2 cucchiai aceto di mele o aceto bianco
3 cucchiaini colmi di paraffina liquida/olio di vaselina (invece che olio)

sale q.b.

*Per la simil-brisée di crusche:
ho mescolato 60 g di crusca di avena (4 cucchiai colmi), 20 g di crusca di grano (2 cucchiai colmi), 180 g del mio kefir colato (oppure formaggio magro spalmabile), un pizzico di sale, e ho fatto riposare un po’ in frigorifero.

Preparazione:
Ho steso la simil-brisée nello stampo (10×30) rivestito di carta forno.
Ho bucherellato coi rebbi di una forchetta, lasciando i bordi della brisée un pochino rialzati, e ho infornate a 190°C per 10’ in un ripiano basso del forno.

Dopo la prima cottura ho riempito con ricotta, mescolata a sottilette a pezzetti e sale.

Ho adagiato su questo ripieno i pomodori tagliati a metà senza semi e salati, pigiandoli un po’ (in precedenza li avevo tagliati, svuotati e lasciati scolare capovolti su un piatto).

Ho rimesso in forno per 45’ a 160°C + 5′ di ventilato o grill finale per creare un minimo di crosticina sui pomodori.
Ho frullato nel bimby il prezzemolo, la mollica bagnata nell’aceto e spezzettata, l’uovo sodo, l’acciuga, l’aglio e l’olio di vaselina (che ricordo, non va cotto), non ho aggiunto sale.
Ho sfornato e riempito l’incavo dei pomodori con la salsa verde.

Un’idea carina per un buffet, o un antipastino light, potrebbe essere quella di realizzare dei finger-food utilizzando dei mini pirottini, e naturalmente dei pomodori tondi ciliegino, anziché lunghi.

Fonte 15.II.2013
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Torta di pane raffermo al formaggio

In uno dei “Cucinare Insieme” di Cookaround dovevamo preparare un piatto “povero” ed economicissimo. Mi sono detta: deve essere risparmio?

Quale risparmio migliore del recupero di ciò che si sta per gettare (io non lo faccio proprio, la roba deve essere guasta per buttarla, ma quante cose da mangiare vanno rovinosamente nella pattumiera? Ed è così triste vedere gente che lamenta di non arrivare a fine mese e dice tranquillamente: ho buttato tutto!).
Mia madre l’altro giorno voleva darmi del pane un po’ rifatto (come diciamo a Roma), perché ne aveva tanto e stava lì in una busta tutto triste, tutto senza futuro se non – prima o poi – il secchio della mondezza o, se fosse andata bene, una tostatina in forno, per farne poi del pane grattato.
Mi è sembrato così smortarello, miserello che le ho detto:

“A ma’! MACCCCHEMMMEVOIDA’??!! ..(strega, ioooo!!!).. ma non ricordi che il pane non lo faccio più, che sto a dieta stretta?!”, e me ne sono andata”.
Il giorno successivo invece, visto l’evento imminente, sono stata stuzzicata e, dietro-front:
Mamminaaaaaaaa (da Trilussa: e allora cambiò tono….e mò?.. chi me rimorchierà fino ar deposito?), ce lo avresti ancora un po’ di quel panazzo che giaceva nella credenza? Ecco, mettimelo da parte che passo a prenderlo!!!

Ingredienti e relativi costi per una teglia da 27 cm (circa 6 porzioni)
400 g pane raffermo – € 0,98 – sarò buonaaaa: mi è stato regalato ma ho voluto inserirlo (costo medio di Roma 2,44/Kg)
450 g latte (anche fino a 550 va bene, dipende da quanto è secco il pane) – € 0,45 (99 cent/lt.)
3 uova (ho usato 2 uova + 2 albumi, per cui calcolo il costo di 3 uova) – € 0,51 (1 €/6 pz.)
105 g asiago – € 0,72 (6,90/Kg)
85 g tipo groviera – € 0,59 (6,90/Kg)
35 g parmigiano reggiano (del terremoto, lo avevo in congelatore) – € 0,40 (11,50/Kg)
20 g burro – € 0,27 (1,08/250 g – burro Virgilio-Ipercoop)
sale q.b.
Costo per le 6 porzioni totali: € 3,92
Il peso totale si avvicina a Kg. 1,300; quindi il costo per le 4 porzioni è all’incirca € 2,61.

Bagnare nel latte tiepido le fette di pane raffermo di qualsiasi genere (io latte freddo, per farlo mantenere meglio fino al giorno dopo), anche di tipi diversi, tagliate non troppo alte. Far assorbire e strizzare le fette.

Prendere una teglia, imburrarla e disporre un primo strato di pane bagnato/strizzato.
Ricoprire con fettine di formaggi vari, provolone, caciotta, gruviera… quello che avete in casa, ma con “ generosità “ (io ho usato i formaggi elencati, gli unici in offerta, per rientrare nei costi).


Fare quindi un altro strato di fette di pane, sempre bagnate nel latte e un po’ strizzate.
A parte, battere uova e albumi con poco sale e versarne qualche cucchiaiata sullo
strato di pane in teglia.

Disporre un altro strato di formaggio e un altro di pane.
Irrorare con l’uovo battuto rimasto e aggiungere qualche fiocchetto di burro.
Per ragioni familiari, ho dovuto far riposare in frigo per un giorno, e non credo sia stato un male.
Per la cena del giorno successivo, non avendo indicazioni precise dalla ricetta originale, ho infornato in forno preriscaldato in un binario basso (il pyrex ha bisogno di molto calore da sotto, oppure si cuoce poco).
Ho cotto per 20′ a 180°C statico. Alla fine ho passato la teglia in un binario centrale e ho acceso il grill per 5 minuti (controllate che non si bruciacchi troppo)

Mmmhhh, direi cottura perfetta, una crosticina doratissima e croccante

Piccolo memorandum riassuntivo per il mio numero di strati, che sono 8 in tutto:
1- sulla pirofila unta di burro adagiare per primo il pane bagnato/strizzato nel latte,
2- poi i formaggi,
3- ancora pane bagnato,
4- qualche cucchiaiata di uova sbattute,
5- ancora formaggi,
6- ultimo strato di pane bagnato,
7- l’ultima parte delle uova sbattute
8- e infine i fiocchetti di burro.


Un’insalatina e avremo un bel piatto completo
Fonte 16.II.2013