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Filetti di pesce in crosta di patate

FILETTI DI BRANZINO IN CROSTA DI PATATE ALLA JULIENNE


Ottima ricetta da provare per mangiare più pesce, e proporlo ai piccoli in famiglia.
Ricordo che presi spunto da qui per la versione in crosta alla “julienne”.
Ingredienti per 4 persone:
4 branzini (se siete inesperte come me, fatevelo sfilettare dal pescivendolo)
6 – 8 patate
rosmarino e origano (o erbe a gusto personale)
aglio 1 spicchio
olio e.v.o.
sale (e pepe o peperoncino, facoltativi)
limone (facoltativo)

Ho grattugiato le patate crude con la mandolina apposita.
Le ho quindi lavate per togliere l’amido in eccesso (ho pensato che fosse meglio per farle venire croccantine, e così è stato).
Le ho scolate, strizzate benissimo, asciugate con un canovaccio e le ho condite in una terrina con olio, rosmarino, origano e sale.

Ho bagnato e strizzato un foglio di cartaforno, sul quale ho adagiato parte delle patate.

Ho poi poggiato su queste il branzino, ho condito i filetti con poco olio e sale; ho ricoperto con le restanti patate e qualche mezzo spicchio di aglio senza nervatura che poi ho tolto, e aggiunto un altro giro d’olio.

La particolarità è che – per far cuocere meglio le patate – ho coperto con un altro foglio di cartaforno e ho infornato già caldo a 180°C statico sul binario più basso, per 30 minuti circa.
Dopo questo periodo – a seconda della cottura del proprio forno – togliere il foglio di copertura, passare direttamente a grigliare per 5-10 minuti (oppure, prima di grigliare, continuare come me la cottura per altri 10-15 minuti).

Buoni, da rifare, vista la croccantezza appetitosa..

Volendo, aggiungere del limone.
 

**********

FILETTI DI PESCE PERSICO, IN CROSTA DI PATATE A FETTE

Sempre di filetti di pesce si tratta, ma questa volta mi sono divertita ad affettare finemente le patate e cambiare un po’ i sapori. Qui uno spunto.


Ingredienti:
7-8 patate
600 g filetti pesce persico
olio e.v.o.
sale
cipolla q.b. tagliata fine
timo
rosmarino
peperoncino tagliato fine
Procedimento (analogo alla ricetta precedente)

Patate affettate finissime con la mandolina.
Poi sciacquate via dall’amido e asciugate benissimo.
Le ho condite con olio evo, sale, rosmarino e questa volta, anziché origano, ho messo il timo del mio balconcino (sono molto simili).

Dopo aver affettato la cipolla con la mandolina, l’ho ulteriormente sminuzzata con le mie formici “magiche” e l’ho aggiunta alle patate condite.
Poi, ho seguito il solito metodo:
– ho messo un foglio di cartaforno sul fondo,
– sul foglio ho messo uno strato di patate condite,
– ho adagiato il pesce, aggiungendo un pizzico di sale e un filo d’olio,
– ho ricoperto di nuovo con patate condite,
– ho coperto il tutto con un foglio di cartaforno.
Ho infornato a 180°C statico, binario bassissimo del forno, per 30/40 minuti con sopra cartaforno + 10′ scoperti, più altri 5-10′ a grigliare, a seconda del vostro forno.
Se si volessero suddividere i filetti in monoporzione e le patate fossero veramente finissime, si potranno ridurre i tempi di cottura (grazie Mafi 😉 )


09.VII.2011

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Sovraccosce di pollo stufate nel bimby

Ricetta tratta dal libro “Io e il mio bimby” con qualche mia variazione.

Sovraccosce di pollo stufate per 3 persone.
Ingredienti
30 g di scalogno o cipolla
50 g di sedano a pezzettoni (ho messo quello già tritato che avevo nel freezer)
50 g di carote a pezzetti
50 g di olio e.v.o.
6 sovraccosce di pollo
rosmarino in piccola quantità
salvia in piccola quantità
timo in piccola quantità
sale e pepe verde (oppure peperoncino)
100 g di vino bianco secco

Esecuzione
Tritare scalogno, sedano e carota 5 sec. vel. 7 versando dal foro con le lame in movimento.
Subito dopo questa fase, volendo, montare la farfalla***.
Aggiungere l’olio, la carne infarinata, e a piacere il rosmarino la salvia e il timo sale e pepe.
Cuocere 10 min. Varoma antiorario vel. soft.
Versare il vino e lasciare evaporare senza misurino.
Continuare la cottura 15 min. 100° antior. vel. soft
più ulteriori
10 min. Varoma vel. soft (io ho continuato altri 5 minuti).
Fra una fase e l’altra meglio mescolare sempre con la spatola del bimby.
Ho preferito lasciare sempre coperto con misurino, tranne che per sfumare il vino.
Regolarsi se aprire il foro per l’ultima fase di cottura, per far asciugare i liquidi.
 


***consiglio della dimostratrice: inserire la farfalla per fare una sorta di piano rialzato di sostegno, per disporre più agevolmente i pezzi se sono molti (ho voluto provare, anche se in questo caso forse era superfluo).

Consiglio: vedo bene una sostituzione del pollo con coniglio oppure altre parti del pollo tagliate a pezzettoni, o anche dei dadi di carne infarinati come spezzatino di vitello.

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Suro al sugo nel bimby

In pescheria ho trovato questo pesce economicissimo e saporito, che mi ricorda lo sgombro.
Unica pecca: attenzione alle spinette, ne ha un bel po’!Ingredienti per 2/3 persone.
Nel cestello varoma:
400 gr di suro (pesce)
200 g patate

Nel boccale, per il sugo:
1 spicchio di aglio tritato
1/2 cipolla tritata
20 g di olio e.v. di oliva
550 g di pola di pomodoro
50 g di acqua
1 presa di sale
origano
capperi
peperoncino
Sistemare i pesci interi e le patate affettate nel recipiente del varoma senza cartaforno:
il liquido del pesce insaporirà il sugo sottostante.
(Volendo più patate utilizzare anche il vassoio del varoma)

Per il sugo e la cottura
Tritare aglio e cipolla con le lame in movimento – 5″ a vel. 7
Spatolare verso il basso le verdure, aggiungere l’olio e rosolare – 3′, 100°, vel. soft
Versare pomodoro, sale, peperoncino, origano e i capperi sciacquati dal loro sale.
Chiudere con il coperchio e posizionare il recipiente e il coperchio del varoma
Cuocere 30′ temp. varoma vel. soft
(se a due terzi della cottura servisse, preparatevi ad aggiungere mezzo misurino di acqua calda)

Prima di servire consiglio di pulire il pesce dalle spine, e poi versare il sughetto (… o cambiare pesce)
Volendo evitare le spine, con le stesse modalità si potranno preparare delle polpettine al sugo 😉
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Polpettone casalingo con patate crude


Ci sono infiniti modi per fare un buon polpettone.
La versione semplice, classica, di casa mia, ultimamente l’ho fatta così!
La cosa più difficoltosa in questa ricetta probabilmente è quella di non far rompere il polpettone (o polpettoni) in cottura. Con un po’ di pratica e gli accorgimenti che si trovano sotto, direi che ci possiamo riuscire tutti.
Naturalmente andando con calma lesserei le patate, metterei in ammollo del pane nel latte, grattugerei il formaggio, ecc., ma come capita spesso a molte di noi, quando vado veramente di fretta, preparo una versione superveloce, “buttando” tutto insieme nel bimby, senza per questo penalizzare il gusto.
E’ risaputo che per avere un polpettone morbido, oltre alla mollica di pane bagnata nel latte ci andrebbe la patata lessata e schiacciata.
Io per velocizzare ho voluto provare ad inserire una patata cruda tritata anziché lessa: direi risultato ottimo, visto che il polpettone ha una cottura relativamente lunga (cosa che non consiglio di fare con le polpette che vogliono una cottura breve, quindi la patata cruda potrebbe non cuocersi bene!).
Ingredienti per 4-6 persone
a) mezzo kg carne tritata di bovino adulto
b) 2 piccole fette di pane (raffermo)
c) 1 patata cruda (per i polpettoni che cuociono più a lungo lo consiglio; per le polpette, no!)
d) 2 spicchi di aglio senza nervatura interna (1 per il composto nel bimby + 1 per la rosolatura)
e) 2 pezzetti di peperoncino (1 per il composto + 1 dopo, per la rosolatura)
f) 1 grossa manciata di prezzemolo
g) 60-80 gr parmigiano e/o pecorino (metto anche una piccola parte del secondo per dare più gusto)
h) sale fino e/o dado essiccato granulare
i) noce moscata (facoltativa)
l) 1 uovo e 2 albumi (per abbassare il colesterolo, oppure 2 uova)
m) circa mezzo bicchiere di latte
n) mezzo bicchiere di pangrattato (alla fine, se servisse a rassodare il composto, oppure diminuire i liquidi precedenti)
o) pangrattato per spolverare i polpettoni
p) olio extra vergine di oliva
q) 1 bicchiere di vino bianco secco oppure marsala secco (più acqua calda da aggiungere alla fine se servisse).
Procedimento
Metto nel boccale del bimby tutti gli ingredienti secchi indicati ai punti b, c, d, e, f, g, h, i, riducendoli prima a pezzi piccoli.
Poi gradualmente porto a vel. turbo, 30 sec. fino a sminuzzare il tutto, ma senza polverizzare.

Aggiungo i liquidi (l, m). Porto di nuovo fino a vel. turbo, 30″ fino ad avere una poltiglia.
Trasferisco il contenuto del boccale in una terrina, dove metto anche la carne tritata, e amalgamo.

Se il composto fosse troppo molle aggiungo del pangrattato per rassodare un po’ (se invece fosse troppo sodo aggiungo poco latte).
Il composto dovrà avere una consistenza come quella della foto sotto (non troppo soda, altrimenti il polpettone non viene buono e morbido).
Con queste quantità formo 3 polpettoni da circa 350 grammi l’uno e li rotolo delicatamente nel pangrattato, dando una forma a 3 facce per facilitarmi il capovolgimento nella rosolatura in padella (si capisce guardando la foto sotto).
Verso olio, aglio e peperoncino, faccio scaldare e, in una padella di ferro o antiaderente, adagio i 3 polpettoni pronti per essere rosolati. Mi aiuto con due palette piatte per poterli “girare” senza romperli (forse la parte più difficile della ricetta, ma facendoli si acquisisce pratica).

Quando sono ben rosolati da tutti e tre i lati sfumo con un bicchiere di vino bianco secco, copro e faccio cuocere a fuoco basso per 45 – 60 minuti (dipende dalla grandezza dei polpettoni). Se alla fine servisse altro liquido per formare la salsina, aggiungo un po’ di acqua calda dove ho sciolto del dado granulare essiccato.

 
Se si volesse consumare il polpettone ben caldo, non verranno delle fette molto regolari.
Volendo tagliare delle fette migliori occorrerà far raffreddare completamente il polpettone (scaldando successivamente la carne e il sughetto messi da parte separatamente).

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Saltimbocca di una romana

Il passo-passo dettagliato di questa ricetta della tradizione romana, rivista in versione “infarinata” e secondo il gusto della famiglia, è dedicata ai figli, che quando sono lontani riusciranno a gustarla ugualmente preparandosela da soli!
Ingredienti per 8 persone (5 saltimbocca a testa – devono essere abbastanza piccolini per saltare in bocca!):
800 gr fettine di vitella o vitellone tenere (tagliate abbatanza fini, altrimenti batterle)
150 gr prosciutto crudo (anche di montagna va bene, tanto anche se é un po’ salato, poi il sale si mette solo dalla parte opposta)
40 foglie di salvia fresca
farina q.b.
150-180 gr vino bianco secco
olio extra vergine di oliva
sale (poco)
peperoncino (facoltativo)
stuzzicadenti 40

Procedimento:

Ho tagliato ogni fettina in 3 o 4 pezzi. In totale sono venuti una quarantina di saltimbocca. Poiché dovevo prepararne molti, ho predisposto tutto in un vassoio che ho poi messo in freezer.

Sopra ad ogni pezzo di carne ho messo un pezzo – circa della stessa misura – di prosciutto crudo

Lavare bene la salvia e su ciascun pezzo di carne/prosciutto metterne una foglia

Fermare con uno stuzzicadenti ogni pezzo

A questo punto avrei dovuto procedere infarinando ciascun pezzo, e invece ho coperto con bustine di cellophane e ho messo a congelare (la cena ci sarebbe stata dopo un paio di giorni)
… to be continued …
Dopo due giorni ho tirato fuori dal freezer il vassoio con i saltimbocca, li ho portati a temperatura ambiente ed ho continuato cosí:

ho infarinato i saltimbocca

ho fatto scaldare abbondante olio nella padella antiaderente piú grande che ho in casa e li ho adagiati con la parte della salvia rivolta in basso

ho fatto cuocere coperto per pochi minuti

ho poi lasciato scoperto, rigirando i saltimbocca, e lasciando rosolare dolcemente qualche altro minuto

ho girato di nuovo e sfumato col vino bianco lasciando evaporare a fuoco vivo

ho poi salato, ma solo dalla parte senza prosciutto

ho rigirato, spento e servito caldissimi. Servire su piatti caldi, altrimenti l´ultimo bocconcino che salterá in bocca sará troppo freddo.
L´idea in piú per la stagione fredda!
Per scaldare gli 8 piatti di servizio ho fatto cosí: ho messo pochissima acqua in ciascun piatto, sovrapponendoli. Li ho messi nel microonde alla massima potenza per 20-30 secondi, poi velocemente li ho scolati e asciugati con un foglio di carta-casa.
15.XII.2008
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Abbacchio al forno

Da buona romana non potevo non farmi tentare da una ricetta di abbacchio al forno.
Fermo restando che per me l´abbacchio a scottadito non si batte (e lí sono d´obbligo le costarelle, come le chiamiamo a Roma), trovo questa ricetta, una succulenta alternativa all´abbacchio alla cacciatora cotto nel tegame.

Per l´occasione ho provato a farla con un pezzo di spalla anziché le costine della ricetta originale.
Senz´altro da ripetere.

Ingredienti (per 4-6 persone)
1 kg circa di costine d’agnello (o polpa o spalla)
6 patate medio-grandi
olio extravergine d’oliva
sale grosso
pomodorini
mix soffritto di sedano, carote, cipolla
vino bianco
rosmarino
pangrattato
Ho acceso il forno a 200° con funzione statica.
Ho sbucciato le patate, le ho tagliate a spicchi non tanto grandi e le ho  messe in una ciotola d’acqua e sale per far perdere l’amido. Poi le ho sciacquate e lessate per 5 minuti in acqua bollente. Le ho scolate, fatte raffreddare, condite e messe in teglia (vedi qui come faccio solitamente le mie patate al forno).
Nel frattempo ho tagliato a pezzettini i pomodorini e li ho messi nella teglia insieme con olio, sale grosso, rosmarino e mix soffritto di verdure.
Ho disposto in teglia la carne (precedentemente lasciata macerare per almeno un paio d’ore in olio e vino bianco).
Spargo sopra al tutto una manciata di pangrattato. Serve per fare la crosticina.
Ho infornato per circa 35-40 minuti ed ogni tanto ho aperto e scosso la teglia per evitare che la carne si attaccasse al fondo.
Se è il caso, lascio ancora 10 minuti.
18.V.2008
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Gamberoni al forno


Anche se non sono un prodotto a chilometro zero, questi gamberoni al forno possono rappresentare un secondo piatto semplice e sfizioso che ho voluto portare sulla mia tavola.
Nelle ricette di questi crostacei non troviamo cotture prolungate e per evitare di indurire o asciugare la carne di questo pesce saporito, la mia scelta è caduta su questa ricetta.
La preparazione ha richiesto soltanto una 20ina di minuti, ma soprattutto, proprio in quanto gamberoni del tipo grande, l’antipatica operazione di pulizia per l’eliminazione del filamento nero sul dorso è stata relativamente veloce.
Inoltre, pur se congelato, ho potuto constatare la freschezza del crostaceo grazie al fatto che il carapace non si è staccato con troppa facilità e la polpa è rimasta ben soda.

Ingredienti per 4 persone
16 gamberoni
70 gr pangrattato
35 gr olio extra vergine di oliva
abbondante prezzemolo
1 spicchio grande di aglio fresco senza nervatura interna
1 pizzicotto di sale a 3 dita
Pochissima scorza gialla grattugiata di limone non trattato (facoltativa – avevo bergamotto, ho messo quella)
Pepe verde (facoltativo)
Procedimento

Ho lavato accuratamente i gamberoni, ho eliminato il carapace lasciando però attaccate testa e coda (eh si! Il piatto finito risulta più scenografico 😉 ).

Con l’aiuto di uno stuzzicadenti ho eliminato il filamento nero sul dorso – l’intestino – e ho lavato nuovamente.
Ho lavato e asciugato accuratamente il prezzemolo, l’ho tritato finemente assieme ad aglio, scorza di limone, sale e pepe verde, e mescolato con pangrattato. Ho aggiunto l’olio extravergine d’oliva e con le dita ho lavorato fino a rendere il tutto ben omogeneo.
Ho adagiato i crostacei su questa panatura  aromatizzata e ho ho fatto pressione prima da una parte e poi dall’altra, in modo che il composto aderisse al meglio ai gamberoni.

Per una grigliatura più omogenea e per evitare di sporcare troppo il forno (cadranno dei pezzi di panatura) ho grigliato i gamberoni rialzati su una griglia, poggiata all’interno di una teglia.
Ho preriscaldato il forno a 250 °C .
Ho posizionato la teglia coi gamberoni in un binario medio-basso e acceso la mia griglia piccola per 8-10 minuti, facendo attenzione a non farli colorire troppo (eventualmente toglierli prima).

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Brasato al caffè

Qualche tempo fa, seguendo uno sprazzo della trasmissione La Prova del Cuoco, sono stata colpita da questo modo semplice e inedito di presentare il solito “pezzo di carne” in tavola, peraltro con un taglio piuttosto economico e saporito.

Se riuscite a reperire la ricetta on line potrete ripeterla piú fedelmente, altrimenti potrete seguire questa che ho tentato di ricordare a memoria.
Se riuscite, dovrete utilizzare della guancia di vitellone.
Io ho comprato al super un bel pezzo magro di muscolo.
Ingredienti

1 kg guancia di vitellone o piú (ho usato muscolo magro di vitellone)
1-2 spicchi di aglio
olio extra vergine di oliva
cremina di 1 caffé ristretto appena uscito dalla moka, sbattuto con zucchero di canna
Per la marinatura (ho fatto ad occhio):

1-2 carote
1-2 costine sedano
1 cipolla
1 manciatina di chicchi di caffé (non li avevo, ho messo caffé macinato legato in una garza)
1 cucchiaino zucchero di canna
10-12 chiodi di garofano (anche se io ne ho messo qualcuno in piú)
vino rosso corposo (lo stesso che servirete a tavola) q.b. a coprire la carne
sale dell´Himalaia (meno acido del comune sale, secondo lo chef)
pepe nero (io ho messo peperoncino)
Cottura 3 ore – 3 ore e mezza.
Procedimento

Mettere per 24 ore a marinare il pezzo di carne in una terrina coperta con pellicola, con tutti gli ingredienti della marinata (io l´ho tenuto in frigorifero e ogni tanto giravo la carne).

Dopo 1 giorno, scolare la carne e metterla a rosolare in olio e.v.o. con 1-2 spicchi di aglio.
Togliere poi l´aglio.

Dal liquido della marinata ho tolto i chiodi di garofano e la garza con il caffé, e dopo che la carne si è rosolata, ho versato il liquido e le verdure sulla carne. Ho salato.

Ho cotto coperto per 3 ore circa, coperto a fuoco basso.
Verso fine cottura ho aggiunto la cremina di caffé ristretto con zucchero di canna e fatto insaporire ancora un po´.

Se non si sono disfatte le verdure, se volete, potete frullarle con il minipimer e aggiungere la salsetta sulla carne.

Il caffé ci sta benissimo e lascia una nota particolare senza essere predominante.
In famiglia è piaciuto molto!
Fonte: Cookaround 26.II.2010

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Pollo alle mandorle – Cina

Ecco anche il mio pollo alle mandorle….

 

Ingredienti
600 g pollo a pezzettini (ho utilizzato petto e anca)
150 g mandorle pelate
farina – per infarinare i pezzetti di pollo
5 cucchiai olio di semi (io arachide, o soia bio)
1/2 cipolla (nella ricetta originaria un piccolo porro)
1/2 bicchiere acqua calda (ne ho preparata di più e mi è servita)

 

Per la salsina***:
salsa di soia, o meglio tamari (soia fermentata) – 2 cucchiai e mezzo
salsa di ostriche – 1 cucchiaio (questa volta non la avevo, ma era molto buono lo stesso)
brodo – 1/2 bicchiere abbondante (l’ho preparato con 1 cucchiaino colmo di dado granulare vegetale)
maizena bio – 1 cucchiaio sciolto in un bicchierino di acqua fredda

 




La salsa di ostrica – suggerita da un ristoratore cinese alla cookina che ci ha presentato questa ricetta – sembra che dia una marcia in più, e in effetti è un po’ come quando – nella nostra cucina – noi aggiungiamo la nota in più delle alici sotto sale ad un piatto non prettamente di pesce: vedi pasta e ceci, salsa al tartufo, ecc…

 

Procedimento:
Prendiamo 600 gr di pollo, tagliamolo a piccoli dadini, infariniamolo e lasciamolo momentaneamente da parte.

 

In una padella antiaderente mettiamo un cucchiaio scarso di olio di semi , facciamolo scaldare e buttiamoci dentro 150 gr di mandorle pelate e facciamole tostare mescolando in continuazione (dobbiamo farle dorare, non bruciacchiare).
Una volta dorate, mettiamole da parte.

 

Nella stessa padella mettiamo 4 cucchiai di olio di semi, un piccolo porro tagliato finemente che faremo appassire, e finalmente il pollo infarinato

 


Facciamo cuocere a fuoco medio per circa 15 minuti (ho coperto), aggiungendo gradualmente circa mezzo bicchiere di acqua calda e mescolando di frequente.
Non vi preoccupate se all’inizio i pezzetti risultano attaccati, man mano che si cuociono si separeranno.
A questo punto prepariamo la salsina***
Due minuti prima della fine della cottura aggiungere la salsina e le mandorle che avevamo messo da parte.

Servire accompagnato da riso bianco, tipo basmati, bollito senza sale.
Se abbiamo ospiti per cena potremo seguire da qualche ora prima tutto il procedimento tranne l’ultima parte. Si potranno aggiungere al momento la salsina e le mandorle tostate nella padella del pollo che verrà scaldata poco prima di servire!
Fonte 19.I.2015
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Calamaretti ripieni grigliati … q.b.

VERSIONE IN INGLESE IN FONDO (ENGLISH VERSION AT THE BOTTOM)
Al mercato, Roberta, la mia pescivendola, questa volta mi ha suggerito dei calamaretti che aveva ad un prezzo abbordabile.
Con la mia atavica incapacità di cucinare il pesce (ma con tanta voglia di imparare qualcosa, perché mi piace parecchio) ho chiesto come poterli fare ripieni in maniera semplice.
Mi aspettavo la risposta, ma la chicca l’ha aggiunta una signora che stava comprando anche lei al banco del pesce … Ed ecco il risultato.Ingredienti
1 Kg e mezzo di calamaretti (poi diventeranno un po’ meno di 1 Kg, ma grazie a Roberta per averli puliti!)
Aglio q.b.
Olio e.v.o. q.b.
Prezzemolo q.b. … ma molto
Poco sale
Pangrattato q.b.
Peperoncino o pepe verde (facoltativo e … q.b.)
Limone
  
Procedimento
Immagino sappiate tutti come pulire dei calamari; io non sono brava e me lo ha fatto la pescivendola: togliere la pelle, le interiora, senza dimenticare di togliere la spinetta piatta trasparente. Aprire i tentacolini e togliere l’occhio.
Dopo una ulteriore risciacquata accurata del pesce (già pulito al mercato), li ho scolati, separato tutti i tentacolini dal corpo dei calamari (serviranno per il ripieno) e li ho tagliuzzati a pezzettini.
Ho aggiunto anche qualche altro calamaretto intero tagliuzzato, per evitare di appesantire il ripieno con troppo pangrattato.
E qui la chicca della signora al mercato: per poter utilizzare un ripieno già cotto e insaporito, ho preventivamente rosolato in padella il trito di calamaretti con olio, aglio e prezzemolo. Questo ci darà modo successivamente di grigliare (o cuocere in forno) per pochissimo tempo i calamari ripieni, mantenendone tutto il sapore.
Ho cotto a fuoco vivace il trito per pochi minuti a padella scoperta, ho salato poco e messo via (ho tolto l’aglio e il prezzemolo cotti).
In una terrina, dove avevo versato del pangrattato (la prima volta ne ho messo troppo, ma diciamo che dovrebbe risultare metà/metà col trito e il pesce), ho aggiunto olio per “bagnare” ulteriormente il composto e un nuovo trito abbastanza fine di aglio e prezzemolo freschi. Ho lavorato tutto per un po’ con le dita per sciogliere bene il composto e infine ho aggiunto i tentacoli cotti.
Ho mescolato ancora per bene e riempito moderatamente ciascun calamaretto col ripieno (non esagerare come me, ché poi in cottura si ritirano).
Ho voluto chiudere con stecchini (forse è superfluo: vediamo le prossime prove!)

Ho preparato quindi un’emulsione di olio, succo di limone, sale e pepe verde.
 
Ho immerso per un po’ i calamari in questa emulsione rigirandoli un paio di volte (volendo possono essere lasciati a marinare per un po’), poi li ho scolati e spolverati per bene con ulteriore pangrattato.
Finalmente la grigliatura per pochi minuti a fuoco vivace sul gas (io sulla griglia di ghisa che intanto stava a scaldarsi da un po’).
In alternativa cuocere preriscaldando il forno a 250°C e impostando una grigliatura delicata per una decina di minuti.
Ricordo che sono teneri e piccolini e il ripieno è già cotto, quindi non vogliono assolutamente una lunga cottura. Li ho rigirati delicatamente a metà cottura e ho servito caldissimi…
Praticamente abbiamo il mare nel piatto: deliziosi!

ENGLISH VERSION
At the market, Roberta, the fishmonger, this time suggested me the small squids she had at an affordable price.
With my ancestral inability to cook fish (but with a great desire to learn something, because I like a lot) I asked how to do stuffing in a simple way.
I expected the answer, but the lady next to me, also buying at the fish counter gave me this advice.
Ingredients
1 kg and a half of small squids (then they will become a little less than 1 kg, but thanks to Roberta for cleaning them!)
Garlic as required
Extra virgin olive oil a.r.
Parsley a.r. (a lot!)
Salt (a pinch)
Breadcrumbs a.r.
Chilli pepper or green pepper (optional and a.r.)
Lemon a.r.
Method
I guess you all know how to clean the squids; I’m not good and the fishmonger did it to me: gently remove the entrails, without forgetting to remove the transparent flat spinet. Open the tentacles and remove the eye.
After a further thorough rinsing of the fish (already cleaned at the market), I drained them, separated all the tentacles from the body of the squids (they will be used for the filling) and I chopped them into small piece. I added also some chopped whole squid.
And here the tip of the other customer of the fishmonger: in order to cook for a short time the squids you can cook in advance the ingredients of the stuffing.
to use a stuffing already cooked and flavored, I previously browned the chopped calamari in a pan with oil, garlic and parsley.
I cooked the mince for a few minutes in a frying pan, I salted a little and put away (I removed the garlic and parsley cooked).
In a bowl, where I had poured bread crumbs (let’s say it should be half / half with fish), I added oil to further “wet” the mixture and a new finely chopped mixture of fresh garlic and parsley. I worked everything for a while with my fingers to dissolve the mixture and finally I added the cooked tentacles.
I still mixed well and moderately filled each squid with stuffing (do not overdo it like me, then retreat in cooking).
I wanted to close with sticks (maybe it’s useless)
I then prepared an emulsion of oil, lemon juice, salt and green pepper.
I dipped the squids for a while in this emulsion, turning them a couple of times (if desired they can be left to marinate for a while), then I drained them and sprinkled them well with further breadcrumbs.
Finally grilling for a few minutes on high heat on the gas (I used the cast iron grill that in the meantime was heating up).
As an alternative, cook by preheating the oven to 250 ° C and set a delicate grill for about ten minutes.
I remember they are tender and small and the stuffing is already cooked, so they do not want a long cooking. I turned them gently halfway through cooking and I served very hot …
Basically we have the sea in the pot: delicious!