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Basilico evergreen

In estate avete il balcone pieno di vasi di basilico, o ve ne hanno regalato in quantità e non sapete più che farci oltre al pesto alla genovese?

Se avete voglia di dedicargli un po’ di tempo, o se volete fare un regalino sempre gradito per l’inverno, o se non avete spazio nel congelatore, potete provare con questo sistema che ho scoperto tramite l'”evergreen” Bressanini:
– ho staccato ciascuna fogliolina dai rametti più grossi
– ho dato una lavatina veloce e delicata
– utilizzando l’interno della mia pastaiola (ma un cestello per cottura a vapore può andare bene), ho disposto le foglie asciutte in bell’ordine, anche sovrapponendole, ma delicatamente
– intanto che aspettavo che l’acqua bollisse, mi sono preparata un altro pentolone con dentro acqua gelata, qualche siberino lavato e qualche ghiaccetto
– arrivata il momento, non ho fatto altro che tuffare per nr. 3 secondi di numero il mio cestello pieno di foglioline, all’interno della pentola con l’acqua in ebollizione (non 1 o 5 secondi, ma sembra debbano proprio essere 3!)
– poi velocemente, stesso tuffo, ma nell’acqua gelata per altrettanti pochi secondi, ma qui non ho trovato indicazioni della tempistica
– infine pazientemente ho adagiato ciascuna foglia su cartacasa e ho lasciato essiccare il tutto all’aria per un po’, in un cestino con una rete (a questo punto, con lo stesso procedimento, ma senza farle essiccare, si potrebbero disporre le foglie in congelatore separando gli strati con cartaforno)

– non appena ho visto che le foglie tendevano ad arricciarsi, le ho appiattite delicatamente mettendoci sopra un altro foglio di scottex.

Sotto, il risultato del giorno dopo: a sinistra il basilico essiccato con questo sistema, a destra il basilico essiccato normalmente!

Valutate se volete perderci un po’ di tempo, il basilico secco è più profumato di quello essiccato normalmente, l’effetto è simpatico, i vasetti poco ingombranti, ma soprattutto non è richiesto spazio nel congelatore perché si può tenere il basilico in dispensa per tutto l’inverno!

Sempre da Bressanini:
siete disperate perché il pesto vi si annerisce subito, ma volete continuare a farlo nel frullatore?
Siate veloci nelle operazioni.
Fate tutto a freddo (contenitori, frullatori, bimby, basilico stesso ben asciugato e di frigo) e sommergetelo di olio subito prima della frullatura con gli ingredienti preferiti.
Aiuta anche mettere l’olio in freezer per una 20ina di minuti prima di usarlo.

22 agosto 2013

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Salsa pomodorini, zenzero e rucola

Per il pasto quotidiano, a volte prendo spunto dalle ricette trovate su Cookaround, come nel caso di questa salsetta pomodorini e zenzero.
Io ci aggiungo solitamente una bella pioggia di rucola fresca del mio balcone (trovo che sia la ciliegina sulla torta: ci sta divinamente!).
Ingredienti per 4 persone
5-600 g di pasta fresca,
500 g di pomodorini datterini,
2 spicchi d’aglio,
4 cm di zenzero fresco (o secondo gusto),
1 peperoncino,
rucola fresca da aggiungere alla fine (se piace, ci sta divinamente, oppure basilico),
olio extravergine d’oliva,
sale

Metto sul fuoco la pentola con l’acqua per la pasta.
Nel frattempo scaldo un giro d’olio extravergine d’oliva in una padella insieme ad uno spicchio d’aglio in camicia e del peperoncino.
Appena scaldato l’olio aggiungo anche dello zenzero sbucciato e affettato e lascio insaporire a fiamma moderata.

Intanto lavo e taglio i pomodorini.
Dopo aver prelevato l’aglio dalla padella (io lascio lo zenzero) unisco i pomodorini e lascio cuocere a fiamma vivace.

Mentre i pomodori cuociono, tuffo la pasta nell’acqua salata in ebollizione e una volta cotta scolo e verso in padella per mantecare il tutto con il condimento di pomodori.


Il tocco finale della rucola fresca (la preferisco al basilico) trovo che sia la chicca che ormai mi fa preferire questa pasta alla solita “aglio, olio e peperoncino”.
Servo immediatamente ancora ben caldo.

Note:
Lo zenzero è una pianta salutare di origine orientale, molto diffusa oggi nella nostra cucina.
E’ una spe

zia che regala un sapore caratteristico e pungente ai nostri piatti, viene usata sia essiccata che fresca e ha note proprietà energizzanti.
Ha grandi proprietà antiossidanti e quindi aiuta la conservazione dei cibi e si presta ad accoppiamenti versatili, con la carne o con i dolci.
In India, che ne è uno dei principali esportatori, trova posto anche nella preparazione del Curry ma si può trovare anche nelle birre e in altri distillati.
Gli arabi lo considerano un afrodisiaco e in Giappone trova largo uso come disinfettante per la bocca e “annullatore” di sapori tra una portata e l’altra.

Piccola ma importante annotazione: anche se noto come coadiuvante contro la nausea in gravidanza, ho letto che l’Aifa ne sconsiglia il consumo in tale periodo.

04.XI.2014

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Tahina – Salsa di semi di sesamo tostati

Fra gli ingredienti principali per preparare l’hummus, occorre la tahina (o tahine, o tahini), una salsa di semi di sesamo tostati utilizzata come condimento in numerose ricette.
L’ho preparata dando un’occhiata anche a questo sito.

Ho provato una improbabile etichetta arabeggiante… la prossima volta cercherò di fare meglio.
L’ho provata più di una volta, sia col rapporto sesamo/olio 3:1 (che preferisco), che col rapporto 2:1 suggerito.
Riporto la ricetta che mi è piaciuta di più (meno oleosa).

Ingredienti
150 g semi di sesamo chiari non tostati
50 g olio di sesamo (o altro olio dal sapore abbastanza neutro)
1/2 cucchiaino di sale fino, meglio se a velo (da omettere se si vuol lasciare la tahina per preparazioni dolci, ma ho preferito aggiungerlo per una migliore conservazione).

Procedimento
Prima di procedere, alcuni suggerimenti per una riuscita migliore della salsina:

  • per non surriscaldare il prodotto, la cosa migliore naturalmente sarebbe quella di pestare a mano il sesamo in un mortaio o suribachi (il tradizionale mortaio giapponese).
  • in mancanza di tempo o di mortai tradizionali quindi, se lo avete usate un macinacaffè: verranno finissimi.
  • secondo me viene meglio triturare/frullare prima i semi, da soli.
  • per evitare il surriscaldamento in fase di frullatura, sarebbe bene mettere in frigo per un’oretta sia gli utensili che gli ingredienti.

Quindi … ho tostato in una padella antiaderente i semi, a fuoco medio, mescolando continuamente, fino a sentire il profumo del sesamo tostato e i primi scoppiettii.
Ho tolto dal fuoco e ho versato in un piatto per non far proseguire la tostatura.
Dopo un passaggio in freezer di una 20ina di minuti ho frullato a intermittenza i semi da soli con l’omogeneizzatore della Kenwood.
I semi cominciavano a tirar fuori il loro olio: il risultato è stato un impasto aggregato grezzo.
Ho aggiunto il sale fino e l’olio, dato una mescolata, e frullato ancora a intermittenza per 1 minuto o 2 circa, per non far surriscaldare troppo il composto.
Ho travasato in un vasetto di vetro.
Me l’aspettavo più densa (non ho paragoni con quella comprata), ma immagino si addensi in frigo.

Quando ne ho fatta in dosi maggiori ho utilizzato sia ingredienti che bimby ben freddi di freezer, ed è venuta benissimo.

Conservazione
Ho letto che si conserva in frigo al massimo per una 15ina di giorni, altrimenti potrebbe irrancidirsi!

Quando ho fatto dosi maggiori, ne ho porzionato una parte negli stampini per ghiaccioli.

Buonissima!!!

7 marzo 2015

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Salsa per Mentaiko Pasta – Giappone

… un fresco primo piatto tipico giapponese da fare in 5 minuti? (se trovate gli ingredienti 😉 …)
La mia nuorina giapponese mi ha portato dritte dritte dal Giappone due confezioni di questo ingrediente per la preparazione della Mentaiko Pasta (pollock roe).

Scusate la mia ignoranza, non ho letto troppo al riguardo, ma sono una sorta di piccolissime uova di pesce tipo caviale, o bottarga, comunque uova di pesce crude per tipici e raffinati piatti giapponesi.
Dopo avere opportunamente messo in congelatore le confezioni, a -21°C per qualche giorno (a mo’ di abbattitore per scongiurare eventuali pericoli di anisakis: in famiglia siamo prudenti e alquanto fifoni in materia!), ho preparato la pasta con questa salsa.

Ingredienti per 6 persone
6-700 g di vermicelli (o altra pasta)
Per la salsa:
1 confezione di Mentaiko da circa 300 grammi e le due piccole confezioni di condimento in dotazione (una tipo paprika piccante o peperoncino e l’altra, una salsetta, forse soia)
succo di mezzo limone
2 o 3 bei giri di olio di soia bio* (o di riso o altro olio di semi dal gusto non pronunciato come l’olio e.v.o., per non sovrastare il gusto delicato del pesce).


Per la decorazione:
1-2 fogli di alga nori*
daikon grattugiato e scolato* (circa mezzo)
*sia l’alga nori, che il daikon, che l’olio di soia li ho trovati da Naturasì.

Ho aggiunto il condimento in dotazione nella confezione, ma ho voluto arricchirlo con limone e olio, seguendo anche lo spunto trovato su youtube (vedi sotto).
Ho iniziato spellando delicatamente i pezzi di mentaiko dalla loro membrana.
Mi è risultato semplice in quanto ancora parzialmente congelato.
Ho aggiunto il succo di mezzo limone, qualche giro di olio, e le due miniconfezioni di condimento in dotazione.
Ho mescolato con una frusta e ho lasciato da parte.
Intanto ho grattugiato del daikon e l’ho lasciato scolare dalla sua acqua di vegetazione.
Ho scottato sul gas, senza farlo bruciare, un foglio di alga nori.
L’ho poi arrotolata e tagliata finemente.
Ho lessato la pasta come al solito in acqua salata, scolata e versata nella terrina con la salsa (ho aggiunto qualche cucchiaiata di acqua di cottura).
Ho servito e guarnito ciascun piatto con il daikon e l’alga nori.
Alla nuorina ridevano gli occhi per poter mangiare una cosa tipica della sua terra e mi ha fatto molti complimenti (vabbè’!.. è quasi d’obbligo forse, ma effettivamente credo le siano piaciuti parecchio).

Inizialmente ero scettica e non pensavo che una pasta con un condimento di questo genere mi piacesse, e invece è stata una sorpresa: veramente inedita e molto molto buona!

Questo spunto l’ho preso Youtube, ma trovate molte varianti: https://www.youtube.com/watch?v=Kk3w7dr8KCg
Mia ricetta del 12.VIII.2015

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Grattugiato sostitutivo (tipo formaggio)

… Ma vi prego, non chiamatelo “parmigiano”!!


Scusate l’ironia, ma nel web gira di tutto di più.

Ora! Capisco le esigenze di chi non può o non vuole mangiare formaggi di origine animale, ma per favore, non offendiamo il nostro Parmigiano Reggiano Nazionale, apprezzato e famoso in tutto il mondo!!!

E quindi arriviamo a noi.
Ho detto che per qualche mese devo osservare una dieta senza glutine, né latte vaccino/derivati.
Però mi mancava tanto qualcosa da spolverare sulle mie improbabili pastasciutte (di cereali alternativi) al pomodoro… e allora?

Sono andata in qualche negozio bio, ma per ora non ho trovato nulla di alternativo al formaggio da spolverare sopra alle pietanze, tranne il Vegratì Bio che proverò (dalla Fior di Loto sono stati molto cortesi e solleciti rispondendo alla mia richiesta, ma costa circa 20-25 euro al Kg)…
ci sarebbe il lievito alimentare in scaglie disattivato…. ma non ne ho trovato senza glutine.. 
e allora?
Intanto mi sono inventata questa polvere… potete prenderne spunto e aggiustarla a vostro piacimento:
 

Ingredienti per 4 – 6 ricche spolverate
*2 cucchiaini di olio evo di frantoio (o olio di cocco alimentare o altro olio di semi)
*2 cucchiaini di mandorle sgusciate bio (sono più saporite, ma anche spellate va bene)
*2 cucchiai di fiocchi di avena (stavolta 2 gallette di riso bio, tanto per fare quantità!)
2 cucchiaini di fiocchi di patate (se si vuole gluten-free, altrimenti lievito alimentare in scaglie**)
2 cucchiaini di gomasio (fatto in precedenza)
Procedimento
Ho messo nel piccolo mixer della Kenwood i primi 3 ingredienti asteriscati.
Ho mandato per 1 minuto gradualmente alla massima velocità e poi ho ripetuto per 1 altro minuto per i residui ancora non frantumati. Ho aggiunto infine i fiocchi di patate e il gomasio, mescolato per bene e conservato direttamente nel barattolino del ken.
Per la conservazione – soprattutto per un problema di aroma – direi di non andare oltre i 7-10 giorni in frigorifero, tanto ci vogliono 2 minuti di orologio a farlo …
 


e anche io ho 
la mia illusione di “parmigiano” sulla pasta

P.S. – 10.IX.2018
Ho preparato di nuovo questo prodotto omettendo i fiocchi di patate e aggiungendo l’equivalente di lievito alimentare in scaglie**:

In questa versione il grattugiato non è più glutenfree, ma è buono ugualmente, ed è compatibile con l’alimentazione anti artrosi descritta in questo libro:

Fonte 04.X.2015

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Pasta avocado, salmone & limone

Possiamo definire la salsa con la quale ho condito questa pasta, una riedizione della famosa salsa guacamole.

Grazie a mio figlio, che ce l’ha proposta in occasione della cena della Vigilia di Natale scorsa, è entrata a far parte delle ricette che di tanto in tanto ripeto.
Questa pasta avocado, salmone & limone infatti, grazie ai grassi buoni degli ingredienti contenuti, sarà un’autentico aiuto nel fornirci dei nutrienti importanti.

Ingredienti per 4-5 persone
1 avocado maturo medio-grande o due più piccoli
1 cipolla media
100 gr salmone affumicato ***
30-40  gr succo di limone
pepe verde
peperoncino
olio e.v.o.
sale
***  solitamente abbatto in congelatore a -21°C il salmone affumicato nei giorni precedenti alla consumazione, onde evitare il parassita anisakis (l’affumicatura non lo neutralizza).
Procedimento
Ho tagliato a pezzi tutto l’avocado tranne qualche pezzettino, e l’ho messo nel frullatore.
Ho aggiunto metà della cipolla cruda tagliata grossolanamente, il succo del limone, il sale e il pepe verde (lo preferisco al pepe nero in quanto lo trovo meno caloroso).
In un pentolino ho messo a rosolare dolcemente l’altra metà della cipolla in olio e.v.o. e peperoncino; ho poi versato il tutto nel frullatore insieme al resto e frullato fino ad avere una salsa liscia.
Ho versato in una salsiera la crema di avocado, ci ho sfilacciato dentro il salmone affumicato e mescolato.


Ho poi condito con questa salsa le mie tagliatelle, decorando con pezzettini di avocado e listerelle di salmone!

… ed ecco la mia pastasciutta al “guacamole” 😉

L’idea
Qui l’idea vincente è stata dedicata da mio figlio a noi, estimatori della cipolla, nell’aggiungerne alla ricetta sia una parte frullata a crudo che una parte leggermente rosolata.

18 giugno 2016