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DOLCI

Gocce di cioccolato magrissime dukan-style

La realizzazione di queste gocce nasce dal fatto di potersele fare home-made partendo dal cacao in polvere e non dal cioccolato, e avere un prodotto compatibile in un periodo di … “ristrettezze” 🙂 .
 

Ho usato il cacao all’1% di materia grassa (quello a peso d’oro della Boutique Dukan),
…ma nulla vieta di farsele con il cacao magro all’11% di m.g. (ad esempio quello in vendita da Naturasì, della Rapunzel.. pure lui non scherza col prezzo…) .. in questo caso calcolare il tollerato…
…o col tradizionale cacao amaro in polvere al 21% di m.g. .. (ad esempio quello Conad biologico della Fairtrade), oppure il cacao amaro tradizionale, oppure quello dolce.. insomma fate vobis..
Per le dukaniane: queste gocce si potranno usare per tutte le fasi della dieta Dukan, ma se userete cacao magro all’11% dovrete considerarlo come tollerato, quindi sarà solo per le fasi a partire dalla crociera.
Ingredienti1 cucchiaio raso-raso di foglie di stevia polverizzate (o equivalente di altro dolcificante in polvere, o eventualmente 10-20 gocce di tic liquido a seconda dei gusti)
4 cucchiai colmi di latte scremato in polvere
2 cucchiai colmi di cacao magro all’1% di m.g.
6-8 cucchiai di latte scremato (qui, se utilizzaste il tic, vi consiglio di aggiungere le prime dieci gocce nei primi 5 cucchiai di latte, poi assaggiate ed aggiungere dolcificante a vostro gusto con il restante latte)
(facoltativo, qualche aroma naturale: semini di vaniglia, semini di cardamomo pestati, bucce arancia grattugiate finissime, peperoncino, ecc.)
Preparazione
Setacciare bene il cacao con il latte in polvere, la stevia polverizzata e poi aggiungere il latte scremato (se si aggiungesse il tic, aggiungerlo in questo momento).
Formare un panetto lavorandolo un po’ con le mani; si presenterà molto sodo, ma va bene così, e avvolgerlo in una pellicola trasparente.

Prenderne un po’ alla volta, dargli una forma a cordoncino e staccare dei pezzettini di impasto per comporre le vostre gocce, rollandole fra le dita (più riuscirete a farle piccole, meglio sarà).
Il lavoro è lungo, ma voi avrete le vostre gocce personalizzate magrissime 😉


Se volete, rotolate le vostre gocce in un po’ di cacao in polvere..
Il risultato sarà quello di piccole sfere di cioccolato durissime, ma non croccanti.
Chissà se lasciandole all’aria non induriscano al punto da diventare croccanti?!!
Non ci provo perché dopo tutta questa fatica non mi va di rischiare…
Non appena le proverò per un dolce, aggiornerò questa pagina
Conservazione
Potrete utilizzarle per 3 o 4 giorni circa tenendole in un barattolino chiuso, nel frigo (ho considerato la durata del latte fresco inserito),
oppure potrete mettere il tutto nel congelatore e usare le gocce all’occorrenza per i vostri dolci … o ancora .. per i più golosi.. di tanto in tanto andate nel freezer e gustatene qualcuna così, al naturale 😉
Utilizzo
Sotto, come ho utilizzato le gocce alla prima occasione – una sorta di Fantastico Cheesecake Protal … :
Fonte 26.I.2013
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DOLCI

Cheesecake con gocce di cioccolato dukan-style

Nonostante la dieta, mi era venuta voglia di un dolcetto morbido, gustoso e quasi “vero” 🙂 e ci ho provato così…


Non impressionatevi… sono ingredienti che chi segue la dieta Dukan ha sicuramente tutti in casa (o quasi)
Totale generale di tutti gli ingredienti (in ordine decrescente) che serviranno per 12 porzioni:
420 g uova [240 g albumi (6) + 180 g uova intere (3)]
400 g latte scremato liquido
200 g acqua
200 g fiocchi latte light
100 g kefir colato (4 cucchiai) – oppure yogurt greco o altro formaggio magro
100 g ricotta light
70 g crusca avena (6 cucchiai medi)
60 g mie gocce di cioccolata (3 cucchiai)
60 g scorza grattugiata di due grandi arance
40 g latte scremato in polvere (2 cucchiai)
30 g crusca frumento (3 cucchiai medi)
15 g cacao magro 1% m.g. (1 cucchiaio colmo)
15 g maizena (1 cucchiaio colmo)
4 g stevia polverizzata (l’equivalente di 2 minicucchiaini da caffè rasi o altro dolcificante)
(foto di repertorio 🙂 )
1 2 3
4 5 6
7 8 9
10 11 12
13 14 15
e si parte nel dettaglio…
Base per il cheesecake
70 g crusca avena
30 g crusca di frumento
1 uovo intero
50 g kefir colato
15 g cacao 1% m.g.
1 g stevia (mezzo minicucchiaino da caffè raso)
200 g acqua
mescoliamo bene il tutto, foderiamo di cartaforno uno stampo a cerniera (il mio è grande: diam. cm 27) … e come fa Diana … cottura 20′ a 200°C statico.
All’uscita dal forno, ho da subito ammorbidito la base un po’ troppo biscottata, con un po’ dei liquidi presi dal totale degli ingredienti del composto successivo, per farli assorbire nel frattempo che preparavo il resto.

… siccome volevo mettere molta ricotta e in casa ne avevo poca, avevo anche provato a fare doppia dose di questa simil-ricotta nel bimby, ma visto che si è addensata poco, l’ho usata così com’era, a mo’ di liquido denso-cremoso.
Pertanto credo che sia uguale fornire le dosi, inglobandole negli ingredienti del composto da mettere sulla base cotta del cheesecake …
quindi …
Composto morbido
2 tuorli (delle uova intere)
100 g ricotta light
200 g fiocchi di latte
50 g kefir colato
(forse per avere un effetto tipo “sour cream” bisognerebbe aumentare il kefir/yogurt, a discapito di fiocchi di latte o ricotta)
scorza grattugiata arance
40 g latte scremato in polvere
15 g maizena
3 g stevia (1 minicucchiaino da caffè)
(bisognerebbe aumentare il dolcificante, ma non volevo eccedere col sapore di stevia. Il risultato a me soddisfa, ma è poco dolce)
400 g latte scremato liquido
8 albumi (i 6 albumi + i 2 albumi delle uova intere)
60 g gocce cioccolato (3 cucchiai)
Mescolare bene fra loro i primi 8 ingredienti, aggiungere gradualmente il latte e, delicatamente, gli albumi che avremo montato a neve.

Infine, sempre delicatamente, aggiungiamo 2 cucchiaiate di gocce di cioccolato (fredde di freezer).

Versiamo nello stampo dove avevamo passato un po’ di liquidi sulla base biscottata…
.. e guarniamo con l’ultimo cucchiaio di gocce di cioccolato..

Cottura per 15 minuti a 180°C ventilato .
.. e ulteriori 15 minuti a 170°C ventilato.
(la prossima provare a diminuire a 20 minuti totali oppure sempre a 170 oppure coprire a metà cottura con un foglio di alluminio)
Ho fatto freddare il dolce, un’oretta in forno, poi, coperto con un telo, per un paio d’ore sul terrazzino, e poi in frigo, mettendo il tutto in una busta di cellophane (compreso il telo che lo copriva che sarebbe servito per assorbire eventuale condensa) per consumarlo l’indomani mattina.


… guardate sopra le gocce: sono veramente contenta della riuscita che hanno avuto in questo dolce.
Praticamente sono rimaste sode, non hanno scurito l’impasto, ma al morso erano ben … “addentabili” .. insomma soddisfatta 😉
.. e guardate sotto come è uniforme la cottura della base di crusche al cacao (a torta capovolta … brrrrr … il pericolo è il mio mestiere!)

Fonte 29.I.2013

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DOLCI PANE, pizze, pizzelle e dintorni

Pane al seitan dukan-style

Non è da me abusare di glutine, ma una tantum, pur se è un pane altamento proteico (fatto quasi esclusivamente da glutine di frumento), ve lo voglio proporre in quanto è l’unico pane che in questa dieta mi è sembrato quasi vero!

Ingredienti per 6 paninetti da 30 g ciascuno (peso cotto)

100 g preparato per seitan (io ho usato il preparato della Natural Food, ma è meglio quello con solo glutine)
150 g latte scremato liquido
1,56 g di lievito di birra e cioè 1/16 di cubetto suddiviso così (oppure mezzo grammo di ldb liofilizzato)
6 g semi di lino

(1 cucchiaino in totale, facoltativo, è una piccola aggiunta, ma fanno così bene, e rallegrano il paninetto…)
chi utilizza glutine puro aggiunga un pizzico di sale (io non l’ho fatto perché il Natural Food già lo contiene)



Preparazione

Ho versato attraverso un colino il preparato per seitan direttamente sul latte nel quale avevo sciolto il lievito, mescolando da subito con una forchetta per non far venire grumi.
Ho fatto lievitare il panetto nella ciotola coperta, per un’ora.

Passata l’ora, ho rimaneggiato l’impastino sbatacchiandolo e andandoci anche di nocche delle dita.
Rimesso a lievitare un’altra ora.
Passata la seconda ora di lievitazione ho formato dei paninetti di 42 g ciascuno e ho fatto lievitare ancora circa 1 ora



Cottura

Visto che quasi tutte le indicazioni riportavano la cottura ventilata ho infornato preriscaldando il forno a 200°C ventilato per 25 minuti (forse anche meno va bene, ma volevo far cuocere per bene il glutine)…
La prossima volta vorrei provare col mio solito metodo prima statico e alla fine ventilato..


***
Visto che i miei panini contengono un minimo di carboidrati in più rispetto a quelli preparati con glutine puro, non farò altro che considerarli come un tollerato, e quindi in attesa di usare il glutine giusto, non ne farò largo uso..
Oltre al motivo citato, come giustamente si riesce ad intuire, meglio non abusare di glutine, sia nella quotidianità, ma nemmeno in questi periodi di “magra”

Ricordo che sono sempre stata contraria anche all’abuso che si fa di farina manitoba (ha un’alta percentuale di glutine rispetto alle altre farine) per la preparazione del nostro pane quotidiano.
Ma qui si parla di un periodo limitato e naturalmente – ripeto – con buonsenso ed equilibrio, bisognerà centellinarsi questi prodotti

Fonte 01.II.2013

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DOLCI

Biscotti croccanti di tofu dukan-style

Con le crusche i biscotti non mi riescono ancora, ma il tofu ha veramente il suo perché (anche se c’è da dire che … “necessità fa virtù”). Lo trovo proprio un comodo alleato, è molto versatile e lo adatto bene sia a chips salati, che ora, a biscotti croccanti. Visto inoltre che è un alimento permesso, non si deve neanche star a fare troppi calcoli sulle dosi da potersi mangiare, e quindi ecco qua i miei biscottini di tofu.

360 g tofu solido
1 cucchiaino da caffè raso di stevia in foglie polverizzata
20 g scorza grattugiata di limoni bio
2 cucchiai succo limone
1 cucchiaino raso di vaniglia in polvere
1 pizzico di sale a 2 dita
Ho mescolato tutti gli ingredienti nel bimby. Ho versato in una teglia da plumcake di pyrex foderata di cartaforno, e ho cotto preriscaldando il forno, con funzione statica a 180°C per 40 minuti, coprendo con foglio di alluminio a circa metà cottura.

Ho sformato, capovolto, lasciato freddare e tagliato, formando tanti stick a mo’ di lingue di gatto…


Ho riempito 2 teglie.
Ho reinfornato a 160°C ventilato per 30-40 minuti , ruotando le teglie un paio di volte e capovolgendo i biscottini (tenere d’occhio la biscottatura… se cuociono troppo, oltre a croccanti, i biscottini potrebbero diventare amari)…

Sono venuti 45-50 biscottini… qualcuno si è dorato di più e sono croccantissimi…

I sapori di questi dolcetti – fra riffe e raffe (come dice sempre mia madre) – è sempre il solito.. la stevia predomina e si sente dappertutto, anche se la uso con parsimonia, ma la voglia di croccante è soddisfatta!
Mi chiedo se potrebbero migliorare ulteriormente appiattendoli a mo’ di lamella fra due fogli di cartaforno prima della seconda cottura.
Fonte 04.II.2013

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DOLCI

Krumiri ai tuorli sodi

Grazie ad un “cucinare insieme” di Cookaround, mi sono nuovamente cimentata nella preparazione di questi favolosi biscotti, proprio per provarli con la frolla coi tuorli sodi (ho scoperto che anche i delicatissimi e burrosissimi canestrelli hanno questo tipo di frolla), che li ha resi più friabili del primo tentativo con frolla tradizionale.

Grazie alle varie ricette che ho rivisitato li ho trovati decisamente stupendi sia nel gusto (e molto molto simili agli originali), e perché no, anche nella forma.

I krumiri, considerati come una prelibatezza di Casale Monferrato, città nel nord-ovest d’Italia, sono stati inventati nel 1878 dal pasticcere Domenico Rossi, e sono attualmente ancora venduti nella tradizionale scatola rossa.

Sono realizzati senza acqua, con farina di frumento (anche se molti suggeriscono mais), zucchero, burro, uova e vaniglia, ma la loro ricetta resta segreta.
Hanno una forma leggermente ricurva e la superficie risulta ruvida.
La tipica forma a manubrio potrebbe essere stata scelta in onore dei baffoni di Vittorio Emanuele II, Re d’Italia.

Anche se molti utilizzano farina di mais ho preferito dare credito alle ricette che vogliono preminentemente grano tenero.

Ingredienti (con 710 grammi di impasto mi sono venuti 73 biscotti)
– 100 gr di burro chiarificato
– 140 gr di zucchero semolato a velo
– 1 albume crudo (potete utilizzare quello dei brik, se non volete “sacrificare il IV uovo!)
– 3 tuorli sodi (che potreste anche separare prima della cottura e “rassodare” mettendo in acqua bollente, delicatamente con un cucchiaio. In questo modo potreste recuperare più agevolmente gli albumi crudi)
– 1 tappino di mio estratto di vaniglia
– 350 gr di farina 0 oppure un mix di farine setacciate insieme, eliminando la maggior parte della crusca, ma mantenendo la leggera granulosità caratteristica di questi biscotti (questa volta ho fatto così: 180 g tipo 00; 100 g Solina; il resto era un misurino di ciascuna delle seguenti farine per un totale di 75 g circa: kamut, farro integrale, segale integrale, avena semi-integrale, fioretto di mais, amido di riso)
– 1 pizzico di sale

Procedimento
Ho messo nella planetaria lo zucchero a velo, il burro freddo a pezzetti, e ho fatto girare prima lentamente, poi ad alta velocità. Ho usato inizialmente il gancio a frusta.

Una volta ben montato ho unito l’albume appena battuto, la vaniglia liquida, poi i 3 tuorli sodi precedentemente schiacciati con una forchetta, e ho miscelato per bene (volendo, si possono setacciare i tuorli attraverso un colino per evitare di ritrovarsi con grumetti di uovo).

Ho sostituito la frusta mettendo il gancio a kappa nella planetaria, quindi aggiunto tutte le farine col pizzico di sale, e ho mescolato fino a che l’impasto è risultato ben uniformato e ha lasciato pulito il gancio.

A questo punto ho formato subito i biscotti.

Dopo aver formato i biscotti su cartaforno, ho messo la teglia in una busta di cellophane e riposto in frigo per una notte intera.

Cottura
In forno ventilato a 300°C (o comunque alla massima temperatura raggiunta dal proprio forno per far subire lo shock termico che secondo me aiuta ad avvicinarsi al sapore originale), che va abbassato a 180°C subito dopo l’inserimento della/e teglie in un binario centrale per 20-22 minuti, a seconda della dimensione della sezione del biscotto.
Importantissimo che i biscotti siano freddi di frigo.
Devono risultare ben dorati, per assumere il classico sapore del krumiro.
Visto che i miei biscotti erano freddi di frigo, e data la dimensione (circa 1 cm e mezzo di diametro) ho fatto cuocere per 22 minuti, ruotando la teglia dopo 10 minuti circa.

Fonte 12.V.2013

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Pepite o scagliette di crusca al cioccolato dukan-style

Questa vorrebbe essere la riproduzione di una sorta di cereali aggregati – le famigerate pepite Dukan – che non ho mai visto né comprato, quindi mi sono dovuta ingegnare un pochino.

Con l’occasione, ho provato anche a pressarle a mo’ di biscottini..


Ingredienti per 3 dosi intere oppure 6 mezze dosi (comprensive di 2 tollerati totali).
6 cucchiai crusca avena
3 cucchiai crusca grano
3 cucchiai latte scremato in polvere
1 cucchiaio raso stevia in foglie polverizzate (no liquido!)
3 cucchiai kefir colato bene (o fb, o total 0 scolato due volte, o linessa)
2 cucchiaini olio e.v.o., oppure olio di semi a proprio gusto (per mescolarlo meglio, lo verso nel kefir)
1 cucchiaino caffè solubile, pestato nel mortaio
2 cucchiaini colmi cacao amaro magro 1% m.g.
1 tappino di bottiglia di mio estratto di vaniglia
la punta di un cucchiaino di polvere di semi di cardamomo pestati nel mortaio
Preparazione
Impastare sbriciolando con le dita.

Ho dato una scorsa online: se non si vuole avere solo crusca sparsa nella teglia bisogna perderci un po’ di tempo.

Ho preso ciascun micro-mucchiettino di impasto, pressandolo fra 3 dita di una mano, contro le 3 dita dell’altra mano…(come due cigni che si sbaciucchiano 🙂 )

qui, per mostrare le dimensioni, vicino ad un cucchiaino da caffè!
Per non farci mancare niente, la metà del composto l’ho trasformata in biscottini, pressando l’impastino sbricioloso con forza, fra due fogli di cartaforno con un matterello, e ho cotto così, steso a mo’ di sfoglia.. eliminando prima il foglio superiore della cartaforno.
Ho infornato 100°C x 1 ora ventilato, sia le pepite che le sfogliette.
Ho fatto raffreddare nel forno per un’oretta almeno, e poi ho chiuso in barattolini di vetro, già suddividendo il tutto in 6 mezze porzioni di crusca.

Sono pochi, ma attenzione ai 2 tollerati complessivi di olio..

Questa però, secondo me, è  la versione migliore: scagliette somiglianti a dei croccantissimi biscottini al cacao.

Fonte 17.II.2013

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Biscotti croccanti alle spezie dukan-style

Questa è l’evoluzione della ricetta del pandispezie dukan, ripresa da Cookaround e rivisitata da me con alcune modifiche.
Eeh, si!! Condivido quello che ho sentito dalle labbra di un’attrice in un film di Ozpetek appena visto: “Ognuno in cucina tiene viva una ricetta secondo le proprie trasformazioni”.

Ingredienti
– per 4 porzioni di crusca al giorno e 1/2 tollerato per ciascuna porzione (maizena e olio), oppure
– 8 mezze porzioni e 1/4 di tollerato per ciascuna mezza porzione

120 gr. crusca di avena (8 cucchiai colmi)
40 g crusca di grano (4 cucchiai) – se si vuole omettere la crusca di grano, diminuire i liquidi
25 g kefir (1 cucchiaio) – oppure sostituire con albume e diminuire l’acqua.
1 cucchiaio di latte in polvere scremato
1 cucchiaio di maizena
1 cucchiaio di cannella
1/2 cucchiaio di semi di anice frullati
1/2 cucchiaio di anice stellato fullato
1 pezzetto di zenzero frullato
2 pizzichi di noce moscata
3 chiodi di garofano frullati
1 cucchiaio raso di foglie di stevia in polvere
3 gr. di sale rosa
4 tuorli
50 g acqua
1 cucchiaino di olio e.v.o. per stendere
(ho volutamente omesso il lievito, mi sembrava superfluo, vista la consistenza dell’impasto)

Preparazione
Mescolare il tutti gli ingredienti fino al sale, frullando quando richiesto, (tranne l’avena – che non volevo macinare troppo – ho versato tutto nel bimby) poi unite l’avena, i 4 tuorli, l’acqua e il dolcificante. Ho impastato a spiga per 2 minuti, poi ho continuato a sbriciolare/compattare con le mani.
Abbiamo all’incirca 420 grammi da crudo, per le 4 porzioni (1/2 tollerato a porzione)
Amalgamare con le mani (o nel bimby, ma ricompattare a mano)
Viene un impasto molto sodo
Non siate tentate ad aggiungere altra acqua,al massimo bagnarsi le mani per stendere e lavorare meglio
Stendete col matterello allo spessore di pochi millimetri o tagliate con le formine.
Io ho formato con lo stampino per le tartarughe.
Per questa volta ho voluto provare la stessa cottura delle pepite, quindi 1 h. a 100°C ventilato.
Poi ho lasciato ancora 1 h a forno socchiuso…
..ma non sono venuti croccanti come le scagliette di pepite … evidentemente l’uovo ha più bisogno di cottura per venire croccante…


La prossima volta proverò la cottura suggerita:
“… x 10′ a forno medio, io ho quello a gas ma penso che 180° vadano bene
poi aprite un po’ il forno lasciandolo socchiuso e fate stare altri 5′
si colorano subito quindi attente a non bruciarli”.
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Dolce al cacao dukan-style senza tollerati


E per non restare del tutto senza qualche dolcetto gratificante …
Ingredienti (doppia dose circa, rispetto alla ricetta originaria)

3 uova grandi (le avevo medie) + 2 albumi
1,5 cucchiaini dolcificante liquido tic (o meglio equivalente stevia)
20 g di cacao amaro
spolverata abbondante di cannella
ho aggiunto un pizzichino di sale rosa nel montare gli albumi

Separate i tuorli dagli albumi, sbattere i tuorli con dolcificante e cacao (è stata dura “disammalloppare” tutto 🙁 ).
Montare gli albumi a neve e incorporateli delicatamente al composto aggiungendo un pizzico di sale.
Aromatizzate con cannella.
Ho usato due stampini piuttosto che una tortiera come nella ricetta originaria..
Cotti in forno per 15 min a 180°C, poi 5 minuti a 160, poi 5 minuti a forno spento, poi 5 minuti a fessura… totale 30 minuti.


Ho suddiviso in più fette rispetto alle 6 dosi che avevo previsto, e ne ho gustata qualcuna con della ricotta di bufala e una spolverata di cacao amaro.
Fette morbide e leggermente spugnose. Mi hanno ricordato un pochino una chiffon-cake al cacao..
Buono, da ripetere!
Fonte 06.IV.2013

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Torta soffice dukan-style senza tollerati


E siamo addirittura ad una pseudo-tortina. Perché no?!! Dobbiamo pur coccolarci, nonostante le diete, giusto?!
INGREDIENTI
Per l’impasto
(fare solo due strati e non tre come in foto)
200 gr Latte scremato in polvere
2 Uova
70 gr Crusca d’ Avena
15 gr Crusca di Frumento
70 gr di Glutine
130 gr Albumi
150 gr Acqua
150 gr Latte scremato
buccia grattugiata di 1 arancia (ricordarsi che il mio estratto di vaniglia – alcolico – è meglio utilizzarlo in cottura, così evapora!!!!!!)
5 microdosatori rasi stevia pura
1 bustina di lievito in polvere
Per il ripieno
(1 strato e non 3 della foto)
500 gr ricotta
1 cucchiaino cardamomo polverizzato
3 microdosatori rasi stevia pura
Per la bagna
(1 strato e non 3 della foto):
200 g acqua
2 microdosatori di stevia
1 cucchiaino cardamomo polverizzato
Per la copertura
200 gr di latte in polvere scremato
40 gr di cacao magro Dukan (no tollerati)
5 microdosatori di stevia
200 ml acqua
PROCEDIMENTO
Preriscaldare il forno a 200 e infornare a 180° sopra/sotto (oppure verificare la cottura della chiffoncake, che mi sembra sia perfetta, e non tralasciare di poter utilizzare lo stampo da chiffoncake, senza cartaforno).
Mescolare tutti gli ingredienti secchi.
Aggiungere poi, i soli tuorli delle uova intere, l’acqua, il latte liquido, il dolcificante e l’aroma.
Lavorare il composto energicamente.
Montare tutti gli albumi a neve, aggiungendo un pizzico di lievito a metà lavorazione, e con l’ aiuto di una frusta aggiungere al composto.
Foderare con carta da forno una teglia a bordi alti del diametro di 27-28 cm.
Dopo aver fatto riposare 5 minuti l’impasto, incorporare il resto del lievito, spolverizzando, e continuare a mescolare delicatamente.
Versare nella tortiera e infornare coprendo con cartaforno, facendo attenzione che non tocchi l’impasto (la prima volta ho messo anche la griglia per una maggiore stabilità, ma provare col supporto dell’estense, oppure giocare con le griglie grandi, poggiandoci sopra la cartaforno o al limite una teglia piccola, ma penso vada meno bene).
Lasciare cuocere 45 minuti circa in un ripiano centrale (lasciar perdere la storia di togliere il foglio da sopra dopo 30 minuti, pena l’ammosciamento assicurato…)
Una volta cotta, lasciarla ancora 5 minuti dentro a forno spento, poi ancora 5 minuti a fessura, e poi speriamo che se la cava…
Quando la torta sarà fredda tagliarla a metà.
Foderare il fondo di uno stampo possibilmente a bordi svasati con carta da forno.
Tagliare delle sottili strisce non più larghe di un dito e ricoprire il fondo con questa pasta. Bagnare!
Amalgamare la ricotta con l’ aroma e il dolcificante.
Versare sulle strisce di pasta il ripieno e livellarlo (ma non arrivare proprio al bordo, altrimenti se fuoriesce, poi la copertura non si attacca).
Ricoprire con altre strisce di pasta, attappando i buchi.
Bagnare con la bagna tutta la pasta aiutandovi con un pennello e fare la prova “mano”.
Schiacciare leggermente e mettere in frigo con un piatto sopra dove metterete un peso.
Lasciate riposare per 4 ore circa.
Nel frattempo che la torta è in frigo preparate la copertura.
Lavorate energicamente il latte in polvere con il dolcificante, il cacao e l’ acqua.
Cuocere a bagnomaria per 5 minuti (o in microonde per 30/60 secondi)
Lavoratela ancora un pò e poi mettetela in frigo.
A questo punto – per evitare grumi – frullare col mixer, oppure lasciatela riposare e quando sarà fredda passate la crema in un setaccio o colino.
Togliete la torta dal frigo e capovolgetela su un piatto da portata.
Versarvi sopra la copertura al cioccolato e livellate .
Rimettete in frigo e lasciate asciugare la glassa.
Fonte 11.IV.2013

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Ricotta al forno al limone dukan-style

Alla continua ricerca di dolcetti leggeri, ho reso questa ricotta dukan-style aromatizzata al limone, perfino più light dell’originale.
Eccola:

Ingredienti
gr. 500 di ricotta di bufala light (di solito la trovo al 6%, questa di bufala ha l’8% di grassi, ma è ottima).
ml 7,5 di dolcificante liquido (corrispondente a circa 100 gr di zucchero, leggermente maggiore della quantità prevista. Per un’alternativa più salutare, la prossima volta proverò con stevia).
il succo di un limone
5 ml di mio estratto di vaniglia
gr. 30 di amido di mais (due tollerati)
Procedimento
Ho spremuto il limone e filtrato, passata la ricotta con le fruste dello sbattitore e amalgamato tutto.
Prima ho mescolato la ricotta con il dolcificante, poi ho aggiunto il succo di limone e la vaniglia (non esagerare altrimenti prevale sul sapore del limone).
Ho frullato ancora e assaggiato per vedere com’era di sapore.
Ho continuato a frullare spolverando l’amido (qui la ricetta suggerisce di far venire una crema abbastanza liscia, ma la mia ricotta era già molto asciutta.
Se dovessi usare questa stessa ricotta, la prossima volta aggiungerò 1 o 2 cucchiai di latte scremato liquido.
Ho messo il composto in 6 stampini monoporzione di silicone, riempiendone ciascuno con 100 grammi circa del composto e ho livellato bene.
Cottura
Ho messo in forno caldo a 200°C finchè non ho visto colorarsi bene la ricotta. Dopo una 20ina di minuti i dolcetti erano emersi dagli stampi di buoni 2 cm, ma alla fine si sono rilivellati. Ho fatto stare ancora 10 minuti, ma forse si poteva evitare (proprio perché la ricotta era molto asciutta..)
Ho fatto freddare e poi messo in frigo (non sformare subito, altrimenti rischia di spatasciarsi).
Una volta freddi, ne ho guarnito uno con la mia marmellata di bacche di goji. Buonissimo!!!
Gli altri li ho congelati. .. vediamo come saranno una volta scongelati.

Meglio mangiarla appena pronta, ma pur se perde un pochino, è un dolce accettabile anche dopo scongelato.

Fonte  28.IV.2013