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CONTORNI e verdure di ogni genere

Chips di verdure dukan-style

In mancanza di essiccatore, le verdure possono anche essere disidratate al forno, variando la temperatura a seconda del risultato desiderato, e diventando delle gustose e leggere chips.
Sono utili sia come snack spezzafame che come ingrediente per varie ricette sfiziose, oltre a restare leggere e gustose.
E … W a chi ha l’orto.
Per averne sempre una buona scorta in dispensa, ci vorrebbero ingenti quantità di verdure.
CHIPS DI ZUCCHINE

Ho semplicemente tagliato le zucchine velocemente a rondelle con una mandolina.
Poi le ho disposte su cartaforno e per ogni zucchina grande è venuta una teglia intera… peccato che ho fatto la prova con sole due zucchine…
la prossima volta, vista la lunghezza del procedimento…. preparerò almeno 4-5 zucchine, così da riuscire a fare quattro strati di teglie o griglie (se fate come me, potete anche mettere la cartaforno direttamente sulle griglie).
Le ho fatte stare 5 ore a 40°C ventilato, cambiando di posto e ruotando di tanto in tanto le griglie.
Sono venute molto ben asciutte, ma non croccantine. Insomma perfette per essere poi condite o marinate.
Se si volessero proprio crick-crock, credo che bisognerebbe prolungare l’asciugatura ad almeno 6 ore circa, mentre con 3 ore di asciugatura dovrebbero già essere pronte da condire.. insomma vi potrete regolare…
e poi si mantengono sicuramente parecchi giorni in frigorifero, visto che sono disidratate.
Non ho messo sale in “cottura”, ma nessuno vieta di farlo.
Al momento di mangiarle, invece, le ho lasciate un pochino a macerare in una delle salsette vinaigrette di Dukan, che avevo in congelatore porzionate nelle bustine formaghiaccio.
Vi assicuro che erano meglio delle zucchine marinate, o almeno così sono sembrate a me
Fonte 27.III.2013
 
CHIPS DI POMODORI

Ma quanto sono buoni!!!
Non tutti croccantissimi, ma gustosi, anche senza sale (solo con paprika dolce) e interessanti da aggiungere a pezzetti nell’impasto di crackers, ecc.

Tagliare a fettine sottili qualche pomodoro, versare sopra della paprika in polvere e infornare su cartaforno, a 100°C ventilato per un paio d’ore, ruotando la teglia ogni mezz’ora e comunque a metà cottura (mi sono piaciuti di più con questa asciugatura più dolce).

Saporitissimi, anche se non estremamente secchi …
Fonte 05.III.2013
 
CHIPS DI CIPOLLE

Ecco i miei 15-20 grammi di cipolle disidratate in un piattino da caffè.
Con 1 cipolla e due scalogni – 120-130 grammi circa – in tutto sono venuti circa 15-20 g disidratati!!

ho messo cipolla e scalogni tagliati grossolanamente per pochi secondi, a vel. 7 nel bimby, direttamente dal foro, con le lame in movimento

ho “sparpagliato” il composto su cartaforno con le mani, cercando per quanto possibile di non sovrapporre.
Ho infornato preriscaldando, con funzione ventilato, a 120°C per 1 oretta, lasciando poi asciugare all’interno del forno..

ops… si stavano consumando un po’ troppo?
Fonte 19.III.2013
 
CHIPS DI ZUCCA

Unico neo? Come spesso capita per queste chips, la zucca era circa 7-800 grammi, ma la resa è molto bassa!
Sarà venuto l’equivalente di un misero pacchetto di patatine crik-crok!!
Questa ulteriore ricettina viene dal libro delle ricette Dukan… presa online..Ho ancora parecchia zucca che mi hanno regalato in autunno, che avevo già pulito e surgelato, un po’ a cubetti, e un po’ a fette sottili (proprio come servono per queste chips), quindi ho preso buona parte delle fettine di zucca e non ho fatto altro che farla scongelare, l’ho tamponata con un canovaccio per asciugarla bene e l’ho disposta sulla teglia sopra alla cartaforno.
Ho spolverato col mio dado granulare, e ad una parte ho aggiunto anche della paprika dolce.

La ricetta era con una temperatura più alta, ma in forno si stavano bruciacchiando da subito, quindi ho abbassato a 160°c per 45-50 minuti, ruotando la teglia dopo una mezz’ora.
Credo che la prossima volta proverò con una temperatura ancora più bassa: tutto sommato si devono soltanto asciugare e seccare per diventare croccanti.
Come potete vedere, qualcuna è venuta troppo scura, ma il sapore a me è piaciuto molto.

Purtroppo vanno mangiate appena cotte: a meno che non si trovi un modo migliore di conservarle o si passino momentaneamente di nuovo sotto il grill, il giorno dopo “perdono” e si “ammosciano”!
Fonte 04.III.2013

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Hummus – Crema di ceci

Risulterà strano come le specialità da tutto il mondo io riesca a mangiarle a casa di mio figlio, in Olanda.
Eh, si! Le mamme arrivano sempre con l’ultimo treno!!!
Anche l’hummus l’ho conosciuto da lui …
Be’, mi ha conquistato!
Breve ricerchina per raggruppare come al solito le idee prese qua e là in rete, ed ecco la mia versione!

Ingredienti
550 g ceci lessati senza pellicine (gonfiano di meno e il risultato finale è migliore)
4-5 foglie di alloro secco per la cottura dei ceci
2 grossi spicchi di aglio senza l’anima (il filetto centrale, indigesto)
100 grammi di tahina (3 cucchiai colmi)
40 g succo di un limone succoso
acqua di cottura dei ceci, q.b. ad ottenere una consistenza come una maionese soda
sale q.b. (io a velo) – pochissimo a fine cottura nell’acqua dei ceci, più 3 piccole prese nel composto finale
una puntina di cumino (lo metterò in futuro, non lo adoro, ma secondo i puristi ci andrebbe).

Procedimento
Ho preparato tutta la bustina di ceci secchi bio (erano 500 gr di “ceci del solco dritto” di Onano).
Ho messo i ceci in abbondante acqua appena tiepida in una terrina di vetro per 18-20h, con un cucchiaino di bicarbonato.
Il giorno dopo ho sciacquato per bene i ceci e li ho messi a bollire coperti, con le 4 foglie di alloro, sempre in abbondante acqua (oltre il doppio rispetto al volume).
Ho coperto, schiumato quando si è formata la saponina, e ho lasciato cuocere per circa 3 ore.
Ho salato pochissimo soltanto dopo un paio d’ore (mai salare da subito i legumi: indurirebbero).

Una volta lessati (in cottura sono diventati oltre un chilogrammo) li ho scolati e ho iniziato a togliere la pellicina uno ad uno fino ad arrivare ai 550 grammi netti (non ce la facevo più!).
Fatevi aiutare!
Ci è voluto un bel po’ di tempo (oltre un’ora in due persone), ma ne è valsa la pena.
Non c’è paragone rispetto a quando ho utilizzato il passaverdure!

E finalmente passiamo alla magica crema dalle mille e una notte che ho frullato con l’aiuto del mio “bimby”.

Ho messo prima l’aglio tagliato a metà, dal foro del boccale con lame in movimento, per sbriciolarlo al massimo – 2 o 3”, vel 7
stop (ad ogni stop ho mescolato, aggiunto altri ingredienti e riavviato il bimby)
ho versato i ceci, frullato gradualmente – 20”, vel 7
stop
aggiunto sale, tahina – 10” vel 7-8
stop
aggiunto succo di limone e acqua dei ceci in più riprese, solo mescolando, fino a rendere la consistenza del composto analoga a quella di una maionese soda.
Frullatina finale e … è venuta una crema liscissima e deliziosa.

Lo potete gustare semplice, con una fetta di buon pane (arabo o pita), guarnito con alcuni ceci e/o un giro d’olio, prezzemolo, peperoncino/paprika dolce, limone.
Quello che resta può essere conservato in frigo (direi 2-3 giorni al massimo), e deve essere sempre tirato fuori almeno 20 minuti prima di essere consumato.

Conservazione
Qualcuno suggerisce che è possibile congelare l’hummus (e consumarlo nel giro di un paio di mesi), qualcuno suggerisce il contrario!
Farò qualche prova e poi riporterò in questo articolo.

9 marzo 2015

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Frittata di patate di Nonna Irene

La frittata di patate di Nonna Irene è un piatto “povero” della cucina italiana che mia madre preparava di tanto in tanto perché piaceva moltissimo a mio padre, e a tutte noi altre 7 in famiglia (e guarda caso mi ricorda la  tortilla de patatas y cebolla, anche quella mi piace moltissimo 😉 ).

Non è esattamente un piatto leggero, ed è indicato per la stagione fredda, quindi correte a prepararne una prima che arrivi il caldo estivo.
Magari gustatela al posto di un piatto di pastasciutta e con accompagnamento di una insalata mista …
Ne varrà la pena.

Ingredienti per 2-4 persone a seconda se la servite come piatto principale
4-5 patate medie
1 cipolla (a me piace, quindi, grande)
40-50 g pancetta tesa
olio e.v.o.
sale
peperoncino



Procedimento
Sarebbe bene cuocere le patate a vapore, senza la buccia, per via della solanina.
Dopo averle lavate benissimo però (questa volta erano novelle), le ho lessate con la buccia, nel cestello rialzato della pentola a pressione, per 12-14 minuti dal fischio.
Intanto Ho soffritto dolcemente qualche rondella di peperoncino e la pancetta tagliata a cubetti in poco olio e.v.o.
Una volta rosolata, ho tolto la pancetta più magra e l’ho lasciata in caldo.

Nella stessa padella ho versato la cipolla tagliata fine e ho lasciato imbiondire per bene.

Per schiacciare le patate ho utilizzato l’apposito attrezzo.
Se non si ha altro si potranno schiacciare le patate con una forchetta, ma allora, si dovranno prima pelare (leggi sotto).

In una ciotola ho unito infine le patate schiacciate, un po’ di sale, i cubetti di pancetta rosolati e le cipolle sommariamente scolate dal loro olio di cottura (qui se volete, potete togliere il peperoncino e la pancetta più grassa).

Mescolo tutto delicatamente, compattando con le mani, e verso nella padella dove ho lasciato scaldare bene l’olio residuo della cottura delle cipolle.

Quando si è formata la pellicina, con l’aiuto di un piatto,  capovolgo e appiattisco un po’ con un mestolo, in modo di ridare la forma di una frittata.
Questa frittata di patate non ha uova, quindi si disfa se non la si capovolge delicatamente.
Servitela fumante o anche tiepida in modo che si rapprenda un pochino: in tutti e due i casi, noi la troviamo ottima.
Grazie Nonna Irene

Lidea
Le patate lessate (e bollenti, aggiungo io), si potranno schiacciare in un baleno, poggiando di volta in volta una patata tagliata a metà, dal lato senza buccia, a contatto con i buchini dello schiacciapatate.
La pellicina resterà praticamente intatta e si potrà eliminare prima di proseguire con ogni altra mezza patata successiva.

3 giugno 2016

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Teglia di verdure

Non potevo non provare anche io la famigerata “teglia di verdure” che puntualmente un’amica di Cookaround ci faceva assaggiare ogni volta che ci si incontrava in occasione dei raduni.

E’ un piatto da provare, visto che si possono usare tutte le verdure che ci vengono in mente.
Io l’ho voluta replicare in versione “caponata-ratatouille” per Lorenzo, che di tanto in tanto viene a mangiare “cucinato” a casa della sua mamma!

Ingredienti
(per una teglia grande – 6/8 persone):
4 patate
2 melanzane
2 peperoni
1 cipolla
15 pomodorini ciliegino
olio e.v.o.
dado vegetale granulare oppure sale
pepe verde (meno irritante di quello nero)
basilico
pangrattato

Procedimento
In una teglia da forno ho messo un filo d’olio.
Ho affettato e distribuito uniformemente la cipolla nella teglia.
Ho affettato le patate (pelapatate o mandolina vanno bene per farle finissime) e le ho distribuite sopra le cipolle.
Ho spolverato del pangrattato, del dado granulare e poco pepe verde sulla superficie delle patate, ho condito con un filo d’olio e qualche foglia di basilico.

 Ho disposto uno strato con i peperoni (qui consiglio di svuotare solo la parte centrale coi semi e lasciare interi i peperoni se volete velocizzare con la mandolina, altrimenti è un problema tagliuzzarli)..

..e uno con le melanzane affettate (qui ho usato quasi esclusivamente la mandolina).

I pezzetti di verdura che rimanevano interi li ho tagliuzzati con le forbici multilama.
Ho proceduto fino a completamento della teglia terminando coi pomodorini tagliati a metà, e ancora pangrattato, dado granulare, pepe verde, basilico e olio, che ho distribuito ogni 2 o 3 strati.

Ho infornato caldo a 160°C ventilato per 1 ora in un binario centrale-basso (spesso adotto cotture a temperatura relativamente bassa).
Ho ruotato la teglia a metà cottura e, utilizzando un mestolo piatto, ho schiacciato un po’ i pomodorini sulle altre verdure.
Ho infine provato il punto di cottura con una forchetta come suggerisce Angelita, ho alzato di un binario la teglia e terminato accendendo il grill ventilato a 180°C per 10 minuti.

5 maggio 2016

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Melanzane simil-fritte al forno

Grazie ad uno dei soliti input di tanti anni fa di Cookaround ecco una preparazione rapida e gustosa che non ci appesantirà troppo.
Queste melanzane simil-fritte infatti saranno ottime, gustate così, ancora calde, o potranno essere utilizzate per altre ricette, alcune delle quali riportate in fondo all’articolo.

Ingredienti
Melanzane
Olio extra vergine di oliva
Acqua (solo nella versione pennellata sui due lati)
Sale

Procedimento
Prendo le melanzane necessarie, le taglio a fette.
Solitamente evito di metterle sottosale, visto che mi piace il sapore piccantino di questo ortaggio di stagione.
Verso in un piattino dell’olio extra vergine di oliva.
Pennello con l’olio il lato superiore di ciascuna fetta di melanzana (solitamente preferisco la versione pennellata soltanto da una parte).
Poggio direttamente sulla griglia la parte asciutta (no cartaforno), mentre la parte unta sarà rivolta verso l’alto (in questo caso non servirà la teglia alla base del forno con l’acqua, in quanto l’olio non scolerà sul fondo).
Metto la griglia ad un’altezza centrale.
Se si preparano contemporaneamente più griglie sarà bene distanziarle equamente (io sono arrivata a riempirne 4!!).

Inforno preriscaldato a 220°C ventilato per circa 15-20 minuti, o comunque fino a doratura desiderata.
A metà cottura ruoto e cambio di posto alle griglie (anche se il forno ventilato permette di cuocere facilmente da tutti i lati).

Se si vuole un prodotto ancora più simil-fritto occorrerà pennellare le fette di melanzane sui due lati.
In questo caso sarà necessario mettere un po’ d’acqua in una teglia nella parte bassa del forno.
In questa teglia si raccoglierà l’olio (e non produrrà fumo visto che c’è dell’acqua) e le melanzane che già così saranno più asciutte, una volta tolte dal forno sembreranno davvero fritte.
Si preparano in pochissimo tempo, e soprattutto rispetto a quelle fritte, queste sono molto più leggere e sono comodissime perché non c’è bisogno di seguirle in cottura.

L’idea
Alcune degli utlizzi che preferisco:

  • per un contorno veloce le condisco con poco aceto (opzionale ma trovo ci stia bene), aglio, aggiungo pochissimo olio a crudo, origano e sale (lasciando riposare qualche ora saranno anche più buone);
  • oppure possono essere utilizzate per un’ottima teglia di melanzane alla parmigiana;
  • o ancora per un ottimo piatto di pasta alla “norma”.

27 luglio 2008

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Patatine simil-fritte al forno

Generalmente evito di lessare le patatine prima di friggerle o farle al forno (tranne che nella mia vecchia ricetta di Patate al forno), né l’ho fatto in questa versione super-veloce (taglio, risciacquo e 18 minuti di cottura in totale!).

Ho voluto preparare queste patatine simil-fritte al forno soprattutto per dimostrare al figliolo che l’acquisto di una friggitrice ad aria (la vorrebbe comprare), se si ha un buon forno ventilato, è praticamente superfluo.

Ingredienti
400 gr patate
rosmarino
sale fino
2 cucchiai di olio e.v.o. (1 cucchiaio se si vuole risparmiare sulle calorie).

Procedimento
Con l’aiuto dell’apposito attrezzino ho tagliato circa 400 grammi di patatine alla julienne e le ho lasciate in un po’ in acqua, risciacquandole più volte, per togliere quanto più amido possibile (restano più croccanti).

Le ho asciugate delicatamente, ma benissimo.
Con il pochissimo olio e.v.o. della ricetta ho pennellato le patatine da tutti i lati e le ho adagiate direttamente sulla griglia da forno (no cartaforno).
Volendo riparare la base del forno, si può mettere al di sotto della griglia una teglia con poca acqua per raccogliere le eventuali gocce di olio, ma a me non è servita.

Cottura
Ho impostato il forno a 9 minuti, preriscaldando a 200°C, funzione ventilato, secondo binario dal basso.
Dopo 9 minuti ho ruotato la teglia e reimpostato per altri 9 minuti, 180°C, sempre ventilato (se le patatine non si mangiano immediatamente, possono aspettare in forno  spento per qualche minuto, ma lasciando lo sportello a fessura).

 

All’uscita dal forno ho salato, spolverato un po’ di rosmarino secco e servito in un piatto ben caldo.
Qualcuno potrebbe essere felice di avere nel piatto anche un po’ di ketchup, per il classico intingolo all’americana.
Naturalmente un po’ di differenza nel sapore rispetto alle fritte c’è, ma sono già buone così e sicuramente più salutari.

Nella seconda infornata ho provato a pennellare soltanto la parte superiore delle patatine (ma le prime sono risultate  leggermente migliori).

In famiglia siamo stati molto soddisfatti del risultato, ma si sa, i figli fanno di testa loro e mio figlio, la friggitrice ad aria l’ha comprata ugualmente!

18 febbraio 2017