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CONTORNI e verdure di ogni genere

Funghi ripieni

Ho acquistato dei semplici funghi coltivati abbastanza grandi che, con un ripieno dei gambi dei funghi stessi e di qualche verdura, si sono rivelati un piatto gustoso, e da preparare abbastanza velocemente.

Ingredienti (dosi per 4 persone)
8 funghi coltivati grandi
2 o 3 spicchi di aglio
1 carota
1 ciuffo di prezzemolo
peperoncino
olio e.v.o.
sale
dado in polvere bio
vino bianco secco (forse è meglio, ma io lo avevo rosso)

Procedimento
(i veri cuochi inorridiranno ma, purtroppo per me, anche se velocemente, io i funghi li lavo sempre: i pezzetti di terra sotto i denti non li sopporto proprio)

  • pulire e lavare bene le verdure, lavare velocemente i funghi e staccare delicatamente ogni gambo dal cappello
  • tagliare a pezzi le verdure
  • mettere nel bicchiere del minipimer i gambi dei funghi, la carota, l’aglio, il peperoncino, un cucchiaio di dado, e centrifugare per qualche secondo
  • riempire con questo composto ogni cappello
  • fate scaldare l´olio nella padella, aggiungete un po´ di peperoncino, lo spicchio d´aglio schiacciato, ma nella sua camicia (piú facile da togliere a fine cottura) e adagiate i funghi ripieni
  • fate cuocere coperto mezz´ora/40 minuti a fuoco medio/basso, poi infilate la forchetta delicatamente per sentire la cottura, spruzzate il vino, fate evaporare, aggiustate di sale (poco, vi ricordo che c´è il dado), coprite e fate insaporire qualche altro minuto
  • servire i funghi ben caldi con il prezzemolo fresco tritato sopra (io non amo cuocerlo, il prezzemolo rilascia un po´ di tossicitá in cottura, e visto che ne faccio largo uso, preferisco evitare)


Secondo il suggerimento di un´amica cookina, da provare anche la cottura in forno, magari spruzzando un pochino di vino in piú verso metá cottura.
02.XI.2008

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Verdure ripiene in teglia


Ho solo aggiunto il basilico al posto del prezzemolo, e ho cercato di attenermi il piú possibile alla ricetta originale, ma ho voluto mettere del riso a crudo nelle verdure piuttosto che cuocerlo.
Ecco alcuni passaggi:

Ottimo piatto (meglio se consumato nella stagione delle verdure)!
Allora, ho servito questo come piatto principale per cena.
La volta successiva dietro richiesta dei familiari, ho rosolato della carne macinata e l’ho aggiunta ad un po’ del ripieno di verdure/riso che mi era avanzato e che avevo surgelato. Ne è risultato un saporiito piatto unico.

Ecco la ricetta originale con tutti i miei aggiornamenti e qualche variante, per rendere questo, un piatto completo.
Ingredienti (per 8 persone)
Verdure:
2 melanzane medie lunghe
2 pomodori maturi
2 zucchine rotonde
2 peperoni medi
Ripieno:
2 cipolle bianche
tutti i residui interni delle verdure pulite, e in più …
2 zucchine lunghe
1 melanzana piccola
2 spicchi d’aglio
1 ciuffo di basilico
1 cucchiaio di riso per ogni verdura da riempire
1 cucchiaio di passata di pomodoro per ogni verdura da riempire (oppure pomodorini freschi passati)
sale
zucchero
olio e.v.o.
Procedimento
Tagliare la calotta superiore delle verdure e svuotarle dai semi e la polpa che si recupererà.

Per svuotare le melanzane ho inciso un po’ la parte superiore ed inferiore. Rotolandola poi,sotto la pressione della mano (come si fa per i limoni per far uscire più succo), sarà più semplice lo svuotamento della parte interna (anche questa si metterà da parte per il ripieno).
Per i peperoni sarà semplice: tagliare la calotta e pulirli dai filamenti interni bianchi e dai semi!
Per le zucchine sarà sufficiente togliere la parte interna col cavatorsoli.
Salare le verdure all’nterno e cospargerle anche con un pizzico di zucchero.
Lasciare riposare.
Nel frattempo tritare finemente la cipolle e farle rosolare in padella. Aggiungere la parte interna residua delle verdure svuotate più gli ingredienti per il ripieno indicati in ricetta, tranne il riso!
Aggiustare di sale e fare andare sempre mescolando a fuoco vivace per 10 minuti.
Solo ora aggiungiamo il riso e lasciamo assorbire il condimento per almeno un’oretta (o due)!

NOTA BENE: il composto deve rimanere un po’ acquoso, se si fosse ristretto troppo aggiungere un po’ di acqua e poi “inumidire” un po’ le verdure una volta riempite con un cucchiaio di acqua per ogni verdura!!!!!
Riempire le verdure con il composto (per circa 3/4, con la cottura il ripieno aumenta notevolmente!!)
Chiudere le verdure con la loro calotta.
Metterle in una teglia con un po’ d’olio d’oliva e passarle in forno a 180°/200° per circa un’ora – un’ora e un quarto!
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Pomodori essiccati sott'olio

VERSIONE IN INGLESE IN FONDO (ENGLISH VERSION AT THE BOTTOM)


Solitamente – quando possibile – per tutto quello che ha la buccia che va mangiata insieme col frutto, preferisco orientarmi sul biologico, meglio ancora se con prodotti essiccati a basse temperature, come quelli acquistati spesso da Cibocrudo.
Anche i pomodori secchi non sfuggono a questa regola, ed ecco i miei pomodori secchi sott’olio preparati da me ad un costo relativamente ragionevole.

Ingredienti
(per 2-4 persone)
100 gr pomodori essiccati*
50-60 gr aceto di mele* 
100-120 gr acqua di rubinetto ben calda
1 spicco aglio
olio extra vergine di oliva di frantoio (io Aprutino Pescarese)
1 manciata di origano secco*
¼ di cucchiaino di peperoncino secco* (facoltativo)

Procedimento

Premetto che preferisco preparare questo piccolo quantitativo al momento e consumare i pomodori sott’olio entro un paio di giorni.
Risciacquo prima per bene i pomodori essiccati con acqua tiepida/calda e li strizzo sommariamente fra le mani per far perdere parte del sale che contengono.
Li metto poi in un barattolo di vetro dove verso prima una parte di aceto, e poi due parti di acqua caldissima (il quantitativo di liquidi dovrebbe sommergere bene i pomodori), in modo di farli reidratare e dissalare.

Copro e lascio ammorbidire per un paio d’ore.
Passate le due ore, risciacquo di nuovo i pomodori e li strizzo in un telo pulito, accoppiandoli due a due per non rovinarli (ormai sono teneri), pressandoli fra i palmi delle mani, e deponendoli man mano in un piatto dove procedo ad aggiungere il condimento.

Non faccio uso di canovacci o cartacasa per strizzarli al massimo soltanto se voglio pomodori un minimo più polposi.
Riapro tutte le coppie di pomodoro per far ricevere meglio il condimento e aggiungo qualche bel giro d’olio extra vergine di oliva, aglio a listerelle, senza la nervatura centrale, e una bella spolverata di origano secco (spesso aggiungo anche del peperoncino secco tritato), e mescolo molto bene.
Sono quasi raddoppiati di peso, sono ottimi già da subito, ma se si consumano l’indomani il sapore migliora. In questo caso li conservo in frigorifero, in un barattolo di vetro chiuso con coperchio.
Se fosse necessario si potrebbero conservare più a lungo delle 24-48 ore, coprendo completamente i pomodori con l’olio, e anche se i pomodori hanno un pH basso che non dovrebbe favorire lo sviluppo di spore tossiche, per questo tipo di preparazioni casalinghe continuo ad avere qualche riserva per il timore di botulino, e fra l’altro mi sembra uno spreco, visto che gran parte dell’olio, alla fine, probabilmente andrebbe gettato via.
Se proprio si avesse la necessità di prepararne in precedenza comunque, per una migliore conservazione, invertirei le proporzioni fra acqua e aceto, mettendo una sola parte di acqua e due parti di aceto.
Da gustare come antipasto o anche per questo ottimo e saporito primo piatto.
 
ENGLISH VERSION OF THE RECIPE
Usually – when possible – for everything that has the peel that should be eaten together with the fruit, I prefer to orient myself on organic.
Even dried tomatoes do not escape this rule, and here are my organic dried tomatoes in oil prepared by me at a relatively reasonable cost (ah! of course, the other ingredients of this preparation are also organic).
Ingredients (for 2-4 people)
100 gr dried tomatoes
50-60 gr apple vinegar 
100-120 g hot tap water
1 garlic clove
extra virgin olive oil from olive mill (I put Aprutino Pescarese oil)
1 handful of dried oregano 
¼ of tsp dried cayenne pepper (optional)
 
Method
I state that I prefer to prepare this small quantity at the moment and consume the tomatoes in oil within a couple of days.
First rinse the dried tomatoes well with warm/hot water and gently wring them in your hands.
In a glass jar I put tomatoes with first a part of vinegar, and then two parts of hot water (the quantity of liquids should submerge the tomatoes well) in order to make them rehydrate and desalinate. Cover and let soften for a couple of hours. After two hours, rinse again the tomatoes and squeeze them, coupling them two by two so as not to ruin them (by now they are tender), pressing them between the palms of the hands, and placing them gradually in a dish where I add the sauce.
I don’t use tea towels or paper towels to squeeze them to the maximum; I prefer tomatoes a little more pulpy. Reopen all the pairs of tomatoes to better receive the sauce and add some nice rounds of extra virgin olive oil, garlic to strips, without the central rib, and a nice sprinkling of dried oregano (often I add also chopped dried chili) , and mix very well.
They are almost doubled in weight, they are excellent immediately, but if they are consumed the next day, the taste improves. If necessary it could be kept longer than 24-48 hours, completely covering the tomatoes with oil, and even if the tomatoes have a low pH that should not promote the development of toxic spores, for this type of household preparations I am afraid of the botulinum, and among other things it seems a waste, since most of the oil, in the end, probably should be thrown away.
If you really need to prepare it beforehand anyway, for a better conservation, I would invert the proportions between water and vinegar, putting only one part of water and two parts of vinegar.
To be enjoyed as an appetizer or even for this excellent and tasty first course.

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Scarpaccia di zucchine

 

Ho scelto questa versione senza uovo della “scarpaccia di zucchine”. Un buonissimo piatto toscano che ho provato a rifare (della zona di Camaiore, anche se qualcuno rivendica abbia origini apuane).  Si afferma che si chiami scarpaccia perché è sottile come una suola da scarpe.
INGREDIENTI
(per una teglia media, per 3-4 persone):
400 gr. zucchine
1 cipolla
4 cucchiai di farina
3 pizzichi di sale
peperoncino (o pepe, secondo la ricetta originale)
pangrattato
olio evo
parmigiano grattugiato
PROCEDIMENTO:
Taglio a fettine sottili le zucchine e la cipolla (aiutandomi eventualmente con una mandolina).
Le metto in una ciotola, condisco con sale e peperoncino e lascio a temperatura ambiente a riposare x almeno 3 ore.

Le zucchine rilasceranno la loro acqua, che non va buttata.
Ci metto la farina e mescolo, si dovrebbe formare una specie di pastella, nel caso il liquido fosse poco (dipende dalle zucchine) si può aggiungere un po’ d’acqua (qualcuno per velocizzare salta il passaggio del riposo delle zucchine e aggiunge semplicemente più acqua, ma secondo vengono troppo annacquate e non sono altrettanto buone).

Metto il tutto nella teglia leggermente unta d’olio, o su cartaforno. Direi che lo strato – sottile – dovrebbe essere di circa 1 cm. (anche se la mia è più somigliante ad una “zeppa” che a una “suola” 😉
Ho cotto preriscaldato statico a 220° x 40 min.
Nel frattempo ho preparato mezza tazza di pangrattato (eventualmente misto a “muddica” 😉 ) che va “inumidita” con olio evo, e ho mescolato bene.
A metà cottura ho estratto la scarpaccia dal forno, spolverato con parmigiano e ho cosparso con il mix pangrattato-olio. Ho completato la teglia con un giro d’olio,.
Continuare la cottura x i restanti 20 min.
Eccola, croccante sopra, morbida dentro

 

Sono sicura che grazie a questa bella ricettina raggiungerete facilmente le cinque porzioni giornaliere di frutta/verdura da dare ai vostri bambini 🙂

Fonte: 04.VI.2010

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Melanzane sott'olio – in lavatrice!

Alla ricerca di una ricetta di melanzane sott’olio, nel lontano 2008 sono incappata in quelle della ischitana Aitina (o per meglio dire di Clara, sua madre), e volli prepararle così.
Le consiglio specialmente a chi vuole un prodotto abbastanza “calloso” (in Campania piacciono così), come dicono gli addetti ai lavori.
Kg 12,150 di melanzane


Sbucciare e tagliare a filetti le melanzane, mettendole in un recipiente capiente e cospargerle di abbondante sale. Dopo la pulitura sono diventate circa kg 9,400 – ci ho messo circa 1/2 pacco di sale fino! Farle riposare per 24 ore.

Qui dopo la salatura di 24 ore. Hanno cacciato tantissima acqua che ho scolato bene e sono diventate circa 6 kg e 1/2. Insieme vedete, sotto sale, anche gli odori: peperoncino fresco, aglio, origano (gli odori di norma vengono aggiunti a fine lavorazione, insieme all’olio, ma io, per timore di botulino e varie ho preferito mettere sottosale da subito anche tutti gli odori, per cui non ne aggiungerò in più, dopo).

A questo punto si dovranno strizzare per bene. Per chi lo avesse, può usare un torchietto o schiacciapatate o se avete forza, le mani! Io – visto il quantitativo – ho usato … la lavatrice!!! L’idea di questo metodo non è mia, ma di un ristoratore. Prima ho fatto un ciclo a vuoto della lavatrice con 1 litro di aceto, inserendo in questo “lavaggio” anche le due federe che avrei usato! Ho quindi inserito le melanzane in una delle federe e ho centrifugato a 700 giri (non di più, a me la prima volta sono diventate veramente troppo “callose” per quanto si sono strizzate). La quantità si è ulteriormente ridotta, è normale così.

Rimettere le melanzane nel recipiente e coprirle di aceto (ho usato 5 litri di aceto specifico per verdure). Lasciarle riposare di nuovo per 24 ore (in compagnia dei miei odori, sotto aceto pure loro). Sono rimaste molto scure nonostante l’aceto: è normale così!
 
Ed ecco le due ultime foto.

Ancora una breve centrifugata in lavatrice per eliminare l’eccesso di aceto, inserendo le melanzane nella seconda delle federe che mi ero preparata. A centrifuga terminata, condire finalmente con olio (per un gusto più delicato, direi olio di girasole deodorato bio, altrimenti l’intramontabile, ma forse troppo saporito in questo caso, olio extra vergine di oliva). Far riposare un paio d’ore prima di invasettare in barattoli sterilizzati.
Riempire ogni barattolino con altro olio e chiudere.

Qui tutta la produzione.
Meglio cominciare a consumarle dopo 15-20 giorni dalla preparazione e, se conservate bene, durano anche fino a un paio d’anni.
Fonte 31.VIII.2008

 
 

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Zucchine marinate


Le zucchine a volte ci possono sembrare insipidine? Grazie a una compagna di percorso che me le ha fatte conoscere ai tempi di frequentazioni del forum di Cookaround (Cameron), propongo un piatto leggero, ma sfizioso.

Ingredienti per 3-4 porzioni
5-6 zucchine
olio e.v.o.
1 bicchiere aceto
aglio, peperoncino, capperi, sale e erbe aromatiche a piacimento, fresche o secche
Procedimento
Lavare e tagliare le zucchine finemente con il pelapatate (o la mandolina, o affettatrice.. ma attenzione alle dita).
Nell’acqua in ebollizione, aggiungere un bicchiere di aceto e far riprendere il bollore, immergere le zucchine e toglierle appena riprende il bollore (aiutarsi con un cestello).

Mettere le zucchine su un canovaccio ad asciugare (eventualmente premere con il canovaccio per farle asciugare meglio e prima) o provare a far perdere prima il grosso dell’acqua nella centrifuga dell´insalata.
Quando sono ben asciutte condirle a vostro piacimento in un piatto o una terrina.
Qui, come si vede dalla foto, le ho condite con olio, aglio, origano, peperoncino e capperi (sale, se il caso, ma visto l’aceto e i capperi, specialmente se si mangiano nel giro di un giorno o due, si può anche evitare, altrimenti aggiungerne un po’ che funge anche da conservante).

Trasferirle poi in frigo, coperte (meglio se in un barattolo di vetro con coperchio).
Se riuscite a non mangiarle tutte si manterranno anche per un paio di giorni e saranno anche più buone.
Se invece vi volete avvantaggiare ed avere qualche contornino giá bello e pronto o fare una bella figura in tavola, potete surgelarle, come ho fatto io, in monoporzioni, e tirarle fuori al momento.

Fonte 03.X.2008
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Patate al forno

Questa non è altro che una ennesima ricetta per fare le patate al forno, ma forse riesce a dare qualche spunto in piú, e devo dire che vengono molto buone. Naturalmente sono “solo” patate, e la ricetta è semplice, ma non banale.

Ormai farle così è di dominio pubblico, ma questo è un prezioso suggerimento dato tantissimi anni fa ad una collega da una vecchia signora (una ristoratrice di una importante catena di snack-bar di Roma) come un tesoro da custodire con cura.

Per mia fortuna la collega non si è saputa tenere troppo a lungo il segreto e …

Ingredienti
patate
aglio
olio e.v.o.
sale
rosmarino
peperoncino (o pepe)
Si parte.

Procedimento

  • Sbucciare delle patate (attenzione che non abbiamo la buccia verde, leggi qui) e tagliarle a spicchi medi
  • Metterle in una terrina immerse nell´acqua, aggiungendo una manciata di sale
  • Lasciarle riposare almeno mezz’ora (io questa volta le ho lasciate 1 ora e mezza, ma anche mezza giornata va benissimo)
  • Portare a ebollizione una pentola d’acqua senza sale
  • Raggiunto il bollore, calare le patate dopo averle sciacquate benissimo dall´acqua salata
  • Quando l´acqua riprende a bollire far cuocere 6-8 minuti, a seconda della grandezza dei pezzi
  • A cottura ultimata scolare benissimo
  • A questo punto condirle a proprio gusto con olio, sale, pepe (in alternativa io metto pochissimo peperoncino), rosmarino (una mia amica le ha provate con origano – io preferisco la versione tradizionale, ma…..) e aglio (se avete la schiaccia-aglio è meglio, altrimenti mettete uno stuzzicadenti su ciascuno spicchio per riconoscerlo, e comunque usate gli spicchi interi, appena schiacciati, ancora nella loro camicia)
  • Infornare per 20 minuti a 180° in funzione statica; rimescolare con un cucchiaio di legno e far cuocere ancora 20 minuti con il ventilato; mescolare ancora e altri 10/15 minuti con ventilato e grill superiore
  • Lasciare qualche minuto ancora le patate in forno, con sportello semi-aperto, per farle gonfiare un pochino

24.VII.2008

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Polpettine di cavolo rosso e okara di soia

Tempo fa ebbi occasione di autoprodurre del latte di soia.
Il residuo di tale lavorazione – l’okara – l’ho messo in congelatore…
Stasera ho pensato di farci qualcosa…
Dopo qualche ricerca questo è stato il risultato:

Le polpettine di cavolo rosso sono le due piccole centrali nella foto

Ingredienti:
150 g circa di okara (io congelata)
150 g cavolo rosso
2 cucchiaini colmi di fecola di patate
cipolla
erbe fresche aromatiche del mio balcone (timo, erba cipollina, maggiorana, salvia)
un giro d’olio e.v.o.
gomasio per insaporire
semi di sesamo per ricoprire
olio per friggere


Ho messo nella pentola a pressione in basso tutta la okara che mi serviva per i tre tentativi che ho fatto stasera (circa 450 grammi in totale).
Ho aggiunto un bicchiere e mezzo d’acqua.
Nel cestello rialzato ho messo il cavolo rosso tagliando un po’ le foglie (ma anche zucchine e patate a cubotti che mi servivano per altre ricette)
Ho calcolato 8 minuti di cottura dal fischio.
Poi ho frullato insieme il cavolo rosso lessato, la okara, la fecola di patate e tutti gli ingredienti previsti.
Ho dato la forma di polpettine e ho rotolato in semini di sesamo.

Questa volta invece di cuocere al forno, ho fritto le polpettine in olio ben caldo…

16.IV.2012

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Burger di zucchine e okara di soia

Tempo fa ebbi occasione di autoprodurre del latte di soia.
Il residuo di tale lavorazione – l’okara – l’ho messo in congelatore…
Stasera ho pensato di farci qualcosa…
Ho fatto delle ricerche dentro e fuori Cookaround e … questo è stato il risultato:

Il burger di zucchine è quello in alto a destra nella foto

Ingredienti di questo tentativo:
150 g circa di okara (io congelata)
150 g zucchina lessata (1 piccola)
100 g pane raffermo ammollato nel latte (o latte di riso)
aglio
prezzemolo
coriandolo
un giro d’olio e.v.o.
sale
pan grattato o farina per infarinare


Ho messo nella pentola a pressione in basso tutta la okara che mi serviva per i tre tentativi che ho fatto stasera (circa 450 grammi in totale).
Ho aggiunto un bicchiere e mezzo d’acqua.
Nel cestello rialzato ho messo la zucchina tagliata a grossi cubotti (ma anche cavolo rosso e patate che mi servivano per altre ricette)
Ho calcolato 8 minuti di cottura dal fischio.
Poi ho frullato insieme le zucchine, il pane ammollato, la okara e tutti gli ingredienti previsti.
Ho dato la forma di burger e infarinato con della farina che avevo tostato.
Ho quindi cotto in forno per 25-30 minuti a 200°C, rigirando delicatamente con una paletta a 10 minuti da fine cottura.

16.IV.2012

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Burger di patate e okara di soia

Tempo fa ebbi occasione di autoprodurre del latte di soia.
Il residuo di tale lavorazione – l’okara – l’ho messo in congelatore…
Stasera ho pensato di farci qualcosa…
Ho fatto delle ricerche dentro e fuori Cook e … questo è stato il risultato:
Il burger di patate è quello in basso
 

Ingredienti:
150 gr okara
150 gr patata lessa (1 patata media)
paprika dolce
aglio
basilico
sale
un giro d’olio e.v.o.
pangrattato o farina per infarinare


Ho messo nella pentola a pressione in basso tutta la okara che mi serviva per i tre tentativi che ho fatto stasera (circa 450 grammi in totale).
Ho aggiunto un bicchiere e mezzo d’acqua.
Nel cestello rialzato ho messo la patata tagliata a grossi cubotti (ma anche cavolo rosso e zucchina che mi servivano per altre ricette)
Ho calcolato 8 minuti di cottura dal fischio.
Poi ho frullato insieme le patate, la okara e tutti gli ingredienti previsti.
Ho dato la forma di burger e infarinato con della farina che avevo tostato.
Ho quindi cotto in forno per 25-30 minuti a 200°C, rigirando a 10 minuti da fine cottura aiutandomi delicatamente con una paletta.
16.IV.2012