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CONTORNI e verdure di ogni genere

Pomodorini Confit

In occasione di una cena fra amici, dopo la solita ricerca in rete qua e là per scegliere la mia versione, anch’io ho voluto preparare finalmente questi ottimi pomodorini confit.

Sono deliziosi pomodorini che si preparano cuocendoli a lungo in forno, a temperatura molto bassa (devono essere caramellati, non arrosto), dopo averli conditi con olio, zucchero e gli aromi preferiti.

D’altronde non mi meravigliano le cotture lunghe: anche in padella, tutte le mie verdure le cuocio molto a lungo a fuoco basso per gustarle ben asciutte e saporite.

Poi, come gustarli? Così, nature, con un pezzo di pane buono … in uscita sulle nostre pizze “gourmet”, ma anche su qualche tartina … e perché no, nella pasta (la ricetta in foto è con i pomodorini, ciliegine di bufala, granella di mandorle) …:

Ingredienti
500 gr fra pomodorini datterini e gialli
80 gr olio e.v.o. (un po’ del quale per ungere la cartaforno o la teglia)
2 spicchi d’aglio tritati senza nervatura centrale
Erbe aromatiche a piacere
40 gr zucchero (semolato, o di canna; stavolta ho utilizzato eritritolo)
3 gr di sale fino

Procedimento
In questa versione sono aromatizzati con aglio e erbe aromatiche finemente tritate (origano, rosmarino e menta secchi e timo del mio balcone).

1 – Ho lavato accuratamente i pomodorini e li ho tagliati in due disponendoli in un piatto con la parte tagliata rivolta verso il basso per perdere un po’ di acqua di vegetazione. 

Poi li ho sistemati in una teglia su cartaforno dove ho spruzzato un velo d’olio, disposti stavolta con la parte tagliata verso l’alto e li ho salati.

2 – Ho mescolato in una ciotolina l’olio e gli spicchi d’aglio tritati, distribuendo il composto in maniera uniforme sui pomodorini.
Ho spolverato con le erbe aromatiche e infine con l’eritritolo.
Ho tasferito la teglia in forno preriscaldato ventilato a 70°C in un binario basso e ho fatto cuocere per 4 ore (volendo abbreviare, cuocere a 90-100°C al massimo per 3h circa).
Di tanto in tanto ho ruotato la teglia e l’ho alzata di un binario.

3 – I pomodorini confit si possono servire appena pronti o intiepiditi.
Io conto di guarnirci (in uscita) anche qualcuna delle mie pizze.
Ho letto che si conservano al massimo per 2 o 3 giorni in frigo, in un contenitore di vetro, coperti di olio.

Non credo ci arriveranno: PARADISIACI … a mio gusto

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Germogli freschi homemade

Curiosando qua e là ho trovato molte notizie sui vari tipi di germogli da mangiare in insalata (c’è chi consiglia di non superare i 50 grammi al giorno).

Sembra che abbiano proprietà interessantissime: non dimentichiamo che qualcuno paragona un piatto di semi germogliati o germinati, a quello di un intero campo di verdure le proprietà nutrizionali complete perché solitamente si mangia tutto: dalla radice, allo stelo, alle foglioline.

Informazione molto importante è quella che non tutti i cereali, o legumi o semi oleaginosi possono essere consumati (sicuramente da evitare i semi delle solanacee, quindi no a melanzane, pomodori o peperoni).

Inoltre non tutti i semi germinati possono essere consumati crudi; ad esempio per soia, piselli e ceci, ma direi anche cicerchia (della stessa famiglia dei ceci) si consiglia una breve cottura prima del consumo per evitare la leggera tossicità che rilascerebbero.

Per riuscire a germogliare i semi non devono essere decorticati (ho provato con della quinoa che non ha assolutamente germogliato perché evidentemente era decorticata).

Per avere una visione più completa, qui e qui dei video interessanti sulle tipologie dei semi da consumare e l’utilizzo dei germogliatori suggeriti.

Per il momento elencherò il sistema che adottavo qualche anno fa, quello classico del barattolone di vetro e della retina fermata da un elastico!!

I più conosciuti sono probabilmente i germogli di soia, che si riescono a trovare già pronti al supermercato.
Riuscendo a farli germinare in casa invece, pra i più indicati anche per i bambini per il loro sapore gradevole, troviamo i semi di erba medica (o alfa-alfa).

Mi sono procurata dei vasi capienti di vetro, elastici, retina fitta (quella delle zanzariere va bene, ma anche delle garze ben strette da elastico), e…. la materia prima: in questo caso ho utilizzato 40 g di semi di alfa-alfa.

Per prima cosa ho messo i semi in ammollo per 8-12 ore, in acqua già depositata in precedenza, per evitare il cloro.

Poi ho sciacquato i semi con acqua appena tiepida di rubinetto, senza togliere la retina e li ho messi in obliquo a scolare.

Semi in ammollo nei vasi chiusi dalla retina retta dall’elastico e poi coperti con un panno scuro.

Ogni giorno ho proceduto a due risciacqui, e successivamente scolato i semi dall’eccesso di acqua, fino a germinazione avvenuta. Semi di alfa-alfa dopo 6 giorni (5 giorni di preparazione + 1 giorno di luce solare per regalarci un colore più verde delle foglioline).

Notare come hanno riempito il vaso di vetro.

Da risciacquare e consumare appena pronti, in alternativa ad una insalatina, con olio sale e aceto.

Se non li dovessimo consumare tutti, potremo mangiarli entro un paio di giorni, conservando in frigorifero.

Ultimamente ho acquistato da Naturasì anche dei semi di rucola: stavolta li ho disposti in un setaccio di acciaio.
Dopo qualche giorno, anche se l’odore non mi convinceva e molti dei semini non sono germinati, devo dire che mi è piaciuto il risultato del “piccantino” tipico della rucola.

Ho preparato la mia solita pasta con pomodorini, rucola e zenzero, e questa volta, invece delle foglioline di rucola ho aggiunto a fine cottura questi germogli ben risciacquati.

Sotto una piccola raccolta di ricette:

Insalata con germogli vari
Ingredienti: Verdure fresche di stagione, una mozzarella, noci, una manciata di germogli a scelta (soia verde, grano, mais, ecc.), capperi, olio extravergine d’oliva, sale.
Pulire e lavare le verdure, sgocciolarle e tagliarle finemente. Unirle in una terrina con la mozzarella a dadini, le noci sminuzzate, i germogli e i capperi. Condire con olio extravergine d’oliva spremuto a freddo e sale marino integrale.

Insalata mista di germogli di fagiolo
Ingredienti: germogli di fagiolo, 2 carote, una cipolla, un cetriolo, un pomodoro, qualche foglia di lattuga, olio extravergine d’oliva, limone.
Tagliare le carote ed il cetriolo a fili sottili con la grattugia, tritare la cipolla, affettare il pomodoro. Mettere in un’insalatiera e coprire con i germogli. Condire con l’olio d’oliva, il limone e guarnire con le foglie di lattuga.

Insalata con germogli di riso
Ingredienti: Due manciate di germogli di riso integrale, due pomodori maturi, due mazzetti di ravanelli, due gambi di sedano, un peperone giallo, un finocchio, 50 gr di olive nere, un cucchiaio di prezzemolo e uno di basilico, 10 gr di formaggio caprino fresco, olio extravergine d’oliva, il succo di un limone, sale marino integrale q.b.
Tagliare finemente i ravanelli, disporli in un colino, cospargerli di sale e lasciarli sgocciolare per mezz’ora. Affettare i pomodori, il sedano, il peperone ed il finocchio. Mettere il tutto in un’insalatiera assieme ai germogli, ai ravanelli, alle olive snocciolate, al prezzemolo e al basilico. Condire con il succo di limone, l’olio ed il sale. Guarnire con dadini di formaggio caprino.

Insalata di riso con germogli di soia
Ingredienti: Due manciate di germogli di soia verde, 2 uova, una manciata di olive nere, un cucchiaio di capperi, 2 etti di formaggio semistagionato, 2 bicchieri di riso integrale, 4 bicchieri d’acqua, sale, olio extravergine d’oliva.
Cuocere il riso integrale secondo la ricetta base, versarlo in un recipiente largo e basso, lasciarlo raffreddare e guarnirlo con spicchi di uova sode, fettine di pomodoro, olive snocciolate, capperi, formaggio a cubetti. Aggiungere i germogli di soia verde, un pizzico di sale e un filo d’olio.

Spaghetti ai germogli di soia verde
Ingredienti: Due etti di germogli di soia verde, 3 etti di spaghetti integrali, salsa di pomodoro, olio extravergine d’oliva, sale marino integrale, peperoncino in polvere, formaggio parmigiano o grana.
Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata. Un minuto prima che siano cotti aggiungere i germogli, scolare e condire con il pomodoro, l’olio, il formaggio ed il peperoncino.

Purea di cereali crudi con germogli
Ingredienti: 80 gr di germogli di girasole (o altri tipi di germogli, secondo il gusto personale), 20 gr di semi di grano, 20 gr di semi d’orzo.
Pulire e lavare i semi di frumento e d’orzo, quindi macinarli o triturarli fino ad ottenere una farina grossolana. Unire 5 cucchiai di brodo vegetale e mescolare fino ad ottenere una crema. Lasciar riposare 12 ore, poi frullare i germogli e aggiungerli alla crema. Ottima come colazione o merenda, e come contorno.

Sformato di patate con germogli di lenticchie
Ingredienti: una manciata di germogli di lenticchie, 500 gr di patate, 60 gr di parmigiano reggiano, prezzemolo, basilico, erba cipollina, sale marino, olio extravergine d’oliva.
Lessare le patate, tagliarle a fette e disporle in una pirofila unta con un po’ d’olio. Metterci sopra le erbette tritate, il formaggio a scagliette e i germogli. Salare e passare in forno a calore medio per 15 minuti.

Frittata con germogli di grano
Ingredienti: un etto di germogli di frumento, 4 uova, 3 cucchiai di latte intero, mezzo cucchiaino di semi di finocchio, 3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, sale.
Sbattere le uova con una forchetta per amalgamare tuorli e albumi, poi unire latte, sale e semi di finocchio. Scaldare l’olio in una padella, unire i germogli e cuocere mescolando in continuazione per un minuto. Versarvi sopra la miscela preparata in precedenza e mescolare fino a quando si sarà rappresa. Girare e cuocere anche sull’altra faccia. Servire calda o fredda, a piacere.

Polpette di miglio con germogli di soia verde
Ingredienti: un bicchiere di miglio decorticato, 3 bicchieri d’acqua, un uovo, 3-4 bicchieri di germogli di soia verde, 50 gr di parmigiano grattugiato, prezzemolo, aglio, peperoncino, sale marino integrale, olio extravergine d’oliva.
Cuocere il miglio in acqua per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto. Togliere dal fuoco, scolare ed unire l’uovo, il parmigiano, i germogli, e i condimenti escluso l’olio. Formare delle polpette, infarinarle e disporle su una pirofila unta con qualche goccia d’olio. Mettere in forno per circa 15 minuti, fino alla formazione di una crosticina dorata.

Germogli e piselli trattati
Ingredienti: 250gr di piselli, 2 cucchiaini di olio di semi, 2 cucchiaini di aglio tritato, 2 cucchiai di zenzero tritato, 125gr di germogli di soia, 2 cucchiai di acqua (opzionale), 2 cucchiaini di salsa di soia.
Scaldate l’olio a fuoco vivo in una padella antiaderente e soffriggetevi per un minuto l’aglio, i piselli e lo zenzero.
Aggiungetevi i germogli e cuocete fino a che i piselli non sono ben teneri (devono raggrinzire) aggiungendo eventualmente acqua.
Alla fine condite con la salsa di soia.
Si ottengono 4 porzioni.

Da una mia vecchia discussione sul forum di Cookaround del 19/08/2009

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Carciofi in padella

Della serie facile-facile, ma non banale, “for dummies” praticamente!
Ma quanto sono buoni i carciofi … come li fai-li fai!

Stiamo agli sgoccioli della stagione dei carciofi, e questi sono finiti in padella.

Ingredienti (per 2 persone)
5 bei carci0fi violetti
3 spicchi d’aglio
mezzo peperoncino secco
olio e.v.o.
sale grosso
prezzemolo
mezzo limone per l’acqua acidulata per pulire i carciofi

Procedimento
Ho spremuto il limone nell’acqua dove man mano disponevo i carciofi puliti.
Ho tolto per bene tutte le foglie coriacee esterne, ho scavato via tutta la peluria interna e le foglioline pungenti che ho trovato nel cuore di ciascun carciofo.


Ho tagliato prima a metà e poi a spicchi finissimi, sempre utilizzando l’acqua acidulata.
Ho messo a rosolare bene ma dolcemente aglio (togliendo la nervatura centrale), olio e peperoncino in una padella sopra ad uno spartifiamma.
Ho dato una sciacquata veloce ai carciofi e, senza sgrondarli troppo dall’acqua, li ho versati in padella.
Ho aggiunto una presa di sale grosso.
Ho mescolato, coperto e abbassato il gas.

Dopo una 20ina di minuti ho controllato per aggiungere un po’ d’acqua calda, visto che i carciofi si stavano attaccando troppo alla padella.
A metà cottura ho tolto i pezzetti di aglio ormai quasi sfatti e lasciato scoperto per far sì che i carciofi restassero un po’ tostati a fine cottura.
Ho infine aggiunto una bella manciata di prezzemolo fresco del mio balcone, e impiattato caldi caldi i miei carciofi in padella!


Per il pane ai semini, la ricetta è qui.

Se ne possono fare in quantità maggiore per preparare per il giorno dopo, una bella frittata di carciofi … se restano!

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Chips di cavolo nero (kale chips)

Viste le innumerevoli proprietà di questa pianta e visto che praticamente sotto casa ho la fortuna di avere un mercato col “banco” che storicamente vende biologico (Agricoltura Nuova), con l’aiuto del mio essiccatore e i suggerimenti del bravissimo Chef Dalicandro trovati online, mi sono divertita a fare anche queste chips.

Sono partita da qualche bel ciuffo di cavolo nero del tipo toscano (nome botanico di questa varietà: Brassica oleracea var. acephala), qui in Italia tipico per la ribollita.

Sembra che i migliori si trovino proprio in questa stagione, dopo le prime gelate invernali!

Ingredienti per 150 grammi finali di chips
850 g di cavolo nero pulito (solo foglie, dopo aver eliminato la nervatura centrale)
6,8 g sale fino (0,8%)
42,50 g olio e.v.o. (5%)

Procedimento
Dopo aver lavato accuratamente la verdura ho battuto ripetutamente le piante sul tavolo, per sgrondare un po’ dell’acqua in eccesso e per intenerire il prodotto finale.
Con le forbici ho tagliato via la nervatura centrale e poi, con le mani (o con un coltello di ceramica) ho tagliato le foglie secondo la lunghezza voluta.

In una terrina molto capiente ho condito con olio e sale le foglie ancora leggermente grondanti d’acqua, mescolando per bene e ripetutamente con le mani.

Essiccazione
Ho riempito tutte le 6 griglie dell’essiccatore.
Qualcuno velocizza l’operazione portando alla massima temperatura l’essiccatore (il mio arriva a 68°C), ma per poter mantenere tutte le proprietà benefiche di questa pianta, preferisco mantenere i 40°C (si potrebbe anche utilizzare il forno elettrico di casa, ma preferisco lasciarlo libero e poi trovo comode le numerose griglie sulle quali posizionare le foglie).

Ho fatto essiccare per 12 ore.

A fine essiccazione, per mantenere la croccantezza delle chips, prima di inserirle delicatamente nei barattoli (saranno croccantissime, leggerissime e voluminosissime) ho posizionato delle garzine riempite di sale grosso e fino.

Sgranocchierò le chips come contorno ai pasti, o come snack.
In alternativa si potrebbe ricavarne della polvere per colorare di verde la pasta fatta in casa.
In questo caso direi di essiccare “nature” le foglie, e alla fine procedere alla polverizzazione con il bimby o simili.
Altra possibilità di utilizzo di questa polvere è quella di aggiungerne uno o due cucchiaini nelle minestre di verdure.

Note
Perché battere sul tavolo le lunghe foglie prima della preparazione? Per renderle più tenere e saporite.

Il quantitativo di questo condimento, che naturalmente si potrà variare secondo il proprio gusto, è stato suggerito dallo Chef Dalicandro.
Occorrerà comunque fare molta attenzione visto che, una volta essiccato, il quantitativo del prodotto sarà nettamente inferiore e quindi si rischia di fare chips troppo unte o peggio, troppo salate!

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Carciofi 15 giorni

La mia amica Teresa, che sa cucinare davvero, e non come me, mi ha suggerito questa ricettina velocissima nella preparazione, e anche questa volta la devo ringraziare per la dritta.
   
Avremo carciofi…
facili facili,
buoni buoni,
genuini genuini,
che si cuociono praticamente da soli e, cosa importantissima, lei assicura che si mantengono buonissimi e bianchissimi (senza ossidarsi), fino a 15 giorni in frigo (probabilmente per l’aceto che funge da conservante).

Io li ho fatti stasera (vabbe’, ieri sera), ma mi dite come faccio ad aspettare 15 giorni per vedere se effettivamente durano, e per postarvi ‘sta delizia?
Intanto vi suggerisco le dosi di oggi:

  

8 carciofi grandi normali (o romaneschi, anche se più teneri)
mezzo bicchiere di vino bianco secco
mezzo bicchiere di aceto bianco delicato (avevo quello di mele)***
1 bicchiere di acqua
2 spicchi di aglio
2-3 bei giri d’olio e.v.o.
prezzemolo
sale
***Chi volesse un sapore meno acre potrà diminuire la dose di aceto a favore di quella del vino, ma la mia amica Teresa asserisce che se si consumano dal giorno dopo, i sapori si uniformano e l’acre si sentirà di meno.
Inoltre mettendo meno aceto, credo che i carciofi si conservino meno dei 15 giorni indicati, quindi consiglio mio personale: mettete le dosi indicate, non vi pentirete!
Ho preso una bella padella grande (diam. 28) e ho versato due o tre bei giri d’olio.
Ho disposto gli 8 carciofi ben puliti e tagliati a metà, senza sovrapporli, affogandoli quasi, in mezzo bicchiere di vino bianco, mezzo bicchiere di aceto* e un bicchiere d’acqua.
Come dosatore ho usato un bicchiere da acqua di quelli grandi.
Ho aggiunto poi 2 spicchi d’aglio (togliendo l’anima interna), una manciata di prezzemolo e una macinatina di sale.

Ora non faremo altro che accendere il gas al minimo, coprire con coperchio e, riaffacciarci dopo 1 oretta e mezza o poco più senza mai girare (per sicurezza, questa volta ho messo il timer dopo un’ora, ma vi assicuro che osservando queste quantità, possono stare tranquillamente almeno 1 h e mezza).
Se si dovessero assorbire i liquidi e non fossero ancora cotti (pungere delicatamente con una forchetta), aggiungere poca acqua calda.
Dopo circa 1 h e 45′, una volta assorbito tutto il liquido e fatti asciugare scoperti per qualche momento a fuoco vivace, li ho spenti dopo averli girati delicatamente con una paletta.
Li abbiamo lasciati raffreddare e gustati così.
A differenza dei carciofi cucinati solitamente al tegame non ci hanno gonfiato per niente (io ne ho mangiati 4 pezzi, quindi 2 carciofi interi).
In parte li ho riposti in una vaschetta di vetro in frigorifero in attesa di vedere se si mantengono veramente.
P.S. – Eccoli, ancora belli chiari e ottimi – al 7° e 15° giorno.
La mia amica Teresa, con questo procedimento, prepara anche una sorta di “giardiniera” con le verdure un pochino più durette, tipo cavolfiori bianchi, carote, ecc., mentre sconsiglia, ma non ci ha mai provato, l’utilizzo di verdure morbide come zucchine, ecc.

14.III.2011

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Radicchio in insalata gustosa

Questa è una ricettina semplice semplice, che ci presentò una mia amica in occasione di una cena offerta per il suo pensionamento.

Fra le cose ottime che Giusy presentò, mi colpì infatti questa insalatona, tanto gustosa, quanto facile nella preparazione.
Questo piatto, più che un semplice contorno, è talmente completo che potrebbe essere consumato come piatto unico, e con le proprietà benefiche del radicchio vale proprio la pena portarlo spesso in tavola.
Ecco gli ingredienti (da aggiungere secondo il gusto):

  • Radicchio (possibilmente trevigiano)
  • Gorgonzola piccante
  • Pere
  • Noci
  • aceto balsamico
  • olio e.v.o. (per ridurre al massimo il condimento si può usare questo fantastico Sprayleggero)
  • poco sale

Lavare ed asciugare il radicchio.
Metterlo in una terrina.
Tagliare sopra il radicchio, cubetti di gorgonzola (rigorosamente piccante) e di pere.
Aggiungere dei gherigli di noce sminuzzati grossolanamente e condire il tutto con aceto balsamico, olio e sale.

Lasciar riposare il tutto almeno un quarto d´ora prima di servire.
Io li ho fatti un po´ grandi per la presentazione, ma i cubetti tagliati piú piccolini probabilmente si amalgamano meglio nell´insalata, ma non c’è problema: ho fatto e rifatto più volte questa preparazione 😉
Questo dolce che vedete sotto è off topic, ma Giusy ce lo ha offerto. Come potevo non mostrarvelo?
Grazie Giusy, e da adesso in poi goditi la vita anche di piú di quello che giá sai fare
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Broccoli verdi gratinati

Quando li preparai, nel marzo del 2009, la stagione era quella giusta.
Ormai si possono fare con broccoli (o cavolfiori surgelati).
Questa volta non mi sono fatta tentare da verdure di serra e ho portato in tavola della verdura di stagione gustosa e leggera. Per questi broccoli verdi gratinati ho utilizzato una besciamella senza burro né latte. Di seguito ingredienti e procedimento.

Ingredienti (per 6-8 persone):
– broccoli verdi (ne avevo due)
– poco sale per lessare i broccoli
– pangrattato per spolverare la teglia e i broccoli
– olio per ungere la teglia
– 1 litro circa di besciamella
Per la besciamella:
– 1 bicchiere da 120 gr circa di olio extra vergine di oliva
– 3 cucchiai di farina
– 1 cucchiaio ben colmo di dado vegetale in polvere da sciogliere in acqua (avevo quello bio. Se ne avete, potete mettere tre o quattro cucchiaiate di questo dado fatto in casa)
– 1 litro di acqua calda
– 60 gr parmigiano grattugiato
– 1 grattugiatina di noce moscata


Procedimento
Lavare bene i broccoli e lessarli. Io li ho lessati sollevati sul cestello a vapore, nella pentola a pressione, per 4-5 minuti dall´inizio del sibilo (a seconda della grandezza dei pezzi). Aggiungere pochissimo sale.

Intanto per la besciamella, versare l´olio in un pentolino

aggiungere i 3 cucchiai di farina

mescolare di continuo

aggiungere gradualmente 1 litro di acqua calda nella quale avrete fatto sciogliere 1 cucchiaio colmo di dado in polvere bio o 3-4 cucchiaiate di dado fatto in casa

Piú o meno questa è la cremositá della besciamella.

Aggiungere ora il parmigiano reggiano e la noce moscata. Mescolare bene.

Versare la besciamella sui broccoli che avrete messo in una terrina. Mescolare delicatamente.

Nel frattempo ungere e spolverare di pangrattato la leccarda del forno o una teglia grande.

Versare le verdure nella teglia. Spolverare bene di pangrattato e infornare a forno giá caldo. Io ho cotto a 220°C per 20 minuti con la funzione ventilato. Chi non avesse il ventilato, puó allungare di poco i tempi di cottura (non c´è bisogno di una lunga cottura: gli ingredienti sono tutti giá cotti). Ho terminato con 5 minuti di grill, solo sopra.

Ecco la teglia

20.III.2009

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Rosti vegetariani

Una ricetta molto light di verdure che volendo si potrebbe arricchire aggiungendo un po’ di farina nell’impasto (e cuocere in forno come per la scarpaccia di zucchine) o addirittura amalgamare come polpette con pangrattato o farina, parmigiano, ecc.
Questa volta ho preferito dar credito all’autrice e lasciare la ricetta originale!
Qualche verdurina leggera non può che farci bene in famiglia.
Ingredienti per 14 rosti.
2 zucchine
2 cipollotti (ho usato cipolle: piacciono molto lo stesso in famiglia)
2 patate grandine
2 carote
3 pizzichi di sale fino
1 pizzico di peperoncino (lo preferisco al pepe)
2 albumi
poco olio per arrostire
Procedimento
Tagliuzzare molto finemente o addirittura grattugiare le verdure. Ho voluto strafare e ho preparato le mie due versioni.
 
La prima versione, tagliuzzata alla “meno peggio”, con pelapatate e coltello.
La seconda versione, con le verdure più sminuzzate (forse una via di mezzo sarebbe la cosa migliore).
Per evitare che i rosti si disfino troppo in cottura (analogamente alla scarpaccia di zucchine), se si ha tempo si potrebbero condire le verdure con sale e peperoncino, dopo averle tagliuzzate, e farle scolare per almeno 3 ore dentro uno scolapasta, per far perdere il grosso dell’acqua (senza però gettarla via).

Ho poggiato il coppapasta direttamente nella padella di cottura unta di olio, e all’interno ho messo il mucchietto delle verdure.
Poi ho pigiato con il dorso di un cucchiaio e aggiunto un po’ di albume sopra ad ogni rosto.
Se le verdure si fossero asciugate troppo, mescolare un po’ dell’acqua residua insieme agli albumi e versare questo mix sopra ad ogni rosto, altrimenti solo albume.
Per non rovinarli in cottura, capovolgerli con l’aiuto di una spatola.

In alto, la prima versione: nella paellera gigantona antiaderente ce ne sono andati 7.
In basso, la seconda versione: nella padella di ceramica ne ho cotti altri 7.
Li ho fatti cuocere 10-12 minuti buoni..
Hanno un sapore delicato, e qualcuno ha detto che somigliavano vagamente agli involtini primavera.

 

La prima versione, più rustica.
La seconda versione, con verdure tagliate più finemente.
Insomma, con qualche accorgimento, è un contorno da replicare.

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Caponata saporita col bimby

Non è certo la vera caponata siciliana fritta, ma direi che è altrettanto gustosa e sicuramente più leggera.
Ingredienti:
850 g tra peperoni, melanzane, sedano e cipolla tutto a dadini
Una manciata di capperi sotto sale sciacquati e strizzati
Una manciata di olive verdi snocciolate
5 g di sale
17 g di zucchero
35 g di aceto balsamico
35 g di vino bianco
40 gr di olio

 
Preparazione
inserire tutti gli ingredienti nel boccale fare cuocere 30 min. a temperatura varoma, antiorario, velocità soft.
Visto che è una preparazione alquanto “voluminosa”, consiglio di tagliare le melanzane a tocchetti più grandi dei peperoni ed aggiungerle dopo una decina di minuti da inizio cottura (non si sfalderanno troppo ed entreranno meglio nel boccale visto che le altre verdure si saranno già ammorbidite).
Per una caponata leggermente più gustosa (ma non cambia granché, è già buona così), eventualmente far prima soffriggere qualche minuto olio e cipolla a varoma e poi introdurre tutti gli altri ingredienti, come descritto.
La mia idea in più!
Molte caponate prevedono patate, ma a me non piace lasciar avanzare le patate per il giorno dopo [sembra che non facciano bene (per via della solanina)!! e quanto meno avranno perso tutte le vitamine che contenevano appena cotte].
Se fate una bella dose di questa ricetta invece, potrete lasciarla per il giorno dopo.
Se successivamente fosse troppo poca per i commensali, allora si!! Si potranno scaldare i “left-over” e si potranno aggiungere delle patatine a vapore!
Così ho fatto alcune volte!
14.X.2011

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Purè di patate nel bimby

Purè di patate preparato col più blasonato degli aiutanti in cucina (ho il TM31), con qualche piccola variazione che ho fatto rispetto al ricettario.
Quasi mai ho trovato patate che riescono a cuocere coi tempi suggeriti nel libro (a volte le ho lessate separatamente e poi le ho montate nel bimby).
Visto che però è troppo comodo inserire tutti gli ingredienti nel boccale e far lavorare “lui”, ho trovato comunque un metodo efficace per avere il mio purè di patate “vere”.

Ingredienti per 2-3 persone
500 g di patate
175 g di latte p.s.
70 g di acqua (35+35)
15 g di burro
15 g di parmigiano grattugiato
1 cucchiaino raso di sale fino
una grattatina di noce moscata
Esecuzione

  1. Grattugio il parmigiano e la noce moscata (a boccale ancora asciutto) e lascio da parte,
    20 sec, vel 10.
  2. Monto la farfalla.
  3. Aggiungo nel boccale le patate tagliate finemente con il sale, il latte, metà dell’acqua (ritengo che la cottura delle patate sia migliore con un po’ d’acqua) e chiudo il misurino,
    35 min, 100°C, vel 1 (una volta a temperatura abbasso a 90°C per evitare fuoriuscita di liquidi indesiderata).
  4. Al termine della cottura apro e con la spatola testo la consistenza, aggiungo parmigiano, noce moscata e burro mentre monto il purè e, solo se occorre, aggiungo la restante acqua facendola cadere a filo dal coperchio caldo,
    30 sec, vel 4
Da fare e rifare!!!

13.X.2011