… o caldarroste o “callaroste”, come chiamiamo a Roma questo street-food tipico delle serate romane autunnali!
E io le ho volute provare nel mio favoloso Spice Diavola Pro.
Quindi, tempo d’autunno, di cambio di ora legale, di feste di Halloween, e perché no, di una bella scorpacciata di castagne arrostite.
Stavolta le ho fatte così (ho provato anche in forno elettrico, ma non mi sono venute altrettanto bene):
5-600 gr di castagne per volta, “castrate” – meglio se a croce – col suo attrezzino apposito o un coltello seghettato avendo cura di non intaccare la polpa.
Le ho poi lasciate in ammollo per almeno 1h – 1h e mezza.
Anche i bellissimi e grandi marroni vanno bene, ma in famiglia hanno decretato che le castagne sono più saporite.
Le ho asciugate e poi arrostite per 20-25’ nel Diavola Pro (io su “biscotto” di argilla, ma credo vada bene anche su pietra refrattaria in cordierite).
Soltanto inizialmente, ho pensato anche di poggiare un cerchio sul “biscotto” rovente (o un anello da pasticceria), all’interno del quale versare le castagne che, un po’ troppo rotolanti, cadrebbero fuori dal “biscotto”.
Con un occhio al termometro integrato sul coperchio del fornetto e il mio immancabile pirometro ho cercato di non oltrepassarse mai i 150-200°C, mescolando le castagne ogni 5 minuti.
Ho impostato la manopola del termostato a 2, regolando inizialmente tutte e due le resistenze sopra/sotto.
Al bisogno ho aperto il fornetto per far abbassare la temperatura approfittando per mescolare più spesso le castagne.
A fine cottura ho avvolto le castagne in un canovaccio per una decina di minuti per facilitare l’eliminazione delle pellicine.
Sono ottime (accompagnate da un buon bicchiere di vino rosso), tenerissime e facili da pulire se si sbucciano ancora caldissime.