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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Tortino pomodorini e ricotta

Adatto a chi segue la dieta Dukan, questo tortino pomodorini e ricotta è un pasto adatto dalla fase di Crociera, nei soli giorni PV.
Gli unici tollerati da considerare in questo tortino sono le 2 sottilette light (al posto del parmigiano previsto), ripartite nelle 6 porzioni.

Ricordo che la ricotta, col 6% o meno di grassi, è ormai un alimento permesso (notizia dal coaching, del gennaio 2013) e l’unico accorgimento è farla rientrare nel limite giornaliero dei 7-800 grammi di latticini magri permessi.
Inoltre considerare che la dose delle crusche è sufficiente per poco più di 2 giornate, vista la presenza della ulteriore mezza porzione di galletta per la salsina verde profumata.
Quindi, volendo, potremmo mangiare tranquillamente quasi mezzo tortino al giorno senza fare danni.
Dal canto mio, dopo le prime due porzioni, mangiate in un solo pasto (giuro che non sembrava un prodotto … “leggero”), ho surgelato le altre 4 porzioni singolarmente.
Ingredienti (per 6 porzioni):
260 g di simil-brisée*
300 g ricotta (io ho usato quella light al 6% di m.g.)
50 g sottilette light – nr. 2, al 9% di m.g. – (era previsto parmigiano)
100 g pomodori perino (nr. 3)
1 uovo sodo
1 acciuga sotto sale
30 g mollica secca (metà porzione giornaliera di una galletta di crusca)
prezzemolo

mezzo spicchio d’aglio
2 cucchiai aceto di mele o aceto bianco
3 cucchiaini colmi di paraffina liquida/olio di vaselina (invece che olio)

sale q.b.

*Per la simil-brisée di crusche:
ho mescolato 60 g di crusca di avena (4 cucchiai colmi), 20 g di crusca di grano (2 cucchiai colmi), 180 g del mio kefir colato (oppure formaggio magro spalmabile), un pizzico di sale, e ho fatto riposare un po’ in frigorifero.

Preparazione:
Ho steso la simil-brisée nello stampo (10×30) rivestito di carta forno.
Ho bucherellato coi rebbi di una forchetta, lasciando i bordi della brisée un pochino rialzati, e ho infornate a 190°C per 10’ in un ripiano basso del forno.

Dopo la prima cottura ho riempito con ricotta, mescolata a sottilette a pezzetti e sale.

Ho adagiato su questo ripieno i pomodori tagliati a metà senza semi e salati, pigiandoli un po’ (in precedenza li avevo tagliati, svuotati e lasciati scolare capovolti su un piatto).

Ho rimesso in forno per 45’ a 160°C + 5′ di ventilato o grill finale per creare un minimo di crosticina sui pomodori.
Ho frullato nel bimby il prezzemolo, la mollica bagnata nell’aceto e spezzettata, l’uovo sodo, l’acciuga, l’aglio e l’olio di vaselina (che ricordo, non va cotto), non ho aggiunto sale.
Ho sfornato e riempito l’incavo dei pomodori con la salsa verde.

Un’idea carina per un buffet, o un antipastino light, potrebbe essere quella di realizzare dei finger-food utilizzando dei mini pirottini, e naturalmente dei pomodori tondi ciliegino, anziché lunghi.

Fonte 15.II.2013
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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Torta di pane raffermo al formaggio

In uno dei “Cucinare Insieme” di Cookaround dovevamo preparare un piatto “povero” ed economicissimo. Mi sono detta: deve essere risparmio?

Quale risparmio migliore del recupero di ciò che si sta per gettare (io non lo faccio proprio, la roba deve essere guasta per buttarla, ma quante cose da mangiare vanno rovinosamente nella pattumiera? Ed è così triste vedere gente che lamenta di non arrivare a fine mese e dice tranquillamente: ho buttato tutto!).
Mia madre l’altro giorno voleva darmi del pane un po’ rifatto (come diciamo a Roma), perché ne aveva tanto e stava lì in una busta tutto triste, tutto senza futuro se non – prima o poi – il secchio della mondezza o, se fosse andata bene, una tostatina in forno, per farne poi del pane grattato.
Mi è sembrato così smortarello, miserello che le ho detto:

“A ma’! MACCCCHEMMMEVOIDA’??!! ..(strega, ioooo!!!).. ma non ricordi che il pane non lo faccio più, che sto a dieta stretta?!”, e me ne sono andata”.
Il giorno successivo invece, visto l’evento imminente, sono stata stuzzicata e, dietro-front:
Mamminaaaaaaaa (da Trilussa: e allora cambiò tono….e mò?.. chi me rimorchierà fino ar deposito?), ce lo avresti ancora un po’ di quel panazzo che giaceva nella credenza? Ecco, mettimelo da parte che passo a prenderlo!!!

Ingredienti e relativi costi per una teglia da 27 cm (circa 6 porzioni)
400 g pane raffermo – € 0,98 – sarò buonaaaa: mi è stato regalato ma ho voluto inserirlo (costo medio di Roma 2,44/Kg)
450 g latte (anche fino a 550 va bene, dipende da quanto è secco il pane) – € 0,45 (99 cent/lt.)
3 uova (ho usato 2 uova + 2 albumi, per cui calcolo il costo di 3 uova) – € 0,51 (1 €/6 pz.)
105 g asiago – € 0,72 (6,90/Kg)
85 g tipo groviera – € 0,59 (6,90/Kg)
35 g parmigiano reggiano (del terremoto, lo avevo in congelatore) – € 0,40 (11,50/Kg)
20 g burro – € 0,27 (1,08/250 g – burro Virgilio-Ipercoop)
sale q.b.
Costo per le 6 porzioni totali: € 3,92
Il peso totale si avvicina a Kg. 1,300; quindi il costo per le 4 porzioni è all’incirca € 2,61.

Bagnare nel latte tiepido le fette di pane raffermo di qualsiasi genere (io latte freddo, per farlo mantenere meglio fino al giorno dopo), anche di tipi diversi, tagliate non troppo alte. Far assorbire e strizzare le fette.

Prendere una teglia, imburrarla e disporre un primo strato di pane bagnato/strizzato.
Ricoprire con fettine di formaggi vari, provolone, caciotta, gruviera… quello che avete in casa, ma con “ generosità “ (io ho usato i formaggi elencati, gli unici in offerta, per rientrare nei costi).


Fare quindi un altro strato di fette di pane, sempre bagnate nel latte e un po’ strizzate.
A parte, battere uova e albumi con poco sale e versarne qualche cucchiaiata sullo
strato di pane in teglia.

Disporre un altro strato di formaggio e un altro di pane.
Irrorare con l’uovo battuto rimasto e aggiungere qualche fiocchetto di burro.
Per ragioni familiari, ho dovuto far riposare in frigo per un giorno, e non credo sia stato un male.
Per la cena del giorno successivo, non avendo indicazioni precise dalla ricetta originale, ho infornato in forno preriscaldato in un binario basso (il pyrex ha bisogno di molto calore da sotto, oppure si cuoce poco).
Ho cotto per 20′ a 180°C statico. Alla fine ho passato la teglia in un binario centrale e ho acceso il grill per 5 minuti (controllate che non si bruciacchi troppo)

Mmmhhh, direi cottura perfetta, una crosticina doratissima e croccante

Piccolo memorandum riassuntivo per il mio numero di strati, che sono 8 in tutto:
1- sulla pirofila unta di burro adagiare per primo il pane bagnato/strizzato nel latte,
2- poi i formaggi,
3- ancora pane bagnato,
4- qualche cucchiaiata di uova sbattute,
5- ancora formaggi,
6- ultimo strato di pane bagnato,
7- l’ultima parte delle uova sbattute
8- e infine i fiocchetti di burro.


Un’insalatina e avremo un bel piatto completo
Fonte 16.II.2013
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DOLCI

Pepite o scagliette di crusca al cioccolato dukan-style

Questa vorrebbe essere la riproduzione di una sorta di cereali aggregati – le famigerate pepite Dukan – che non ho mai visto né comprato, quindi mi sono dovuta ingegnare un pochino.

Con l’occasione, ho provato anche a pressarle a mo’ di biscottini..


Ingredienti per 3 dosi intere oppure 6 mezze dosi (comprensive di 2 tollerati totali).
6 cucchiai crusca avena
3 cucchiai crusca grano
3 cucchiai latte scremato in polvere
1 cucchiaio raso stevia in foglie polverizzate (no liquido!)
3 cucchiai kefir colato bene (o fb, o total 0 scolato due volte, o linessa)
2 cucchiaini olio e.v.o., oppure olio di semi a proprio gusto (per mescolarlo meglio, lo verso nel kefir)
1 cucchiaino caffè solubile, pestato nel mortaio
2 cucchiaini colmi cacao amaro magro 1% m.g.
1 tappino di bottiglia di mio estratto di vaniglia
la punta di un cucchiaino di polvere di semi di cardamomo pestati nel mortaio
Preparazione
Impastare sbriciolando con le dita.

Ho dato una scorsa online: se non si vuole avere solo crusca sparsa nella teglia bisogna perderci un po’ di tempo.

Ho preso ciascun micro-mucchiettino di impasto, pressandolo fra 3 dita di una mano, contro le 3 dita dell’altra mano…(come due cigni che si sbaciucchiano 🙂 )

qui, per mostrare le dimensioni, vicino ad un cucchiaino da caffè!
Per non farci mancare niente, la metà del composto l’ho trasformata in biscottini, pressando l’impastino sbricioloso con forza, fra due fogli di cartaforno con un matterello, e ho cotto così, steso a mo’ di sfoglia.. eliminando prima il foglio superiore della cartaforno.
Ho infornato 100°C x 1 ora ventilato, sia le pepite che le sfogliette.
Ho fatto raffreddare nel forno per un’oretta almeno, e poi ho chiuso in barattolini di vetro, già suddividendo il tutto in 6 mezze porzioni di crusca.

Sono pochi, ma attenzione ai 2 tollerati complessivi di olio..

Questa però, secondo me, è  la versione migliore: scagliette somiglianti a dei croccantissimi biscottini al cacao.

Fonte 17.II.2013

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DOLCI

Biscotti croccanti alle spezie dukan-style

Questa è l’evoluzione della ricetta del pandispezie dukan, ripresa da Cookaround e rivisitata da me con alcune modifiche.
Eeh, si!! Condivido quello che ho sentito dalle labbra di un’attrice in un film di Ozpetek appena visto: “Ognuno in cucina tiene viva una ricetta secondo le proprie trasformazioni”.

Ingredienti
– per 4 porzioni di crusca al giorno e 1/2 tollerato per ciascuna porzione (maizena e olio), oppure
– 8 mezze porzioni e 1/4 di tollerato per ciascuna mezza porzione

120 gr. crusca di avena (8 cucchiai colmi)
40 g crusca di grano (4 cucchiai) – se si vuole omettere la crusca di grano, diminuire i liquidi
25 g kefir (1 cucchiaio) – oppure sostituire con albume e diminuire l’acqua.
1 cucchiaio di latte in polvere scremato
1 cucchiaio di maizena
1 cucchiaio di cannella
1/2 cucchiaio di semi di anice frullati
1/2 cucchiaio di anice stellato fullato
1 pezzetto di zenzero frullato
2 pizzichi di noce moscata
3 chiodi di garofano frullati
1 cucchiaio raso di foglie di stevia in polvere
3 gr. di sale rosa
4 tuorli
50 g acqua
1 cucchiaino di olio e.v.o. per stendere
(ho volutamente omesso il lievito, mi sembrava superfluo, vista la consistenza dell’impasto)

Preparazione
Mescolare il tutti gli ingredienti fino al sale, frullando quando richiesto, (tranne l’avena – che non volevo macinare troppo – ho versato tutto nel bimby) poi unite l’avena, i 4 tuorli, l’acqua e il dolcificante. Ho impastato a spiga per 2 minuti, poi ho continuato a sbriciolare/compattare con le mani.
Abbiamo all’incirca 420 grammi da crudo, per le 4 porzioni (1/2 tollerato a porzione)
Amalgamare con le mani (o nel bimby, ma ricompattare a mano)
Viene un impasto molto sodo
Non siate tentate ad aggiungere altra acqua,al massimo bagnarsi le mani per stendere e lavorare meglio
Stendete col matterello allo spessore di pochi millimetri o tagliate con le formine.
Io ho formato con lo stampino per le tartarughe.
Per questa volta ho voluto provare la stessa cottura delle pepite, quindi 1 h. a 100°C ventilato.
Poi ho lasciato ancora 1 h a forno socchiuso…
..ma non sono venuti croccanti come le scagliette di pepite … evidentemente l’uovo ha più bisogno di cottura per venire croccante…


La prossima volta proverò la cottura suggerita:
“… x 10′ a forno medio, io ho quello a gas ma penso che 180° vadano bene
poi aprite un po’ il forno lasciandolo socchiuso e fate stare altri 5′
si colorano subito quindi attente a non bruciarli”.
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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Sticks di albumi

Preparatevi: ci vorranno molte teglie per soddisfare tutti!!
Ingredienti
Albumi – oggi 80 g per provare..
Sale quanto basta
Pepe e altre spezie se gradite (deliziosi con paprika dolce)
Poca acqua
Preparazione
Mescolare albumi, sale e spezie in una ciotola allungando un po’ con acqua (questa prima volta non l’ho messa, ma ho solo spruzzato gli albumi dopo aver steso su cartaforno.. )
Preriscaldare il forno a 200°C.
Usare delle formine tipo quelle da muffin (meglio se di silicone altrimenti usare Pam Cooking Spray o Fry Light per non fare attaccare) e versare nel fondo di ciascuna pochissimo composto.
Deve essere quanto più sottile possibile.
Io mi sono arrangiata con della cartaforno a fisarmonica.

Questo è particolarmente importante se volete ottenere un prodotto simile a delle patatine croccanti.
Se ne mettete troppo vengono delle “patate” di albumi morbide.
Inevitabile un po’ di sperimentazione le prime volte, comunque nella formina non dovreste mettere più di un paio di millimetri di albume sbattuto.

Infornare fintanto che le vedrete dorate e croccanti.
A 200°C dovrebbero diventarlo dopo 15 minuti circa (controllare sempre la cottura per sicurezza).
Ruotare la teglia dopo 10 minuti, ma dovranno essere molto dorati per essere veramente croccanti.

24.II.2013

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PASTAiola, primi e pasta fatta in casa

Sfoglia di tofu dukan-style

Ecco un’alternativa per la sfoglia di lasagne, cannelloni, tagliatelle, ecc. realizzate con tofu e albumi, anziché uova intere e maizena. Per fase attacco e crociera.

Qui, delle fettuccine con carciofi e sottiletta.
Niente di che, mi sono sfamata con gusto, ma anche per questa sfoglia, secondo me sarebbe meglio inserire qualche tollerato!!
Provare ad inserire un po’ d’acqua invece che albumi e aggiungere un po’ di maizena o crusche.
Ingredienti per 3 teglie 30 x 40:
– 720 g tofu al naturale
– 470 g albumi (circa 12) – ho usato gli albumi in brik
– 7-8 g salePreparazione:
Nel boccale del bimby ho messo il tofu spezzettato, un pizzico di sale, un po’ di albume, e ho frullato.Aggiunti gli albumi finchè il composto non è risultato liscio e denso come quello della pastella per le crespelle.

(consistenza)Stendere su una teglia rivestita di carta da forno

(ho spalmato su cartaforno aiutandomi col dorso di un cucchiaio)
e far cuocere in forno già caldo a 200° ventilato per 10-12′, e comunque finchè non si rapprende. Ruotare e cambiare posto a metà cottura, soprattutto se si cuociono più teglie insieme.

(davanti la teglia cruda, in secondo piano, quella cotta)
Togliere, tagliare nella forma desiderata: con una parte ho formato anche una sorta di tagliatelle.. (per chi lo usa: passare nel microonde alla massima potenza per 4/5 minuti, finchè non è secca).


Cucinare la pasta in acqua bollente salata per 4 minuti (oppure comporre da subito le lasagne se lasciata cruda, oppure ancora sbollentare brevemente e surgelare; io ho surgelato senza sbollentare dividendo le sfogliette fra piccoli fogli di cartaforno).
Fonte 26.II.2013
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PANE, pizze, pizzelle e dintorni

Pane di tofu cik-ciak dukan-style

Questo il pane di tofu senza tollerati della dieta Dukan che seguii tempo fa.

è venuto umidiccio, vero? Ma in fondo alla pagina, la foto con la fetta di prosciutto ci dice che non era poi tanto male! 😉


Ingredienti per due filoncini:
360 g di tofu sodo (2 panetti)
60 g uovo intero
120 g albume (l’ho preso dal brik, altrimenti 3 albumi circa)
3 g circa di ldb fresco (un ottavo di cubetto – prossima prova omettere del tutto il latte scremato e provare con lievito istantaneo) ***
15 g latte scremato (2 cucchiai, per sciogliere il ldb)
3 g sale
Preparazione:
Ho fatto a pezzi e frullato il tofu nel bimby con il tuorlo dell’uovo e il latte tiepido dove ho sciolto il ldb, fino ad ottenere un impasto cremoso, ma ancora abbastanza sodo.

Ho trasferito in una ciotola.
Nel frattempo avevo montato a neve tutti gli albumi con il sale.
Ho incorporato gli albumi delicatamente per non smontare

Ho trasferito questa crema consistente in uno stampo forato, rivestito da cartaforno bucherellata, suddividendo in due filoncini (la prossima volta usare lo stampo per baguette anziché quello per filoncini!!).
Ho fatto lievitare coperto per 4 ore circa e ho infornato così:

220°C statico x 10′ in un binario bassissimo
200°C x 20′ (al 17mo ho capovolto, tolto la cartaforno e alzato di un binario..per cuocere meglio, invece, forse era meglio capovolgere e lasciare in basso)
180°C x 10′
spento x 5′ sportello chiuso
spento x 5′ sportello a fessura

Risultato:
abbastanza alto da poterlo utilizzare come panino da farcire;
croccantino fuori, morbido dentro, e… sembra quasi bello eh?
E invece sa soltanto di tofu… un pochino più spugnoso ed era anche umidissimo… anzi non umido.. proprio bagnato: faceva cik-ciak!!

La voglia di farcire un panino con un po’ di prosciutto me la sono levata ..

.. ma riprovarlo con idratazione più bassa ***
Fonte 01.III.2013

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PASTAiola, primi e pasta fatta in casa

Sfoglia buona dukan-style

Ho denominato questa, come sfoglia buona della dieta Protal, in quanto è l’unica che mi ha soddisfatto nel suo genere!


INGREDIENTI
(ho considerato 3 pasti: uno subito, due li ho congelati. Ho considerato che ciascun pasto ha 1 tollerato):

120 g latte scremato in polvere (6 CM – cucchiai da minestra)
40 g maizena (2 CM)
3 g farina di semi di Guar (1 cc – cucchiaino da caffé) ***
2 uova medio-piccole
20 g crusca di frumento (l’ho dovuta aggiungere alla fine. Se si riesce ad evitare è meglio: peccato per il sapore, ma se non si mette, dovrebbe giovare all’elasticità della pasta)
___________________________
Totale circa 280-290 g di impasto
Procedimento:
Per il primo tentativo di questa ricetta, ho setacciato insieme i primi 3 ingredienti secchi, e li ho versati a pioggia sulle uova che avevo appena battuto con la forchetta.
Ho dato una frullatina col mixer fintanto che il composto si è indurito.
Visto che però non si staccava dalla ciotola di plastica ho voluto mettere per una mezz’ora in frigorifero coprendo la ciotola con della pellicola e poi ho fatto stare un po’ all’aria (non so se ho fatto bene, o se era sufficiente lasciare l’impasto all’aria)

Ho trasferito su uno spiano di silicone e ho formato una palla, ma ho dovuto aggiungere della crusca (di frumento) per poter tirare con la nonna papera.

La prossima volta stenderò sicuramente col matterello, magari appena oleato, oppure frapponendo della cartaforno.
La nonna papera stasera, nonostante avessi tirato nella sezione più larga, e poi nel torchio per i tagliolini, era inutilizzabile per quanto si erano appiccicati.
Il tutto è stato molto laborioso e la pasta finale, assolutamente mancante di elasticità (probabilmente per aver aggiunto troppa crusca), si è spezzettata tutta, soprattutto in cottura.

Per la cottura mi sono regolata con soli 3 o 4 minuti.. giusto il tempo di eliminare qualche germetto delle uova (la fifa della salmonella è sempre in agguato).

… ed eccola, con un sughetto evergreen: aglio, pomodoro e peperoncino a insaporirsi in padella, e poi un cucchiaino di olio e.v.o. rosso aromatizzato al peperoncino (1 tolleratinoooo di olio! .. più 1 di maizena/crusca … più 1 tollerato di sottiletta a pranzo.. ahiaaiaiaaiaiaiaiaiii!! Ho sforato .. )
Una sorpresa positiva:
nell’impasto non si è sentito il dolciastro dovuto al latte in polvere.
Il risultato, quindi:
è stato molto positivo per quanto riguarda il sapore, e la ricetta, a mio giudizio, merita qualche tentativo in più, cercando ovviamente di correggere il tiro.
***
il Guar ha un potere addensante molto elevato, specie a contatto con l’aria, quindi fare attenzione a non abusare, inoltre non superare le dosi di 30 gr al giorno in quanto ha un alto potere lassativo.
Fonte 13.III.2013

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PIATTO RICCO mi ci ficco (e piatti unici)

Bacalhau à Brás – Baccalà ricetta Portoghese

Due parole di presentazione per il portoghese Bacalhau à Brás (cioè baccalà alla maniera di Brás)? 
Come fare a meno!  Visto che la leggenda vuole che i portoghesi sappiano cucinare questo ottimo pesce in maniera diversa per ciascun giorno dell’anno, e questa ne è una delle versioni più famose!
Questa ricetta infatti deve il suo nome a Brás (o Braz, come lo scriveva lui), un ristoratore del Barrio Alto di Lisbona.
Non potevo che replicarlo, visto che l’ho gustato con piacere nel viaggio di qualche tempo fa in Portogallo.


La foto è di 4-5 giorni precedenti la preparazione, perché ho messo a mollo in frigo, il baccalà sotto sale acquistato.

Ingredienti:
(per 5/6 persone)

500 gr di baccalà sotto sale (o 6-700 grammi già ammollato)
4 cucchiai di olio e.v.o.
800 g di patate da friggere o 1 pacco di patatine stick
6 uova
3 cipolle
3 spicchi d’aglio in camicia
sale
pepe (o peperoncino)
olio per friggere le patate (se non si usa il pacchetto di patatine stick)
prezzemolo e olive nere per guarnire
Preparazione:
Se il baccalà è secco metterlo in ammollo;


una volta pronto (io l’ho tenuto 4 giorni di frigo, cambiando l’acqua per 2 o 3 volte al giorno), togliere la pelle e le spine e sfilacciarlo grossolanamente con le mani.

Tagliare le cipolle a fettine sottilissime e metterle in padella con l’olio. Aggiungere l’aglio. Far dorare in un tegame capiente a fuoco lento.


A questo punto aggiungere il baccalà sfilacciato e mescolare bene lasciando cuocere per alcuni minuti.

Aggiungere le patatine stick (se non avrete avuto la pazienza di friggerle), mescolare bene, lasciarle appassire leggermente

.. col tegame sul fuoco, aggiungere le uova sbattute condite con pepe e sale (attenzione.. poco sale, se il baccalà è già saporito!!)

Mescolare fino a che le uova saranno cremose ma cotte. Poco prima che il tutto si rapprenda, aggiungere prezzemolo e olive nere.


Una volta pronto, mettere il baccalà in un piatto di portata, spolverizzando con altro prezzemolo tritato e olive nere.

Fonte: Cookaround 16.III.2013
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CONTORNI e verdure di ogni genere

Chips di verdure dukan-style

In mancanza di essiccatore, le verdure possono anche essere disidratate al forno, variando la temperatura a seconda del risultato desiderato, e diventando delle gustose e leggere chips.
Sono utili sia come snack spezzafame che come ingrediente per varie ricette sfiziose, oltre a restare leggere e gustose.
E … W a chi ha l’orto.
Per averne sempre una buona scorta in dispensa, ci vorrebbero ingenti quantità di verdure.
CHIPS DI ZUCCHINE

Ho semplicemente tagliato le zucchine velocemente a rondelle con una mandolina.
Poi le ho disposte su cartaforno e per ogni zucchina grande è venuta una teglia intera… peccato che ho fatto la prova con sole due zucchine…
la prossima volta, vista la lunghezza del procedimento…. preparerò almeno 4-5 zucchine, così da riuscire a fare quattro strati di teglie o griglie (se fate come me, potete anche mettere la cartaforno direttamente sulle griglie).
Le ho fatte stare 5 ore a 40°C ventilato, cambiando di posto e ruotando di tanto in tanto le griglie.
Sono venute molto ben asciutte, ma non croccantine. Insomma perfette per essere poi condite o marinate.
Se si volessero proprio crick-crock, credo che bisognerebbe prolungare l’asciugatura ad almeno 6 ore circa, mentre con 3 ore di asciugatura dovrebbero già essere pronte da condire.. insomma vi potrete regolare…
e poi si mantengono sicuramente parecchi giorni in frigorifero, visto che sono disidratate.
Non ho messo sale in “cottura”, ma nessuno vieta di farlo.
Al momento di mangiarle, invece, le ho lasciate un pochino a macerare in una delle salsette vinaigrette di Dukan, che avevo in congelatore porzionate nelle bustine formaghiaccio.
Vi assicuro che erano meglio delle zucchine marinate, o almeno così sono sembrate a me
Fonte 27.III.2013
 
CHIPS DI POMODORI

Ma quanto sono buoni!!!
Non tutti croccantissimi, ma gustosi, anche senza sale (solo con paprika dolce) e interessanti da aggiungere a pezzetti nell’impasto di crackers, ecc.

Tagliare a fettine sottili qualche pomodoro, versare sopra della paprika in polvere e infornare su cartaforno, a 100°C ventilato per un paio d’ore, ruotando la teglia ogni mezz’ora e comunque a metà cottura (mi sono piaciuti di più con questa asciugatura più dolce).

Saporitissimi, anche se non estremamente secchi …
Fonte 05.III.2013
 
CHIPS DI CIPOLLE

Ecco i miei 15-20 grammi di cipolle disidratate in un piattino da caffè.
Con 1 cipolla e due scalogni – 120-130 grammi circa – in tutto sono venuti circa 15-20 g disidratati!!

ho messo cipolla e scalogni tagliati grossolanamente per pochi secondi, a vel. 7 nel bimby, direttamente dal foro, con le lame in movimento

ho “sparpagliato” il composto su cartaforno con le mani, cercando per quanto possibile di non sovrapporre.
Ho infornato preriscaldando, con funzione ventilato, a 120°C per 1 oretta, lasciando poi asciugare all’interno del forno..

ops… si stavano consumando un po’ troppo?
Fonte 19.III.2013
 
CHIPS DI ZUCCA

Unico neo? Come spesso capita per queste chips, la zucca era circa 7-800 grammi, ma la resa è molto bassa!
Sarà venuto l’equivalente di un misero pacchetto di patatine crik-crok!!
Questa ulteriore ricettina viene dal libro delle ricette Dukan… presa online..Ho ancora parecchia zucca che mi hanno regalato in autunno, che avevo già pulito e surgelato, un po’ a cubetti, e un po’ a fette sottili (proprio come servono per queste chips), quindi ho preso buona parte delle fettine di zucca e non ho fatto altro che farla scongelare, l’ho tamponata con un canovaccio per asciugarla bene e l’ho disposta sulla teglia sopra alla cartaforno.
Ho spolverato col mio dado granulare, e ad una parte ho aggiunto anche della paprika dolce.

La ricetta era con una temperatura più alta, ma in forno si stavano bruciacchiando da subito, quindi ho abbassato a 160°c per 45-50 minuti, ruotando la teglia dopo una mezz’ora.
Credo che la prossima volta proverò con una temperatura ancora più bassa: tutto sommato si devono soltanto asciugare e seccare per diventare croccanti.
Come potete vedere, qualcuna è venuta troppo scura, ma il sapore a me è piaciuto molto.

Purtroppo vanno mangiate appena cotte: a meno che non si trovi un modo migliore di conservarle o si passino momentaneamente di nuovo sotto il grill, il giorno dopo “perdono” e si “ammosciano”!
Fonte 04.III.2013