Si sa, il pesce fa bene, ed è vantaggioso, grazie al suo quantitativo di omega 3, portarne qualche porzione sulle nostre tavole (specialmente pesce azzurro, ma anche in parte il salmone).
In particolare il salmone, se mangiato crudo, ne contiene 0,89 mg/100 g.
Lo avrei dovuto mangiare crudo, ma, nonostante lo avrei potuto “abbattere” (anche per via del parassita anisakis), non ce l’ho fatta proprio.
Questo sotto il suggerimento dukan-style:
Lasciate per una notte un bel trancio o, meglio ancora, mezzo salmone crudo in una marinata preparata con limone, aneto, erbe aromatiche, sale e pepe verde (io ho lasciato in frigo a marinare per 12 ore circa).
Tagliate a fette sottili, decorate con aneto e servite.
Sopra, la foto! Io, visto che non ce l’ho fatta a mangiarlo crudo, ho dato una scottata di una 10ina di minuti sulla piastra di ghisa, ho sacrificato qualche mg di omega 3, ma ottimo!
Fonte 10.XII.2012
Autore: admin
Sono un gradevole antipasto (ma le considererò maggiormente come secondo) per un regime che ne prevede pochi.
Fate rassodare le uova (io 1) e lasciatele raffreddare.
Tagliatele a metà, estraete i tuorli e schiacciateli, unendo qualche gamberetto tritato finemente (direi che va bene un gamberone per ciascun tuorlo o equivalente).
Aggiungete un po’ di manionese (vedi qui la mia ricetta), riempite gli albumi con il composto ottenuto e guarnite coi gamberetti rimasti.
Fonte 10.XII.2012
Menù per una settimana nella fase di attacco con le proteine pure
PER TUTTA LA SETTIMANA
Colazione
Caffè o tè con aspartame
+ a scelta: 1 o 2 yogurt magri o 200 g di formaggio fresco magro
+ a scelta: 1 fetta di tacchino, pollo o prosciutto magro o 1 uovo alla coque o 1 budino di latte scremato o 1 crèpe di crusca di avena
Spuntino di metà mattina (facoltativo)
1 yogurt o 100 g di formaggio fresco magro
Spuntino di metà pomeriggio (facoltativo)
1 yogurt o 1 fetta di tacchino o entrambi
LUNEDI’
Pranzo
Uova sode con maionese
Hamburger alla tartara
2 yogurt o 200 g di formaggio fresco magro
Cena
1 pugno di gamberetti con maionese
Soufflé di pollo
1 budino di latte scremato o 1 yogurt
MARTEDI’
Pranzo
Insalata di manzo in salsa vinaigrette
Salmone crudo alla giapponese
Cena
2 yogurt o 200 g di formaggio fresco magro
Granchio farcito*
Vitello in salsa bianca
1 budino di latte scremato o 1 yogurt
MERCOLEDI’
Pranzo
1 porzione di surimi
1 coscia di pollo
1 budino di latte scremato o 1 crèpe di crusca d’avena
Cena
Fegatini saltati
Coniglio alla senape
Isola galleggiante o 200 g di formaggio fresco magro
GIOVEDI’
Pranzo
1 fetta di salmone affumicato
Costata di vitello in padella
Crema al caffè
Cena
Salmone crudo marinato
Cozze alla marinara
1 budino di latte scremato o 1 yogurt
VENERDI’
Pranzo
4 fette di bresaola
1/2 galletto arrosto
2 yogurt o 200 g di formaggio fresco magro
Cena
Aspic di uova al prosciutto in gelatina
Granchio farcito
Isola galleggiante o 2 yogurt
SABATO
Pranzo
Uova ripiene di gamberetti
Trancio di pesce spada in padella
1 budino di latte scremato o 1 crèpe di crusca d’avena
Cena
Salmone crudo marinato
Lingua di manzo in salsa ravigotta
Crema al caffè
DOMENICA
Pranzo
Granchio farcito
Vitello in salsa bianca
Isola galleggiante
Cena
Insalata di manzo in salsa vinaigrette
Salmone grigliato da una sola parte
Crema al caffè
Fonte 12.VII.2013
Ho riadattato grosso modo la ricetta che si trova nella confezione del nero di seppia, quindi:
Ingredienti (dosi scarse per 2 persone)
4 nodini secchi shirataki da 25 g (diventeranno circa 240 g una volta pronti)
300 g gamberoni da pulire
2 spicchi aglio
1/2 cipolletta
2 cucchiai vino bianco secco
4 g nero di seppia (una delle due bustine contenute nella confezione)
l’immancabile pezzetto di peperoncino
prezzemolo
no sale (a mio gusto non ce n’era bisogno: gamberoni e nero di seppia già salati di loro)
Procedimento
Ho prima risciacquato bene e pulito i gamberoni togliendo teste, codine e parti coriacee…scusate ma sono somara col pesce e non so neanche i termini (ho tolto anche quel filaccio nero sulla gobba.. schiffff..).
Molti gamberoni li ho lasciati interi, qualcuno l’ho fatto a pezzettini..
Ho messo cipolla, aglio e peperoncino a pezzi nella padella antiaderente con un po’ d’acqua e dopo un po’ ho aggiunto i crostacei per pochi minuti (se state in PP ricordatevi di togliere i pezzi di verdure prima di saltare gli shirataki, io mi sono dimenticata..)
Ho sfumato col vino, ho aggiunto la bustina di nero di seppia, mescolato e spento.
Intanto, tutta la capatura dei gamberoni, senza il filaccio nero, l’ho messa nell’acqua a bollire per fare una sorta di fumetto.
Successivamente l’ho filtrata, ho fatto riprendere un bollore leggerissimo usando anche uno spartifiamma.
Ho versato in questo fumetto gli shirataki e per 7-8 minuti e ho lasciato la fiamma al minimo (questa “pasta” non necessita di bollitura .. si deve solo sciogliere bene in acqua ben calda).
Ho risciacquato con acqua di rubinetto (meglio calda, specialmente se la pasta non viene saltata in padella) direttamente nello scolapasta,
e ho saltato in padella..
Spolverata di prezzemolo… e impiattato…
Considerazioni
Odore
assolutamente neutro … nessun cattivo odore come quello lamentato per i prodotti venduti in acqua
Consistenza
viscidini.. ma anche i calamari, che mi piacciono, lo sono (mi ci fanno pensare, non nel sapore però)
Sapore
neutro, prendono il sapore delle cose con le quali si cucinano, ma non assorbono come la nostra pasta, naturalmente!
Confrontando quello che costa e il gusto che dà un piatto di questa pasta e un piatto di spaghetti veri.. bè’, lasciamo stare.. però almeno ho inforchettato e avuto l’impressione di mangiarmi un piatto di pasta.
Quindi si.. li ricompro.. ma non c’è fretta… limoncetta .. ih ih ih..
Con questa dose, il mio è venuto un bel piatto, quello del figlio era circa la metà.
Fonte 09.I.2013
Budino al tofu dukan-style
Nella foto sopra, il mio secondo tentativo (la prima volta è venuto molto più asciutto).
Preparazione: 15 minuti
Cottura: 30 minuti
Tempo di riposo: 3 ore
Fase: Crociera, PV
Ingredienti (l’ho fatto col doppio circa di queste dosi e cotto per circa 30 minuti in tutto)
205 g tofu sodo
85 g kefir colato morbidino (3 cucchiai colmi)
30 g maizena (circa 1 cucchiaio e mezzo)
190 g uova (2 intere + 2 albumi e mezzo)
2 cucchiaini normali di aroma pastiera
1 microcucchiaino raso di stevia in polvere
scorza di 2 arance
8 g lievito paneangeli (2 mini cucchiaini)
sono circa 550 g da crudo.
Farci 6 porzioncine e distribuirselo fra due giorni consecutivi di PV (forse dukan scrive crociera, ma anche pv, proprio perché c’è buccia di limone/arancia.. mahhh!?!)
Cotto per 30 minuti in tutto.
A metà cottura coperto con alluminio (prossima volta aspettare almeno 20 minuti, così ha il tempo di crescere al massimo consentito…)
Fatto stare tutta la notte in forno (6 ore circa, invece di 3), mi sa che si asciuga troppo così.. vedremo!!
Risultato: buono!
Fonte 06.I.2013
Ecco quindi due porzioni di lasagne al ragù…
… cotte,
… e lasagne crude…
… la fetta (mezza teglietta oggi, e metà per dopodomani)
Per le crepes – senza tollerati
Rifacendomi alla ricetta originaria (ma alleggerendo con albumi), ho fatto così:
Ingredienti
2 uova intere
2 albumi
mezzo cucchiaino raso di farina di guar
sale
Preparazione
Frullare bene la farina di guar, spolverandola con un passino per farla scendere mentre si frulla.
Poi, a 2 cucchiaiate alla volta, fare le crepes.
Per questa volta ho fatto 10 crepes e poi le ho accoppiate dalla parte più appiccicosa (5 con sole uova intere + 5 con soli albumi montati a neve, perché m’è venuta tardi l’idea di aggiungere albume per aumentare le crepes), la prossima volta mescolare tutto insieme dall’inizio (anche perché gli albumi si crepeseggiano male ih ih ..)
Per il ragù – senza tollerati, ho seguito questa ricetta:
Ingredienti
1 cipolla, tagliata a cubetti
1 carota tagliata a cubetti
1 gambo di sedano
1 spicchio d’aglio tritato
Origano
Timo
Alloro
Sale e pepe (ho messo peperoncino)
300 g di carne di manzo magra macinata
2 grossi pomodori pelati, tagliati a pezzetti
1 tazza di brodo di manzo sgrassato (ho messo il mio dado granulare vegetale)
Preparazione
In una padella, mettere un po’ d’acqua quindi aggiungere il trito di aglio, cipolla, tagliata a dadini e farli sciogliere (nella ricetta non cita quando inserire la carne… io la inserirei a questo punto). Dopo un minuto, aggiungere le carote a dadini, il sedano, timo, origano, alloro, sale e pepe e far cuocere per dieci minuti.
Aggiungere i pomodori pelati e la tazza di brodo. Portare a ebollizione, regolare di sale e pepe e far cuocere per almeno un’ora.
Per le mie due porzioncine ho utilizzato metà delle dosi sopra.
Per la besciamella, ho seguito la ricetta del libro
Stemperare a freddo 1/4 di llitro di latte scremato e 1 cucchiaio di maizena, poi aggiungete 1 dado magro di carne (io, il mio dado granulare). Lasciate cuocere per qualche minuto a fuoco lento affinché la salsa si addensi.
Aggiungete sale, pepe o noce moscata a piacere.
Volendo, aggiungere 1 sottiletta (o 30 g di mozzarella light) per porzioncina (sono stata parca e ne ho aggiunta 1 per le 2 porzioni)
Sono partita mettendo un po’ di besciamella nel fondo della pirofila, poi ho composto i vari strati
finendo con leccatina di besciamella, pezzetti di sottiletta, ragù e besciamella a “spot”
Cottura
ho infornato preriscaldando a 200°C per 20′ + 5′ di grill
Risultato:
molto buona (l’ottimo lo lascio alle lasagne “vere”),
e soddisfa pienamente la voglia di un piatto cucinato…
Fonte 12.I.2013
Torta 7 vasetti classica
Da rifare assolutamente, e magari in varie versioni (questa al cioccolato secondo me, merita!).
Forse la conoscete ormai tutti, ma come spesso capita io arrivo con l’ultimo treno.
Sapevo di tortine allo yogurt, ma non faccio troppi dolci, quindi stamattina, mentre girovagavo in rete, per me è stata una novità.
Aggiungiamo la voglia di preparare un dolcetto veloce prima di colazione, ed eccolo qui.
Simpatica l’unità di misura in vasetti da yogurt, ma la mia curiosità mi ha spinto a fare i calcoli anche in grammi, per capire di più sul bilanciamento degli ingredienti del dolce, e ve li riporto.
Ingredienti per uno stampo antiaderente apribile da 28 cm (con al centro il fondo di una moka foderato di alluminio, ma una qualsiasi tortiera per ciambelle va bene: con il buco in mezzo i dolci si asciugano meglio in cottura, e poi si facilita il capovolgimento, ma lo leggerete sotto):
3 uova medie (circa 150 gr)
2 vasetti colmi di zucchero (accipicchia! Circa 250 grammi!) *
1 vasetto di yogurt intero naturale (150 gr)
1 vasetto di olio di semi di riso (o mais o girasole deodorato, oppure il genuinissimo ma un po’ troppo deciso olio e.v.o. – sono circa 120 gr)
3 vasetti di farina (circa 250 gr- ho messo 2 vasetti e mezzo di tipo 0 bio conad + 1/2 di fecola di patate, ma anche altri amidi vanno bene, per indebolire un po’ la farina)
1 bustina lievito Paneangeli (16 gr)
il mio solito pizzichino di sale (non si direbbe, ma ho letto che i grandi pasticcieri lo indicano proprio come esaltatore/completamento del sapore dolce del preparato!).
Procedimento
Ho iniziato mescolando bene a lungo, con le fruste, uova e zucchero, poi aggiunto yogurt, pizzico di sale, olio, e man mano il mix di farine un po’ per volta.
Alla fine il lievito setacciato con un po’ della farina presa dal totale.
Ho versato nello stampo.
Sarebbe meglio non ungere, né infarinare, anche se ho fatto delle prove con stampo unto/infarinato e il capovolgimento funziona lo stesso.
Infornato subito a 180°C statico preriscaldato, per 35 minuti.
Appena sfornato, per farlo raffreddare, ho capovolto immediatamente il dolce poggiandolo la moka centrale su un pentolino sottostante: lo faccio anche con altri dolci come la mia torta carote&mandorle qui (non abbiate paura, se è ben lavorato e visto che lo stampo non è unto, ci si può comportare quasi come per i panettoni o la chiffoncake)!
Un bel po’ dolce questo dolce (ogni tanto ci sta 😉 ) e soffice come una nuvoletta (non so se il raffreddamento capovolto ha contribuito a renderlo ancora più soffice).
Superiore secondo me perfino rispetto alla famigerata chiffoncake (che invece ha una sofficità leggermente spugnosa). Mio voto: 10!
** Ho fatto altre versioni diminuendo di mezzo vasetto lo zucchero: buona ugualmente!
14 febbraio 2017
Ricordate che tempo fa mi lamentavo di non avere del pangrattato per una ricettina?
Volevo fare questa operazione di frullatura direttamente ieri, all’uscita dal forno, quando ancora i chips erano croccanti…ma li ho messi via (in un barattolino tupperware) e li ho ripresi stasera, pensando di poterli usare così!!
Ho aperto il barattolino e li ho trovati tutti ammorbiditi (la prossima volta frullare appena le chips sono pronte!)
Allora li ho messi in una padella antiaderente per farli tostare un pochino, aggiungendo da subito alcuni ingredienti visto che avevo già l’idea di quello che volevo mangiare…
… per questa padellata: 1 spicchio grande di aglio senza l’anima, peperoncino fresco surgelato, e anche un pochino di quello secco… e dopo un po’ ho passato tutto nel bimby e ho frullato..
… dopo la frullatura potreste tostare di nuovo un po’ nel bimby (qualche minuto a 100°C)..
io ho rimesso tutto nella padella ancora caldissima…e ho fatto asciugare per qualche minuto ancora…
Intanto…
in un pentolino con un po’ d’acqua bollente ho messo a “lessare” dolcemente un paio di matassine di shirataki (non sono ancora convinta che il fuoco sotto gli shirataki debba essere acceso..)
…
e, dopo una manciatina di prezzemolo, ecco i miei
SHIRATAKI alla maniera del Sud, dove arricchiscono i piatti con pangrattato o “muddica”:
Aglio – peperoncino – prezzemolo e pangrattato, maaaaa.. manca ancora qualcosa…
Voi direte…
e come hai fatto a riprodurre l’idea dell’olio????
Semplice no?
Olio di vaselina 😉
Romaniiiiiiii…nunmemenate ehh?!!!!
ma.. a guera è guera!!!
..con mezzo minicucchiaino di questo magico purgante, miscelato a poca acqua tiepida
(ma non bollente.. ricordatevi che non va cotto…), e versato a “cose fatte” sul piatto pronto,
l’effetto unto è assicurato…
… ma perché ho fatto solo due matassineeeeee?????
Fonte 16.I.2013
Ho leggermente variato la ricetta originale, ed ecco come l’ho fatta io.
50 g bacche di goji (5 cucchiai)
abbondante acqua per coprirle bene in cottura
1 cucchiaino da tè di limone
1 minicucchiaino da caffè raso di stevia in foglie
1 minicucchiaino da caffè raso di farina di semi di carrube/guar (avevo già il mix adatto per i gelati 😉 )
1 minicucchiaino da caffè raso di cardamomo polverizzato (polverizzare solo i semini interni).
In alternativa vaniglia
Preparazione
Ho versato i fruttini, l’acqua e il limone nel pentolino, e portato a ebollizione.
Ho poi aggiunto a pioggia, le polveri che avevo setacciato insieme (dolcificante/spezie/addensante)
Ho fatto cuocere dolcemente per 7 minuti mescolando spesso.
A cottura ultimata le bacche devono presentarsi belle gonfie.
Ho messo via la dose per un paio di giorni (un paio di cucchiai).
Il resto l’ho messa sottovuoto in un barattolino e coperchio sterilizzati
(non durerà molto, credo al max 1 o 2 settimane, non avendo del vero zucchero, ma almeno potrò alternare con le bacche che vorrei maggiormente consumare disidratate al naturale).
Saporino niente male … particolare (quanto meno con le spezie naturali che ci ho messo io) … Può non piacere troppo, ma è un qualcosa che posso spalmare al mattino sulle mie gallette…… vuoi mettere? Nota dolente: il costo!
Però si risparmia in vitamine di sintesi, che secondo me, a questo punto sono superflue.
Il prezzo migliore per adesso l’ho trovato qui (dove ho comprato diverse volte insieme ad amici per dividere le spese di spedizione). Mi sembrano seri. E questo, un sito italiano, per par condicio 😉 .
Pandispezie dukan-style
Ingredienti
… ci sono andata un po’ pesante visto che avevo dell’albume in più, ma ho considerato 10 porzioni, anziché le 6-8 previste (ciascuna la mangerò al mattino e avanzerà anche la mezza porzione di gallette per il pranzo)
135 g crusca avena (8 cucchiai colmi)
50 g crusca di frumento (4 cucchiai colmi)
40 g latte scremato in polvere (2 cucchiai colmi)
9 g di lievito istantaneo (mi era rimasto solo quello: 6 g di cremor tartaro + 3 g bicarbonato)
200 g kefir magro colato (6 cucchiai colmi)
3 uova intere medie
135 g albumi (dalla bottiglia: circa 3 albumi e mezzo)
10-12 g di spezie miste (2 cucchiaini colmi: cannella, n.moscata, semini cardamomo, 2 c.garofano, qualche pezzetto di zenzero, tutto pestato insieme nel mortaio)
3-4 g di stevia in foglie, polverizzata (2 cucchiaini rasi-rasi)
Preparazione
Ho preriscaldato il forno a 200°C.
In una terrina ho mescolato le due crusche, latte in polvere, lievito.
Ho aggiunto il formaggio e amalgamato un po’.
Ho unito a poco a poco le uova e gli albumi già sbattuti insieme continuando a mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Ho infine incorporato le spezie e la stevia e versato in uno stampo di pyrex grandino rettangolare, dimensioni interne circa 24x19x8h, rivestito dacartaforno.
Ho infornato abbassando contemporaneamente a 180°C per 45 minuti.
Per verificare il grado di cottura, infilate nel pane la punta di un coltello: deve risultare asciutta
.. qui gustato stamattina con un bel cappuccino, il mio kefir scremato colato, e la marmellata di goji ... si .. soddisfatta.
Volete anche una versione croccante? Ecco un’altra idea! 🙂