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MINESTRE, zuppe e vellutate

Vellutata di broccoli al timo fresco

I broccoli mi piacciono, hanno proprietà nutrizionali interessanti, e quindi perché non aggiungere alla selezione dei piatti fatti con questa verdura, anche una bella vellutata per la stagione fredda? Eccola:

Ingredienti per 5-6 persone
800 g di broccoli verdi
100 g di sedano
1 cipolla
350 g latte (una tazza colma da colazione)
400 g acqua
1 cucchiaio colmo di farina di granoturco
1-2 rametti di timo fresco
5 g sale
peperoncino (o pepe)
formaggio a piacere (facoltativo)

Procedimento
Inserire nel boccale del bimby i broccoli, la cipolla, il sedano e frullare per qualche secondo a vel. 7, fino a che non sentite cambiare rumore alle lame … allora andrà bene!!

Spatolare, aggiungere l’acqua e cuocere 20′, 100°C, vel. 1 con misurino.
Una volta cotti aggiungere il latte, il timo, il sale, il peperoncino e la farina, e frullare 30″, vel. 7.

Cuocere e restringere per 10′, 100°C, vel. 2 a foro aperto, cestello piccolo del vapore posizionato sopra, per evitare eventuali schizzi, in modo che cuocia la farina e che la vellutata sia ben densa.

Mescolare e servire caldissima..

12 novembre 2011

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PASTAiola, primi e pasta fatta in casa

Lasagne zucca e porcini

Quando, alla fine del mese di ottobre vado a riprendere mia madre dalle sue vacanze estive “lunghe”, ho spesso la fortuna di avere in regalo una o due zucche gigantesche. Solitamente le porziono a cubetti e le congelo. Una delle soluzioni può anche essere quella sotto.
Non mi ero ancora mai convinta a preparare le lasagne alla zucca per il suo sapore dolciastro, ma in questo caso ho voluto fare una prova di lasagne relativamente leggere, ispirandomi alle ricette delle amiche di Cookaround e principalmente questa.
Comunque, per evitare che le dosi della zucca dominassero troppo fornisco direttamente gli ingredienti che ho “aggiustato” successivamente.

Per una lasagna per 4 persone.
Ingredienti per il ripieno:
600 g di zucca già pulita
450 g misto funghi porcini surgelato
30-40 gr semi di zucca tostati
3 spicchi di aglio
q.b. (poco di tutto) di:  alloro, pancetta, peperoncino,
1 cucchiaio di farina,
un pezzetto di burro,
sale,
dado bimby vegetale e ai funghi
Ho messo in padella i cubetti di zucca in un soffritto di aglio, olio, alloro, peperoncino, poca pancetta; ho aggiunto un cucchiaio di dado vegetale bimby.
Poi una parte l’ho frullata facendone una crema da usare al posto della besciamella, aggiungendo un cucchiaio di farina, pochissimo latte, noce moscata e un pezzetto di burro.
L’altra parte l’ho lasciata così e l’ho unita ai porcini che intanto avevo trifolato con un cucchiaio di dado ai funghi bimby, unendo anche i semi di zucca che ho tostato..
Per la sfoglia (per una resa migliore, tirarla molto fina):
Ho lessato per un paio di minuti la sfoglia che avevo fatto con
280 g di farina 00 e 70 gr. semola rimacinata, 1 uovo, 130 g di albume, 1 cucchiaio d’olio
e fatto gli strati alternando il ripieno, la crema di zucca, mozzarella e parmigiano
e via in forno a gratinare….
12.XI.2011

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DOLCI

Treccia alla crema di mele con pasta madre


Con un impasto molto simile alla mia Treccia mora zuccherata con lievito liquido, e con il confronto continuo con altri membri di Cookaround, è venuta fuori questa golosità naturale per la colazione e non solo.
Ingredienti per 2 stampi da circa 11 x 25
Se volete avvantaggiarvi potete fare come ho fatto io, anticipando al giorno precedente la crema di mele, i primi due rinfreschi della pm e il milk roux….
Per la crema di mele
(per un totale di circa 420 g )
4 mele (ho usato royal gala piccole, sbucciate, tagliate a tocchetti e mescolate con succo di mezzo limone)
2 cucchiai zucchero di canna (o più, in base ai gusti)
½ cucchiaino raso di cannella
1 cucchiaio di maizena
1 noce di burro

Ho messo nel le mele con tutto il loro succo, lo zucchero e la cannella.
Cotto 10′, 100°C, vel. 1 e frullato per qualche secondo.
Poi ho aggiunto un cucchiaio colmo di maizena e una noce di burro.
Addensato 20′, 90°C, vel. 2 e nuova frullatina per pochi secondi.

Ho fatto raffreddare velocemente, ho versato la crema in vasetto di vetro e messo in frigo…
… il giorno dopo
Poolish – h. 14,30
90 pm (rinfrescata 4 ore prima con latte e manitoba) + 90 latte + 90 manitoba (volendo impastare nel bimby, 15-20″, vel. 3)
Impasto*** – h. 17,30 – 18,00
270 g poolish precedente
600 g farina ( 480 g manitoba 0 tibiona + 120 g tipo 00) frullata nel bimby con la buccia di un limone non trattato
150 g latte fresco intero (io l’ho messo tutto, ma potrete metterne anche meno in base alle farine usate)
120 g uova intere (2 uova)
110 g milk roux (preparato il giorno precedente con 10 g di maizena + 100 g latte + 5 g sale. Freddato e messo in frigo)
100 g zucchero aromatizzato alla vaniglia in bacche (il mio)
100 g burro ammorbidito
10 g miele


*** Ho voluto ricavare anche le percentuali orientative degli ingredienti del solo impasto, rispetto ai 760 grammi circa di farina usata:
latte/albumi (idratazione) – 59%
burro/tuorli (grassi) – 18%
zucchero/miele (zuccheri) – 15%
Nel ho versato il latte, il poolish, lo zucchero, il miele e ho frullato qualche secondo.
Ho aggiunto il milk roux e ancora frullatina.
Poi ho messo tutta la farina e impastato 2′, vel. .
A questo punto ho considerato che eravamo già oltre con le dosi adatte al bimby, allora ho diviso in due panetti e ho aggiunto a ciascuno la metà dei restanti ingredienti (1 uovo e 50 grammi di burro ammorbidito, per ciascun panetto da circa 600 grammi di impasto) facendo 2′, vel. per ciascun panetto.
Infine ho riunito i due panetti e ho mandato altri 2′, vel. per amalgamare i due impasti.
Ho fatto riposare circa un’ora nel boccale (dalle 18 alle 19) e trasferito in ciotola unta, facendo qualche piega con una spatola.
Messo l’impasto in frigo dalle 19 alle 17,30 del giorno successivo.
… il giorno successivo …
Fuori a temperatura ambiente per un’oretta (è cresciuto, ma poco, in compenso l’impasto è maturato..) e ripreso l’impasto verso le 18,30, spalmata la crema di mele, arrotolato per formare la treccia (con molta difficoltà, visto che ho voluto mettere molta crema), come descritto nella Treccia Russa.

Ho messo a lievitare in due stampi imburrati, ho messo sulla superficie anche della glassa alle mandorle residuo congelato di altri dolci (altrimenti pennellate con latte), ho coperto e lasciato in luogo tiepido (forno a lucetta accesa) per circa 3 ore.


sopra si vedono i due stampi con una treccia a fine lievitazione (già raddoppiata) e una treccia a fine cottura (cresciuta ancora moltissimo nel forno)
Cottura – h. 23 circa
in forno statico preriscaldato a 180°C per 30′ in un binario basso, poi a 165°C per 10′ coprendo la volta del forno per non far colorire troppo la treccia.Crescerà ancora moltissimo..


… è praticamente 4 volte la sua dimensione iniziale,
e la fetta è golosa e morbidissima..

Fonte 15.XI.2011
 

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MINESTRE, zuppe e vellutate

Vellutata di pomodori con patate

Dalla saga delle mie vellutate, anche quella al pomodoro!

Ingredienti (per 5-6 persone)
400 g patate (2 grandi)
120 g cipolla (1 grande)
1,200 Kg. pomodori freschi da sugo
15-20 g olio e.v.o.
150 g acqua (1 misurino e ½)
5-10 g zucchero di canna (1 cucchiaino)
10-15 g sale grosso (1 cucchiaio raso da minestra)
100 g yogurt naturale (facoltativo)

Procedimento
Pelare patate e cipolla, inserirle a tocchetti nel boccale, quindi sminuzzarle pochi secondi a velocità 5 (fino a quando le lame girano a vuoto).
Aggiungere l’olio e cuocere
4′, 90°C, vel 3.
Intanto pulire i pomodori eliminando semi e buccia (se i pomodori sono del tipo piccolo si potranno inserire tagliati a metà, ma alla fine si dovranno passare al setaccio), inserirli nel boccale insieme alle patate e cipolla, quindi aggiungere il misurino d’acqua, lo zucchero, salare secondo gusto e cuocere
20′, 100°C, vel 1.
Al termine lasciare intiepidire fino ad almeno 80°C, quindi frullare
40/50″, vel 7.

Dopo la frullatura si potrà versare il composto nei piatti, aiutandosi col cestello che fungerà da “passino” per evitare gli ultimi residui, o meglio passare al setaccio se – come me – avete preparato la ricetta con pomodori a pezzi e vorrete eliminare qualsiasi semetto.

Volendo, si potrà servire con una cucchiaiata di yogurt bianco naturale (io ci ho messo il mio kefir). È molto buona!

Se si volesse preparare un po’ di vellutata per i giorni successivi sarà meglio surgelarla, visto che contiene patate, e le patate dal giorno dopo possono rilasciare una sostanza tossica: la solanina.

E’ buona norma quindi farla prima freddare il più velocemente possibile .
Per fare questo io l’ho versata in una teglia larga poggiata su alcuni siberini (meglio ancora se avete un abbattitore).

Una volta fredda ho porzionato la crema in vasetti di vetro senza riempirli del tutto (o potranno spaccarsi), e infine ho trasferito rapidamente in freezer.

18 novembre 2011

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PASTAiola, primi e pasta fatta in casa

Tortelli di patate del Casentino – Toscana

Dalla combinazione di pochi ma genuini ingredienti nasce il tortello di patate, un vanto dell’Alto Casentino, piatto principe sulle tavole dei casentinesi sia in casa che al ristorante, e che con le amiche di Cookaround abbiamo preparato in uno dei famigerati “cucinare insieme”.
Dosi per 135/140 tortelli se tirati all’ultima tacca della nonna papera


Con l’aiuto del Bimby,
– la sera prima di dormire ho tritato le 2 salsicce (circa 170 gr) più 150 grammi circa di pancetta tesa dolce, dopo averla messa in freezer per un’oretta, per riuscire a macinare meglio..poi ho rimesso tutto in frigo …
– al mattino, nel boccale asciutto ho tritato prima l’aglio, facendolo cadere con le lame in movimento, e poi l’ho messo via;
– poi ho asciugato e messo parmigiano e buccia di limone insieme
– infine ci ho impastato la pasta all’uovo,

 


color rosa porcellino.. ma la carne è rosolata … e senza olio aggiunto!!
Si possono ammirare .. il cucchiaione di concentrato, un trito di aglio, una manciata di prezzemolo e la mia immancabile rondellina di peperoncino fresco.

 


le dosi sono quasi il doppio di quelle suggerite, e ..
Gli ingredienti del ripieno sono questi:
320-330 g di salsiccia/pancetta
850-900 gr di patate lessate e passate allo schiacciapatate ancora caldissime e con tutta la buccia (e la buccia non passa fra i fori: trucchetto imparato qui su Cookaround),
2 cucchiai di concentrato di pomodoro,
60 gr parmigiano tritato .. e
..buccia di un limone tritati insieme;
1 uovo,
1 presa di sale (a 3 dita..)
noce moscata

 


ripieno mescolato …

 


impasto e ripieno… vicini-vicini.
Gli ingredienti per la sfoglia:
550 gr di farina tipo 0,
4 uova,
2 mezzi gusci di latte
(l’ho fatta appositamente un pochino soda, e l’ho rilavorata un paio di volte, alternando a riposi di una mezz’ora, prima di dividere in 4 panetti)

diviso l’impasto in 4 parti rimettendo sempre in frigo prima di lavorare ciascuna palletta..

 


… con l’aiuto della raviolamp e della nonna papera (so che i ravioli dovrebbero essere leggermente più spessi, ma questi sono … “tortelli”, e a me piace la sfoglia che faccia sentire il ripieno, quindi ho tirato fino all’ultima tacca) … ci ho messo solo … circa 2/3 di giornata per preparare il tutto

 


un bel primo piano cicciuto e tutta la prima serie che ci siamo mangiati per pranzo (proveniente dalla prima delle 4 pallette)

 


tutti gli altri…pronti per essere congelati dopo la schiaritura

 


l’interno del tortello cotto

 


buoni sia con una salsina di misto funghi veloce (qui ne trovate una)

 


che semplici, solo con olio e parmigiano.
Impressioni:
  • prima cosa, mi ha colpito il latte nella sfoglia
    Credo che sia una buona alternativa (al posto dell’olio e.v.o. che di solito aggiungo quando faccio la pasta ripiena) e grazie a questo la sfoglia è rimasta elastica (pur essendo soda come ho scritto sopra), al punto da essere ben lavorabile fino alla fine e permettermi di arrivare all’ultima tacca della macchinetta
  • altra cosa: la buccia di limone grattugiata nell’impasto ci sta veramente bene
  • infine devo dire che non sono affatto pesantoni come li pensavo, ma molto equilibrati e tutto sommato delicati, pur se saporiti.

Fonte 20.XI.2011

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PREPARAZIONI e tecniche di base

Pasta brisée alleggerita


Di solito, quando devo cimentarmi in una preparazione, vado alla ricerca di più ricette dello stesso tipo in tutta la rete.
In questo caso – pur avendo apportato qualche variante per la preparazione (io ho usato il bimby) e aver usato acqua frizzante – ho scelto questa versione in quanto mi va a genio che preveda meno burro rispetto alla percentuale solita.
L’importante comunque è la riuscita della ricetta stessa, e questa l’ho trovata perfetta.. la pasta si tira benissimo senza rompersi (può essere adattata a preparazioni dolci), insomma, ve la consiglio, ma seguite la “catena del freddo“.
Ingredienti per 550 gr. di pasta:
300 gr. di farina di tipo 0, fredda
150 ml. di acqua gelata frizzante
100 gr. di burro freddo a pezzetti
un pizzico di sale
Preparazione:
Mettere nel del bimby (raffreddato per un po’ in precedenza nel freezer) la farina fredda, il burro freddo tagliato a pezzetti e un pizzico di sale.
Frullare 15″, vel. 4-5 fino ad ottenere un composto dall’aspetto sabbioso.

A questo punto, aggiungere l’acqua gelata, poco alla volta (io l’ho aggiunta in 3 volte).
Ad ogni aggiunta ho frullato per 15″, vel. 4-5
Alla fine ho impastato a vel. per 1 minuto (totale lavorazione 2 minuti!)

Lavorare infine velocemente sulla tavola (meglio se di marmo) senza scaldare l’impasto con le mani, per compattare e ottenere un panetto sodo ed elastico.
In mancanza del piano di marmo ho mantenuto fredda la tavola di legno poggiandoci dei gelpack (o siberini, o sacchetti di ghiaccio..).

Avvolgere il panetto nella pellicola trasparente, appiattirlo bene (in modo che si freddi meglio e prima) e farlo riposare in frigo dai 30 minuti almeno, alle 2 ore circa, prima di lavorarlo.

Passato il giusto periodo, si può stendere la pasta – ad uno spessore di 3 mm. circa – ed usarla per la preparazione salata desiderata.
La brisée si conserva alcuni giorni in frigo o può essere congelata.
Se si volesse utilizzare per preparazioni dolci, aggiungere circa un cucchiaio di zucchero nell’impasto.
Fonte 03.I.2012

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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Cotechino in crosta brisée

Ad uno dei corsi Bimby organizzati tempo fa in occasione delle festività di fine anno dalle vivaci dimostratrici romane della Contempora, fra le varie ricette presentate, ho apprezzato molto il classico cotechino, ma cotto in maniera diversa dal solito.

Ho raddoppiato le dosi perché avevo 4 cotechini da cuocere (li vedrete nelle foto), ma la ricetta dalla quale ho preso spunto è più o meno quella che descrivo sotto….
Ingredienti x 8 persone
550 g di pasta brisée
2 cotechini precotti da 500 g
800 g acqua
Esecuzione
Togliere i cotechini dal loro involucro di alluminio.
Ripulirli dal grasso in eccesso sotto l’acqua tiepida (o con un foglio di carta-cucina).
Posizionarli nel varoma.
A questo punto vi consiglio di liberarli dalla loro pelle per poter far colare meglio il grasso nel boccale ed eliminarne quanto più possibile.
Se volete cuocerli con la pelle, però, non c’è problema: si toglierà benissimo a fine cottura (come potete vedere dalle foto, infatti, ho provato in tutte e due le maniere).

Versare l’acqua nel , chiudere il coperchio, posizionare il varoma e cuocere 20′, temp. varoma, vel. 1.
Far freddare i cotechini.
Stendere molto finemente la pasta brisée in un rettangolo, adagiarvi i cotechini e arrotolare (meglio cercare di non sovrapporre la pasta).

Spennellare con rosso d’uovo (meglio, o potete usare degli albumi – io ho pennellato con quelli – o ancora, con del latte) e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 20-25 minuti, ventilato e comunque fino a doratura.

Fonte 26.II.2011

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SALSE, sughi, condimenti, erbe

Panna ad alta digeribilità (per gelati, ma anche piatti salati)

Questa ricetta nasce dall’esigenza di fare un gelato per chi ha qualche problema di intolleranza al lattosio, non grave, ma pur sempre da tenere sotto controllo.
Quando infatti non si riesce a trovare o non si vuole utilizzare la panna ad alta digeribilità commerciale, si può preparare questo prodotto, che consiglio di utilizzare per dei gusti di gelato decisi (ad esempio con una base “gialla”  piuttosto che con quella bianca, visto che le uova mascherano molto bene l’eventuale percezione di olio che si dovesse avvertire).

Naturalmente, visto che questa panna non è adatta ad essere montata, potremo utilizzarla anche per piatti salati.

Ho convertito una ricetta trovata in rete per il bimby (penso si possa utilizzare un buon minipimer) e ho ricavato le dosi anche in grammi, oltre che lasciare l’indicazione a bicchieri come suggerito originariamente.
Non ho cercato altre soluzioni vegetali, in quanto chi mi ha chiesto il gelato (che avrei fatto in seguito con questa panna) voleva proprio un gelato che sapesse di latte vaccino e non di latte di soia, o di riso.
Naturalmente ciascuno potrà fare le prove che riterrà opportune, non ultime quelle con vero buon latte intero.
Ho fatto così:
400 g di latte ad alta digeribilià fresco, parzialmente scremato (lattosio 0,5%)
520 g olio di germe di mais (lo uso non ogm, meglio ancora biologico), o di girasole deodorato, raffreddato da qualche ora prima in frigo
un pizzico di sale (reso a velo precedentemente)
Ho versato nel il latte con il sale – 30″ vel. 7.
Un po’ come si procede per la maionese, ho iniziato ad incorporare l’olio facendolo lentamente colare a filo dal coperchio dove avevo posizionato il misurino capovolto (ci ha impiegato un po’) – 3′ vel. 10.

Infine ho trasferito il tutto in barattoli di vetro (meglio se già freddi) e conservati in frigorifero.
In frigo il prodotto è migliorato come densità e corposità.
Ritengo che la catena del freddo sia molto importante in queste preparazioni!
Ricordo che qualsiasi tipo di latte – una volta aperta la bottiglia – si conserva per soli 4-5 giorni, quindi la panna che abbiamo preparato ha conservabilità analoga alla scadenza del latte.
Fonte 11.VIII.2012

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GELATI

Gelato alla vaniglia alta digeribilità


… e per chiudere la cena della Vigilia, ecco il gelato che mi sono inventata per far contento il figliolone che, quando ha sentito che avrei lo comprato mi ha chiesto espressamente un gelato ad alta digeribilità che sapesse di vero latte e non di soya o riso, ecc. (io volevo comprare il valsoya o cose così).
Ho deciso quindi di far lavorare il bimby. Sono le prime esperienze che faccio; correggetemi pure se volete/potete, magari ho fatto dei passaggi in più inutilmente (naturalmente si potrà prendere spunto da questo gelato e mantecarlo in gelatiera).
Ho visto in giro e ho notato che per un buon gelato, il più delle volte, fra gli ingredienti è prevista la panna.
Ho detto al figlio… ok.. compriamo la hoplà (anche se non mi entusiasma), e lui, facendomi l’occhietto…:
noneeeeeee.. lo voglio che sa di latte… dai, dai.. ce la puoi fare…
Capirai!!! E con queste sfide, vuoi che una non fa dei tentativi per il proprio scarrafone maggiore, appena tornato dall’estero??!!!
Quindi, dopo una ricerchina in rete (cucinainsimpatia) e dentro Cook, convinta di aver trovato quanto cercato, mi sono messa all’opera, ed è uscito fuori un gelato praticamente a “base gialla”.
Ingredienti per 12-14 persone

580 g. di latte alta digeribilità (480 prima + 1 misurino alla fine)
520 g.di panna alta digeribilità (preparata almeno qualche ora prima)
2 uova intere a temperatura ambiente
6 tuorli a temperatura ambiente (la ricetta prevede 8 tuorli, ma ne ho sostituiti 2 con della maizena)
30 g di maizena
1 stecca di vaniglia (sarebbe meglio due, ma io ho messo zucchero vanigliato da me e quindi 1 sola stecca è stata sufficiente)
250 g. di zucchero vanigliato da me (si può diminuire fino a 200 grammi se non si vuole così dolce).
1 pizzichino di sale
Aprire a metà la stecca di vaniglia e metterla in infusione nel latte per ½ h.

Quindi inserire nel latte, sale e cuocere 7′, 80°C, vel. 1.

Nel frattempo con un frullino (brava Teresa che me lo ha lasciato per Natale) sbattere i tuorli e le 2 uova intere con lo zucchero finche diventano spumosi e montati (ecco: mi chiedo se questo passaggio potrebbe essere fatto nel bimby già da prima – magari con la farfalla – e poi aggiungere in un secondo momento il latte/sale per la cottura..?!?!?!).

Aggiungere la panna e continuare a montare gli ingredienti.

Quindi aggiungere il composto al latte caldo nel e mescolare affinchè tutti gli ingredienti siano amalgamati.
Ho cotto 7′, 90°C, vel. 4 (forse sarebbe stato sufficiente un periodo inferiore per la pastorizzazione delle uova, ma non sapevo come regolarmi: sono graditi suggerimenti;-)
Fare attenzione a non far bollire il composto.

Una volta spento, far raffreddare velocemente coperto con pellicola (io ho messo il in un contenitore circondato da siberini e gelpack).

Appena freddo mettere il composto in frigo e successivamente – appena raggiunta la temperatura di frigorifero – trasferire in freezer per almeno 12 ore, in un contenitore largo e basso dal quale possa uscire facilmente la lastra di crema congelata (io ho versato la crema in una bustina doppia di cellophane, poggiata su un vassoio, dove si è spaparanzata ben bene…)
Passato il tempo necessario, tirare fuori e lasciare a temperatura ambiente 5 minuti circa.
Poi tagliare a cubetti

e versare nel : 20″, vel. 7.

Quindi mantecare a vel. 5-6 per 1′ e 30″ circa, versando a filo 1 misurino di latte freddo finché il gelato non risuterà cremoso.
L’ho dovuto mantecare in due volte in quanto i cubetti erano effettivamente troppi per il boccale. Alla fine l’ho trasferito in un capiente contenitore della tupperware, dove l’ho fatto congelare per una mezz’oretta circa prima di consumarlo.

Fonte 05.I.2012

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LIQUORI, bevande, sciroppi, ecc.

Cioccolato in tazza speziato

Facile facile … caldo caldo … e veloce veloce … col Bimby


Volevo una cosa tonica e corroborante .. con questi primi freddi veri di stagione (ricettina del gennaio 2012).

Mi sono ricordata dell’incontro di Firenze con le amiche del forum, dove con Susanna ci siamo fermate a prendere un cioccolato caldo alle spezie (ma non mi andava di star lì a girare-girare-girare per 20 minuti per farlo venire bello cremoso….)
…poi mi sono ricordata di alcune tazze, reduci del viaggio a Vienna fatto con le “mocchine” poco prima delle festività natalizie 2010, utilizzate per prendere i continui glue-wein come si chiamavano lì (una sorta di vinbrulé) che servivano a riscaldarci – anche nell’umore – mentre gironzolavamo per mercatini, nelle fredde serate viennesi.
Ho unito i due ricordi e ne è uscito questo cioccolato dal caratterino niente male …
Per due tazzoni stracolmi come quella che vedete nella foto
Ho messo prima in una tazza:
3 cucchiaini colmi di cacao amaro in polvere
3 cucchiaini colmi di zucchero integrale di canna
2 cucchiaini colmi di farina 00
1 pezzetto di peperoncino
1 chiodo di garofano
Ho aggiunto nella tazza, del latte fresco intero poco per volta, miscelandolo al composto, fino a far sciogliere tutti i grumi e renderlo cremoso.
Ho poi versato la cremina nel boccale e continuato a versare altro latte fino a coprire per bene le lame (sarà stato 6-700 grammi di latte).
Ho impostato 20′, vel. 2, 80°C, lasciando il misurino di traverso..
..alla fine dei 20 minuti ho versato il tutto in due tazzoni dove avevo spolverato generosamente della cannella e della noce moscata…
Se non volete ritrovarvi fra i denti i pezzetti di peperoncino o il chiodo di garofano, filtrate il tutto con un passino (o col cestino del varoma, ma in questo caso dovrete variare la velocità da 2 a antioraria2)
Naturalmente lo potrete gustare più tradizionale, omettendo le spezie (ma vi consiglio di provarle almeno una volta), oppure più o meno cremoso, allungando o accorciando i tempi di cottura o aumentando/diminuendo la farina…
insomma – se vorrete ripeterla – è solo un’ideuccia calda calda …

Fonte 28.IV.2017