Mi ero ripromessa di non postare l’ennesima torta carote & mandorle (ce ne sono milioni in rete), ma questa è la “mia”, mi piace da matti e il timore di perderla nei meandri dei miei quadernoni è stato più forte.
Lo spunto è di qualche mese fa, preso da una ricetta preparata al mattino dalla cuoca/fidanzata del gestore del b/b dove stavo in vacanza in Salento.
Con qualche piccola modifica e ricalcolando il bilanciamento degli ingredienti l’ho resa, secondo me, perfino più genuina (fra l’altro ho evitato la margarina prevista nella ricetta originaria).
Non troppo umida come molte delle foto di torte di questo genere, ma soffice e gustosa, ottima per la colazione e non solo.
Ingredienti
(non avendo lo stampo a ciambella adeguato, ho inserito la base di una moka al centro della mia tortiera apribile da 28cm di diametro)
170 g zucchero
scorza grattugiata di mezzo limone non trattato
200 g carote
100 g mandorle con la pelle (comprese un paio di mandorle armelline amare)
3 uova intere
85 g olio e.v.o. (o di riso, o girasole deodorato, ecc.)
115 g latte intero
250 g farina debole per dolci (generalmente “taglio” la solita farina per pane col 20% di amido di mais)
1 bustina lievito per dolci
pizzicotto di sale a 3 dita
qualche goccia di limone per montare uova/zucchero.
Procedimento
Si potrebbe inserire tutto velocemente secondo l’ordine dell’elenco e infornare, comunque vi dico anche come faccio io.
Prima trito le mandorle fredde di frigo con una piccola parte dello zucchero preso dal totale, e metto da parte.
Frullo le carote con la buccia di limone, l’olio e il pizzico di sale, e metto da parte.
Monto per bene le uova con lo zucchero restante e qualche goccia di limone (per l’odore di uovo).
Unisco al composto delle uova tutti gli ingredienti messi da parte precedentemente e aggiungo il latte, sempre mescolando fra una aggiunta e l’altra.
Aggiungo la farina setacciandola poca per volta mescolando bene, ma ne lascio un pugno da setacciare col lievito.
In questo momento accendo il forno e ungo/infarino la teglia.
Riprendo infine il composto per la fase finale.
Aggiungo setacciando l’ultima parte di farina/lievito, mescolo bene dal basso verso l’alto, cercando di non smontare il composto, e verso nella tortiera roteando come indico qui.
Cottura
170°C forno preriscaldato, funzione statica, 40-45 minuti.
Dopo aver sfornato capovolgo immediatamente il dolce.
L’idea ..
Il capovolgimento che amo fare perché mi dà l’idea che viene tutto più leggero e arioso (infatti è adottato come è noto per la chiffon-cake o per i panettoni) non prevede cartaforno proprio perché altrimenti crollerebbe tutto.
Se si ha timore che la torta si stacchi nel capovolgerla dopo la cottura, è possibile evitare di ungere/infarinare la teglia, ma lavorando il composto a sufficienza a me è sempre andato tutto bene.
A volte ho preparato una minitortina partendo da un solo uovo (ricalcolando tutti gli altri ingredienti) e diminuendo la cottura intorno ai 30 minuti! Perfetta!
19 marzo 2017