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PREPARAZIONI e tecniche di base

Mix biologico per pinsa (il mio)

Rifacendomi al successo di questi ultimi anni della pinsa romana e dei mix di farine “esclusive” composte allo scopo, ma volendo unicamente utilizzare le farine che preferisco (a meno che non sia citato in etichetta, soia e riso sono perlopiù da farine convenzionali e/o ogm), mi sono preparata un mix tutto mio.

Sopra, una prova di precottura pinse con questo mix

Ho prima studiato l’etichetta di legge di uno dei mix di farine più noti, che indica il 16,4% di proteine, valore molto importante questo, in quanto oltre alla leggerezza dichiarata, permette le lunghe lievitazioni a temperatura ambiente e lunghissime lievitazioni a temperatura controllata.
Poi ho cercato quali fossero le percentuali d’uso massime per le varie farine e sono arrivata a questo mix.

84% farina tipo 0 forte (io Furia Italiana W400)
6% farina di soia Fior di Loto
5% farina di riso Vital Nature
5% sfarinato secco dalla mia pasta madre solida

In questo caso il mio mix, pensato per essere utilizzato con lievito di birra, ha una percentuale di proteine di circa il 16,16%.
Quando lo utilizzerò col mio lievito naturale, ometterò lo sfarinato nel mix e naturalmente le percentuali saranno leggermente diverse.

Non che sia una fan di pinsa (preferisco di gran lunga la classica pizza in teglia alla romana), ma non potevo non provare 😉

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PREPARAZIONI e tecniche di base

Pasta di vaniglia

Utilissima da aggiungere a tutti i nostri grandi lievitati e non solo, ho preso spunto da questa ricetta qui.

Naturalmente si potranno seguire i suggerimenti della ricetta originaria.
Visto però che il miele ha caratteristiche simili a quelle dello zucchero invertito, ho preferito preparare col miele questo aroma naturale.

Non so in due mesi quanto potere estrattivo ha avuto il mio miele “vanigliato”, ma alla fine del processo ho ricavato un fluido denso profumatissimo e pieno di semini.

Ingredienti

500 g miele di acacia biologico
50 g baccelli vaniglia

Procedimento

Ho inciso i baccelli di vaniglia per la lunghezza e ho raschiato i semini col dorso di un coltello.

Ho aggiunto, in un barattolo a chiusura ermetica di capienza adeguata, i semini, il miele e i baccelli tagliati in 3 o 4 pezzi.
All’interno del barattolo di vetro ho aggiunto un cucchiaino di porcellana per poter mescolare al meglio.

Ho lasciato in infusione per un mese, mescolando di tanto in tanto col cucchiaino che ho lasciato sempre “in immersione” nel barattolo.

Ho frullato quindi la miscela di miele, semini e pezzetti di baccelli, fino a ridurre questi ultimi in piccolissimi pezzi.

Ho immerso nuovamente il cucchiaino di porcellana all’interno del composto e ho lasciato in infusione per un altro mese

Ho filtrato il composto e con un colino a maglia non troppo stretta ho eliminato le fibre dei baccelli (ho messo questi pezzetti sotto alcool in una bottiglina e li ho poi aggiunti al mio estratto alcolico di vaniglia).

Generalmente uso un cucchiaino di pasta (10 grammi circa) per sostituire un baccello di vaniglia all’interno delle ricette.

La pasta di vaniglia si conserva in frigorifero, fino ad un anno.